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Questo distillato non si ottiene dal ginepro come molti credono, ma dall'Artemisia Alpina pianta con svariate sottospecie tipica delle nostre montagne e con forti proprieta' aromatiche.
I fiori destinati ad aromatizzare l'alcool base sono coltivati ad altitudini elevate dove l'acqua scorre pura e cristallina; l'artemisia “glacialis” cresce anche spontaneamente anche sopra i 3000 metri su terreni che i ghiacciai lasciano scoperti durante lo scioglimento primaverile, ma ne e' vietata la raccolta.
La pianta cresce in estate e fiorisce in autunno come una specie di cespuglio ed i fiori sono maschi e femmine e vengono raccolti nel momento di massima fioritura. Il maschio, e' piu' profumato ed e' il preferito per produrre il prezioso elisir.. Per avere quantita' sufficienti alla produzione le piante vengono coltivate da persone che nel corso degli anni hanno acquisito la specializzazione in questa difficile coltura. Una di queste persone e' Matteo Laugero che nell'alta Val Maira, nel Cuneese, coltiva piante officinali impiegando esclusivamente metodi di agricoltura biologica integrati ultimamente dalla biodinamica. Produce oltre allo straordinario genepy anche un'amaro “vero” ottenuto da un' infuso a freddo di erbe, radici e frutti in parte coltivati, in parte raccolti in natura.
Insomma un vero poeta del distillato di montagna che allieta e scalda i cuori durante le fredde serate invernali, unico problema, vista l'esigua produzione e' la reperibilita', ma al Dente li troverete sempre, promesso!
“Songbook” la rasccolta di Gordon Lightfoot e' un abbinamento decisamente appropriato: