mercoledì 4 gennaio 2017

I Credenza in vacanza

gdf


Gli sdoppiamenti fanno bene o fanno male? Cominciando dalla fine, il racconto della giornata non porta ad una risposta certa. Anche l'Autostrada si sdoppia sulla tangenziale di Torino e, imboccare il tracciato sbagliato non aiuta a capire.

Quindi se la direzione presa sarà quella per Aosta invece di quella per Milano tanto vale approfittare del disagio. Avvistando da lontano un cavalcavia, mettere la freccia a Ivrea, per verificare di faccia quello che ormai è dato per certo.

Qui, lo sdoppiamento non ha avuto successo. Il Blupum degli Scabin non c'è proprio più. Ci siam fottuti la festa. Pure l'insegna è stata levata. Una stella in meno e un locale in meno. Che peccato. Sembrava una botta sicura.

Anche Cannavacciuolo ha avuto non poche difficoltà a mettere su binari funzionali il Bistrot novarese, molto di più che convincere il consorzio erborinato a rinnovare il più lo conosci e più ti piace, ma -si legge- pronto a rilanciare perfino un altro grosso -grosso- progetto torinese.


Dei Credenza -Igor Macchia e Giovanni Grasso- si era detto in giro che triplicare i locali nel giro di due anni avrebbe potuto incrinare la solidità della loro cucina esibita qui, a San Maurizio Canavese. Qualche critica e qualche valutazione non mi convinceva. Beh, che si fa? Si prende e si va, sperando di non aver sbagliato strada.


I Credenza ora sono in vacanza, sparsi in giro per il mondo. Torneranno a fine mese, ripartendo alla grande da questo show room di alta cucina che funge da casa madre per le altre situazioni create recentemente: Casa Format a Orbassano e Fior Food by La Credenza, in pieno centro a Torino.

Non ho trovato crepe nella Credenza, solo un paio di piatti piacioni, declinati in maniera tale da accontentare le belle ragazze di ogni età che sempre sono presenti ai tavoli di questo locale di riferimento. Lo sappiamo, decidono loro dove si va a pranzo o a cena, tacco alto e gonna corta. Va sempre ricordato, invece di fare i Talebani del Gusto.

Qui è tutto provato, riprovato e poi codificato, per rendere l'idea di una cucina ricca di gusto, colori e concetti da replicare -eventualmente- anche altrove, perché questi ragazzi ne fanno veramente tante di cose fuori da questi muri, muri che comunque continuano a contenere una delle migliori cucine della regione. Tranqui, questa è una botta sicura.

Potrebbero aprire pure la lavanderia Jefferson, funzionerebbe.

Vorrebbero cambiarlo per il rientro, in febbraio.
Peccato, la sigaretta croccante di insalata russa resterà comunque nel repertorio

Orange wine piemontese che sa di ostriche, come fosse uno Chablis a lunga macerazione


Anche questo cambierà, e in questo caso sono d'accordo.
Peso specifico elevato per questo pre antipasto di mozzarella e pomodoro con rami di spinacio

Trota fario, salmerino, uova di trota, salsa ai broccoli e wasabi.
Fresca e vivace

 Adoro il pane con una crosta seria

Tonno di coniglio, giardiniera di verdure e crumble salato alle olive
Basta cambiare contenitore o utilizzarlo con personalità perché un piatto buono venga percepito come ottimo

Melanzane fritte, Fontina e misticanza
Melanzana ricostruita e circondata dal giardino da cui proviene

 Con la sorpresa, tanto infantile quanto piacevole

Risotto al verde, fondo bruno, zucchine ... e altro
Fuori carta di carattere

Gnocchi di castagne alla Parigina, salsa alle pere, noci sabbiate e rosmarino
In effetti un po' troppo piatto ma le Signore adorano queste armonie

Pasta all’uovo, cavolo e cardi brasati, spinaci selvatici, Fontina e nocciole
Chi non stava mai a casa neanche negli '80 ricorderà la lasagnetta multicolore del Brovelli di Ranco. Contenuti molto diversi ma piatto bello e buono.

Anatra cotta a bassa temperatura, maionese all’olio di nocciola,cipolle scottate, salsa al vino rosso e grué di cacao. Non mi piace più molto l'anatra, per via della materia prima sempre più difficile da reperire al top. Comunque va rispettata l'intenzione e la riuscita della ricetta.
 Tanta roba, da magnum ...

La cottura del petto d'anatra
Copertina di sottofiletto della Macelleria Mosca di Biella, fichi, senape e bignè al foie gras
Grande piatto

Muffato 1995 !?! Alla cieca un grande Sauternes, perfetto con quell'ultima creme brulé con la sorpresa
Insalata di frutta fresca, pan di spagna croccante al melograno, cereali, sesamo e sciroppo al sambuco. Dessert fresco, leggero, ma nel contempo complesso e per nulla banale. L'infuso con Sambuco e altro fanno la differenza

Riapertura prevista per la serata del 28 Gennaio 2017
gdf

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