martedì 6 giugno 2017

Le mogli e le fidanzate dei giornalisti gastronomici

- gdf -

Costretti a scrivere in bagno fumando. Da una statistica fatta in casa, anzi, costruita grissino dopo grissino direttamente al ristorante e di fronte ai diretti interessati ne esce una voce comune sconcertante: ma le lasciassero a casa!

Se è vero che è la moglie, la fidanzata o la compagna di turno quella che deciderà se tornare o meno in un ristorante congiuntamente ad un cliente "normale e pagante" è altrettanto vero che quando questa affianca il guru della critica di turno le valutazioni di quest'ultimo sembrerebbero meno affidabili agli occhi dello chef e, comunque troppo spesso virate al ribasso, mentre quando è da solo la valutazione si alza. Sembra contorto.

L'immaginazione maschile vincerebbe sul pragmatismo critico femminile in assolo?


"Il Ristorante è un luogo meraviglioso per gli amori novelli, sconfortante per le coppie ufficiali..." Bertrand Morane ci aveva visto lungo, perché ancora oggi se la tua nuova fidanzata ha gradito la compagnia ed il luogo dove l'hai portata a cena, sempre ci vorrà tornare, comunque, magari con qualcun altro.

Ma il caso della compagna di tavolo del "critico" è molto più intricato da riavvolgere dal punto di vista psicologico. Se poi in sala c'è una bella donna, padrona di casa o con ruolo comunque di rilievo, apriti cielo: saranno già due punti in meno a prescindere dal cibo.

La gentilezza del servizio sarà comunque discutibile : antipatica, ruffiana, furba ... raramente brava e simpatica, salvo sia molto giovane e bruttina. Il tovagliato e persino la carta dei vini diventeranno terreno di sfida tra la compagna di giochi del giornalista e il suo operato. La cucina come ultimo appiglio. Cosa scriverai di questo piatto? Voglio proprio vedere ?!? Aspetto il tuo articolo!


Ma cos'hanno queste donne in più di quelle che conosco? Proprio questo... sono delle sconosciute.

... nel mio piccolo caso -quando non sono solo al tavolo, fatto infrequente- per i cuochi e i ristoratori è più interessante il giudizio di marziapuntini rispetto al mio, perché più affidabile, specialmente dopo il mio giro  di Sambuca. Più chiaro di così.

gdf


"Come in certe specie animali, le femmine [dell'uomo] praticano l'ibernazione. Per quattro mesi spariscono, non si vedono più. Ai primi raggi del sole di marzo, come si fossero passate parola o avessero ricevuto un ordine di mobilitazione, spuntano a decine per le strade, in abiti leggeri e tacchi alti. Allora ricomincia la vita."





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