sto ripensando quanto letto qui ieri mentre ascolto il nuovo disco di Scott Matthews 'Elsewhere' e credo che in fondo la recensione di un disco o di un vino non serva a nulla. Perlomeno a me che le ho ormai abbandonate da qualche anno. Di recensioni di dischi ne ho lette migliaia e per un certo periodo ne ho anche scritte. Ricordo ancora la fatica mentale che comportava. Chi scrive ha una responsabilità pazzesca nei confronti di chi legge e di chi ha creato un disco, ma pure un vino. Con rare eccezioni ormai le critiche sanno tanto di 'mestiere' e puzzano di interesse e auto compiacimento. Quante incazzature per dischi acquistati grazie a belle recensioni e presto abbandonati o dischi che amo stroncati. Per questo disco ad esempio un mese fa dopo il primo ascolto lo avevo etichettato come opera inferiore all'esordio di tre anni fa, parecchio inferiore, se ne avessi dovuto scrivere sarebbe stata una stroncatura. Questa notte per non so quale ragione sono andato a ripescarlo e me ne sono innamorato. La musica come il vino regala emozioni da cogliere e non sempre abbiamo la mente ed il cuore liberi per coglierle. Ed oggi vale più la parola di un amico, magari il racconto della sua emozione su un blog, per incuriosirmi all'ascolto. Per la musica internet è un veicolo pazzesco, in un attimo ti permette di ascoltare e volendo, se ti piace, di acquistare. Io per scelta acquisto solo in vinile, e meno male che sono tornati a farli, altrimenti mi accontento dei files.
Per il vino fortunatamente esistono ormai tante di quelle manifestazioni dove poter assaggiare, se proprio non si vuole andare direttamente dal produttore, ed anche in questo caso le recensioni e le guide le ho abbandonate da tempo ad eccezione di una eccezionale rivista di approfondimento. Amo il vino, amo berlo non degustarlo, amo chi fa il vino che amo. Le note tecniche, quelle olfattive, i sentori li lascio volentieri agli 'esperti'. L'emozione del vitigno, della terra dove è cresciuto, del lavoro del vignaiolo nessuna recensione o guida riuscirà mai a darmela. Leggere meno e cercare le emozioni che più fanno per noi. Non me ne voglia Paolo, è pur sempre l'unico giornalista musicale con ancora qualcosa da dire.
io non te ne voglio. non me ne voglio neanche a me.
RispondiEliminabellissima qs cover, comunque. grande
RispondiEliminanon te ne vogliamo :-) Sono d'accordo su tutto, credo di aver vissuto in prima persona ogni riga che hai scritto. a domenica, amico
RispondiEliminasono d'accordo!
RispondiEliminagrazie per quello che vivi, scrivi e condividi
ciao!
siamo d'accordo tutti.
RispondiEliminae non solo non te ne vogliamo, ma ci vogliamo bene per questo.
Un abbraccio
L'hai scritto tu ma mi piace ribadirlo,peggio delle recensioni di un disco ci sono solo i vini da recensire:-)
RispondiEliminaNooo, c'e' di peggio..!
RispondiEliminale recensioni fatte da chi poi quel disco lo vende; conflitto d'interessi? No,no...
A buon intenditor....
L