lunedì 2 febbraio 2009

incontri romani


E' valsa la pena di andare alla manifestazione Vini Naturali a Roma.  Si é rinnovato il piacere di incontrare produttori di cui apprezzo quotidianamente il frutto del loro lavoro (Donati, La Stoppa, Occhipinti, Pepe) unito alla conoscenza di nuovi che magari in precedenza non avevo preso in dovuta considerazione. E sto giro sono stati in diversi ad avermi 'colpito': lo sloveno Aleks Klinec con il Tokai e la Malvasia, Paraschos con i suoi Collio solforosa free, i Clivi anche lui dal Collio, i fantastici Montalcino di Campi di Fonterenza che mi ricordano tanto quelli di Florio di Paradiso di Manfredi, i grandissimi Montefalco di Paolo Bea che volevo assaggiare da tempo, la conferma di Corte Sant'Alda della simpaticissima Marinella Camerani, l'atteso assaggio (colpa di un bellissimo articolo di Porthos) dei vini austriaci di Pretterebner il cui Pinot Nero é sorprendente. E' stato bello conoscere i loro vini ma soprattutto conoscere loro, i produttori, e quanta passione mettono in quello che fanno.

Proprio per quanto ho colto nell'assaggiare i loro vini e nel parlare con loro, devo dire che é stato un 'amore' a prima vista con Clémentine Bouvéron e Gian Marco Antonuzi dell'Azienda Agricola Le Coste. Nelle loro parole ho trovato quanto avevo intravisto assaggiando i loro vini (in un contesto che non é di certo l'ideale per 'ascoltare' al meglio un vino), il frutto di due giovani che hanno iniziato da solo quattro anni ma che sanno quello che vogliono raggiungere e ci stanno arrivando; ho trovato l'amore per la loro terra e tutta la fatica che questo amore comporta, il lavorare pulito, il rispetto per la terra ed il consumatore. 
La lora azienda si trova a Gradoli in provincia di Viterbo sul lago di Bolsena. E' una zona che non conosco ma spero di poterla visitare presto. Hanno tre ettari non ancora produttivi e nel frattempo ne hanno affittati altri due di vecchie vigne tra i 40 ed i 60 anni. I vitigni bianchi sono procanico, moscato e malvasia; i rossi grechetto ed aleatico.

Con queste uve fanno 'Il Rosso' e il Rosso Più', con il secondo che è una selezione delle migliori vigne ed il 'Bianco' ed il 'Bianco del Paino', il secondo vinificato con macerazione sulle bucce.
Ho avuto anche il piacere di assaggiare un Aleatico passito dalle potenzialità in divenire direi infinite. Chissà se e quando vedrà la luce dato anche che la quantità è pochissima.
La produzione è molto bassa e non é facilmente reperibile. Quando il vino è pronto mandano una mail ai loro abituali clienti e raccolgono le ordinazioni. Se per caso qualcuno è interessato li può contattare qui: lecostedigradoli@hotmail.com
Presto sarà disponibile il bianco ed aspetto la loro mail...

canzone in abbinamento: vino vero richiede musica vera e cosa c'è di più vero di Townes Van Zandt?:
Sometimes I don't know where this dirty road is taking me
Sometimes I can't even see the reason why
I guess I keep on gamblin', lots of booze and lots of ramblin'
It's easier than just a-waitin' 'round to die

7 commenti:

  1. a me che è toccato vino australiano.... di quelli che tatix direbbe "non ce la faccio a berlo"

    RispondiElimina
  2. Ah,un bel truciolato balocco.!
    Non potevano che andarti bene le vacanze romane con tutti quei poeti! (paraschos immenso)
    Se non ne hai avuto abbastanza c'e' anche: http://live.sorgentedelvino.it/partecipanti.php

    RispondiElimina
  3. certo che non ne ho abbastanza, Hazel tu non ci vieni?

    RispondiElimina
  4. Bel post... Non so che sia questi vini negli stati uniti, o no. Magari posso trovargli!

    Grande, Townes Van Zandt.

    - wolfgang

    RispondiElimina
  5. hi wolfgang,
    thanks for the visit.
    I didn't know your blog, it's goood!
    ciao
    ale

    RispondiElimina
  6. bella hazel, questa é una bella news. ci si vede allora per una sana bevuta......io mi porto l'autista

    RispondiElimina