sabato 21 maggio 2016

Asino 2.0


gdf


Quindi stiamo a due punto zero, anzi 2.0 Un risultato che i cronisti di un tempo definivano "all'inglese" un gol per tempo, elegantemente, senza strafare ma mettendo nel contempo l'avversario nella condizione di sottomissione,  rispettandolo fino alla fine.

Trattasi invece di moderna locuzione derivata dal web che sottintende la possibilità data all'utente di interagire con il sito che sta consultando. L'estensione del concetto ormai non ha confini e viene utilizzato quasi fosse un aggettivo identificativo di ogni opportunità di condivisione con varie attività. 

In questo caso si fa riferimento ad una opzione piuttosto originale, ben evidente nella carta della nuova Locanda dell'Asino di Alassio, la cui cucina da circa un mese è guidata dall'esperto Daniele Lunghi, che così come altri del Barba-giro non fa differenze tra antipasti, primi e secondi.

In più, ora, esiste anche la possibilità di ridurre ogni piatto in mezza porzione (con conseguente riduzione importante di prezzo) opzione interessante per i curiosi e gli inappetenti  - o seguaci come me delle porzioni Cremona - di costruire autonomamente il proprio menù degustazione, personalizzabile all'infinito.

Fatto questo, lo chef lombardo declinerà anche un ampio menù degustazione dove comincerà a far passare il proprio messaggio personale, che, gustando piatto dopo piatto in mezza porzione, si sta delineando intorno ad un concetto che rispecchia origini e storia del 35enne originario dell'Oltrepo' Pavese. Acclimatandosi poco per volta, cogliendo gradatamente i freschi profumi del mare e quelli più caldi del territorio.

Cucina d'autore in movimento, che proposta in questa maniera assai elastica, consentirà di trovare una soluzione per ogni tipo di appetito, da gestire tenendo conto del livello -alto- di tutti i dessert, da non perdere, inclusi i piccoli cioccolatini rossi, che sanno di barbabietola e altro.



I classici panserotti farciti di erbette e poi fritti 

Borgogneggia come pochi in Italia questo Chardonnay di Anselmet 

Gamberi rosa in salsa cocktail, ricavata dalle teste però ...

Devastante e irresistibile pan brioche al burro  

Pane, grissini e focacce, tutto maison 

Asparagi violetti, patate e ceci ... 

Come annusare un serbatoio di benzina avio 

Golosissima melanzana confit e fonduta di parmigiano 

L'uovo a bassa a temperatura con dadini di seppia, il suo nero e vellutata di provolone


Lasagna alla ligure secondo Daniele Lunghi.
Pasta fresca di olive Taggiasche, cagliata di pecora Brigasca, carciofi al basilico, cremoso di borragine agliato e un'idea di salsa di noci. Insomma, direi che c'è quasi tutto 

I raffinati plin farciti di prescinseua con gamberi in tre consistenza e brodetto di teste del gambero profumato alla maggiorana 

Il corposo risotto pomodoro, basilico e triglie ... 

Altro viaggio in Borgogna senza andare oltre il Tunnel del Monte Bianco 

Lo sgombro così prende connotazioni meno grevi: in tre cotture e con le prime ciliegie e i limoni del giardino

Delicato maialino affumicato (un minuto) al rosmarino, salsa infusa con scampi  e spinacino saltato in padella

Ricottamisù. Con Seirass 

Cioccolato, nocciola e liquirizia 

MilleFrolla di mandorle, crema all'arancio, carota confit e salsa di mango e maggiorana 

Spuma di yogurt, ananas al basilico e cotognata di fragole

gdf 2.0

3 commenti:

  1. Per me una melanzana,un risotto e un BuonaSeirass a tutti.

    TMC

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  2. Maledetto gdf, hai colpito ancora.
    Quando ci vediamo ti faccio due occhi così, come quelli dell'ultima immagine...perché ?
    Vuoi le motivazioni, eccole:
    per tutto, anche e soprattutto per l'uso nordico del formaggio, forse risparmiato nell'intrigante risotto in apertura più ligure, o meglio, più mediterraneo che pavese per il quale non chiedo porzione ridotta, anche se, in qualità di curioso, almeno in quest'ambito, apprezzo e spero di poter apprezzare quanto prima una bella sequenza in degustazione allungata ma ridotta.
    Altre motivazioni ?
    I plin, i colori, le erbe, qualcuno usa le teste e quindi la testa e se dopo i crostacei viene voglia di pesce azzurro, questo viene ingentilito come la parte nordista dello chef che con quel risotto sembra dare una bella "sbelinata" alla Liguria e all'incomprensibile rifiuto verso questo piatto quasi sempre evitato o mal realizzato.
    50&50 con i 5 minuti (di sana invidia)

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