giovedì 23 settembre 2010

Mignanego 2000 e il Patriglione 1997

Ho sempre bevuto, ma è da circa un lustro che bevo bene.
Ricordo ancora con un pizzico di malinconia quel pranzo di circa dieci anni fa sulle alture di Genova, sicuramente il migliore che mi sia mai capitato di fare da quelle parti. Ora quel posto non c'è piu', anche Enzo, l'uomo che mi ha insegnato a conoscere le cose buone non c'è piu', sicuramente è lassu' a gustarsi “la part des anges”.
La mente corre a ritroso e la memoria pur offuscata da un velo di tristezza mi ricorda le cose splendide che trovai su quella tavola quel giorno in cui cambiai la percezione del gusto. Le mie papille gustative furono prese a schiaffi in un turbinio inarrestabile di sensazioni uniche ed emozionanti, non capivo cosa mi stesse succedendo ma me ne resi conto da lì a breve..

Le vivande, preparate da Gloria erano sì golosissime, ma cio' che mi fulmino' furono le bevande servite con quel sontuoso pranzo. Il Patriglione di Cosimo Taurino era lì in mezzo a magnum di Breg di Gravner, Brunate Le Coste di “citrico” Beppe Rinaldi, splendidi Champagne e distillati da urlo e poi, e poi.. basta Lucien, basta così, il Pratriglione '97 stappato ieri sera ti ha gia'sconvolto abbastanza. Saranno i ricordi tornati magicamente a galla ma io l'ho trovato “bellissimo” come si usa dire ora e come mai avrei osato definire un vino al mio corso ais, corso ais al quale mi iscrissi il giorno dopo. Il Patriglione appartiene alle bottiglie del cuore che conservo gelosamente in cantinetta, sono le bottiglie di Enzo che stappo raramente, con gli amici piu' cari, ma anche da solo (ne ho ancora cari pards, ne ho ancora..), vecchie annate di Pergole Torte, di Rosso Rujno del Gravner pre-anfora, Case Basse Soldera, Amarone Dal Forno..tutte provenienti da quella splendida cantina del Belvedere di Mignanego.

Scheda tecnica? Profumi ed aromi pervenuti? Potrei dire di un colore aranciato ma brillante, di una freschezza invidiabile che bilancia un grado alcolico importante, ma anche no, l'ais è solo un vecchio e sbiadito ricordo.. quello di quel pranzo no, quello è vivido e radicato nella mia mente come non mai. Ed è forse la prima volta da cinque anni che non mi chiedo se questo vino è “figlio” di lieviti selezionati o no, non importa è “bello”a prescindere..

Ciao Enzo, mi manchi e questa è per te:


3 commenti:

  1. Quando si apre l'armadillo gli tiriamo il collo,anzi i colli,a quelle bocce:-)
    p.s.mica male avere Hidalgo come autista...

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  2. Certo Pard,
    ce le ciucceremo togheter..
    nel frattempo al Ciciuxs di Soldera non ne do' piu' ;-))

    ps belin è vero, non avevo notato l'Hidalgo autista..

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  3. purtroppo di Soldera non ne ho più bisogno.........

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