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domenica 25 gennaio 2015

Armadillo Bar is open


gdf


" Hänsel e Gretel, figli di un povero taglialegna che non riesce più a sfamare la famiglia, sono stati condotti nel bosco dal padre e dalla matrigna, che il padre aveva sposato poco prima, con la scusa di far legna: lì, i due bambini vengono abbandonati. Vagando per la foresta, i fratellini trovano finalmente una radura, dove vedono una piccola casa. Si avvicinano e, con stupore, scoprono che la casetta è tutta fatta di dolci, che loro, per la fame, si mettono a mangiare... "


Da fuori, guardando la casa a luci spente, ho immaginato questo quadro, mentre all'interno invece di Hansel e Gretel ci sono Yanez e Ciciuxs, Luciano Angelini (alle percussioni e a far legna) e Alessandro Maggiori (direttore artistico e al ripristino scorte). Al piano il simpatico e agile cuoco peruviano Jean Pierre Herrera che completa il trio.

Nella casetta di Yanez e Ciciuxs dolci da mangiare ce ne sono, ma non così ingannevoli come nella fiaba uscita da quella foresta teutonica, però i rimandi all'altra celebre fiaba correlabile (Pollicino), ci sono tutti. Invece di seguire sassolini o molliche di pane, saranno però i sugheri quelli da individuare per strada, quelli che rotolano giù copiosi dall'Armadillo Bar verso Valle.


Da sinistra: gdf, cicuxs, yanez, herrera.




Polenta, tuorlo e bleu del Moncenisio
La leggenda dell'Armadillo Bianco della Val Ferret è una fiaba, che inizia dalla registrazione di un blog, che si allarga ad una distribuzione nazionale di vini naturali e si sviluppa attraverso la creazione di un luogo non più virtuale, e dove tutte le bottiglie in carta (oltre 200 etichette), sono interamente a disposizione: per l'asporto, da bere intere, oppure alla mescita, desiderandone (!) anche un solo bicchiere. 

230 etichette di vini naturali serviti anche al bicchiere, da accompagnare con piatti che ruotano e cambiano settimanalmente. Scelta di vino e di vita ora più pragmatica e meno idealista, voir meno integralista.

La piccola cucina (dieci piatti in totale) va dritta verso concretezza e si concede pochi virtuosismi, ma è l'insieme armonico dell'Armadillo Bar quello che conta. Apri la porta e la musica d'autore è già in sottofondo, le luci danno il giusto tono al cadre, la stufa e i termosifoni riscaldano l'aria, i cavatappi si mettono in azione, la cucina comincia a sfornare piatti su piatti, la gente arriva, l'atmosfera si accalora, gli amici conoscono altri amici ... la notte è breve, e domani è già qui, per ricominciare. A bientot les amis.



Anche Calabretta ha convertito la sua nuova etichetta all'Armadillo bevitore

La table des amis

La sala e la cave du jour dei vini rossi. Due bottiglie per tipo. I bianchi in armadio climatizzato. Tutte le altre sono in cantina

Il locale ha aperto subito dopo Natale

Un fresco aperitivo hors saison: stracciatella, acciughe del Cantabrico, pomodoro e basilico

Insalata di soncino e melograno con petto d'oca affumicato e speck d'anatra by Jolanda de Colò

La costata di maiale nero di Parma con zucchine e patate al forno

Un esempio di tagliere che viene servito con un bicchiere di vino: formaggi Erbavoglio di Aosta, salami macelleria Segor e azienda agricola San Paolo 

La piadina dell'Armadillo. salame cotto, fontina d'alpeggio, senape, tabasco ... salsa al peperoncino

Fuori carta un challenge di trippe realizzate da Stefano Zonca della Locanda Belvedere di Planpincieux e da Stefano Marchetto del Pierre Alexis 1877 di Courmayeur

