lunedì 14 agosto 2017

La bistecca sanremasca


- gdf -

La foto qui sopra l'ho sottratta con abilità dalla pagina facebook di Fulvio Bordogna, per decenni abile e piccantissimo cuciniere nella città della canzonetta, della differenziata improbabile, dei marciapiedi patchwork, degli scooteristi indisciplinati e di quelli in divisa che dovrebbero controllare il tutto, da incontrare, più rari di questi pomodori.

Restano i gamberi e il pomodoro d'agosto, la pumata, che quando si approssima al chilo o va oltre diventa la bistecca sanremasca. L'utilizzo è plurimo, come i marciapiedi di Sanremo, tra le toilette più apprezzate dai cani di ogni razza.

Si raccomanda l'uso per via orale, preferibilmente, come tradizione insegna, con bottarga, cipolla rossa e olio a pioggia. Se no come una caprese, o solo con la polpa marinata in olio e timo, pesto e burrata. Per il gazpacho è sprecato, piuttosto tagliato a fette, passato nell'uovo e pane grattugiato e poi fritto come fosse una milanese di bistecca sanremasca







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