Il tortino di mele e pinoli con salsa mou



E ci sono anche 13 camere a due passi dall'Armadillo Bar:




gdf

martedì 1 novembre 2011

Courmayeur | La presentazione dell'Armadillo Vino Vivo Au Coeur des Neiges


- gdf 2011 -

Presentazione "confidenziale" di buona parte della compilation dei vini selezionati dai pards Luciano Angelini e Alessandro Maggiori all'interno del meraviglioso resort Au Coeur des Neiges, nuovissimo complesso alberghiero aperto da meno di un anno all'ingresso di Courmayeur.
Rimango felicemente stupito dalla bellezza e dal fascino di questa struttura; quelli che sanno bene l'inglese la definirebbero straordinaria "Location" dell'evento. Costruzioni distribuite su un ampio giardino con accesso agevolato da due ingressi che danno direttamente al garage sotterraneo, dettaglio quanto mai opportuno nelle stazioni sciistiche, per ovvi motivi climatici: ghiaccio e neve non sono buoni amici delle automobili. Lasciata l'auto negli ampi box o negli spazi comuni coperti si può accedere direttamente ad alcuni grand chalet arredati come ci si aspetterebbe in montagna, con un plus di raffinato gusto dissimulato da semplicità apparente, ambienti corredati da ogni confort e rifiniti con la massima cura in ogni singola minuzia. Oltre agli chalet esistono anche alcuni appartamenti di diverse taglie, la piscina, il wellness e alcune agevolazioni pensate in favore degli sciatori (ski room), e per finire un servizio catering utilizzabile in alternativa alla disponibilità di una cucina privata per ogni appartamento o chalet. Detto questo, meglio dettagliato nel sito internet: http://aucoeurdesneiges.com/ sarà il fascino degno della migliore "country house atmosphere" a colpire il visitatore che si accingerà ad entrare nei caldi spazi comuni dove gli arredi tipici di queste parti sono sottolineati da luci calde e dove il calore e il bagliore del caminetto contribuirà a definire una situazione confidenziale e di benessere mentale. Veramente bello. Bravi! Hanno saputo costruire con criterio e stile un complesso che cela ogni modernità, ogni tecnologia, protette da un velo di classicità architetturale. Accidenti, sembra di vivere le atmosfere di una club house in un golf club britannico! Intanto qualche immagine del resort, in attesa di selezionare altre immagini della magnifica serata scattate da una grande promessa del flash: Elisa, collaboratrice del fotografo professionista Raoul Iacometti, autore di alcune di queste e anche delle foto che pubblicheremo nei prossimi giorni: http://www.raouliacomettifotografie.it/
Grazie agli armadilli e ai proprietari dell'Au Coeur des Neiges per l'ospitalità, ai produttori che sono intervenuti con i loro vini, ai ristoratori della zona che sono venuti ad assaggiarli, e grazie anche a Massimo Sola per il prezioso e raffinato servizio catering finger food. Mai usato così tanti inglesismi nel medesimo post, mi stupisco di me stesso, e anche l'armadillo texano all'ingresso non mi smentisce, anzi, si adegua al clima: dunque, Welcome Au Coeur des Neiges.

- gdf -






Alessandro Maggiori e Luciano Angelini


In bianco, sulla destra, chef Massimo Sola


In centro, il proprietario dell'Au Coeur des Neiges, Dino Musa


Elisa, collaboratrice di Raoul Iacometti, tra uno scatto e l'altro dell'evento, in compagnia di questo gran bel pezzo d'uomo.

- seguirà report nei prossimi giorni, con alcune foto di di Raoul Iacometti http://www.raouliacomettifotografie.it/ -



Au Coeur Des Neiges Resort
Strada Statale 26, n° 2/b
11013 Courmayeur (AO)

Tel: +39 0165 843514
Fax: +39 0165 847350
E-mail:
info@aucoeurdesneiges.com










- gdf e Lucien : due del Tanqueray team -