martedì 10 maggio 2016

Pranzo nuziale biellese


Marco 50&50

Sono appena tornato da un ricevimento nuziale.
Quando si riceve il famoso bigliettino con tutte le maiuscole  puntate S.V.R.S.V.P.  si inforcano gli occhiali per rileggere meglio e si biforcano i pensieri che prendono direzioni completamente opposte, come farò ad evitarlo, non riuscirò ad evitarlo.

Talvolta però, anche se raramente, è la terza che hai detto a materializzarsi e, come stavolta, si pensa, non vedo l'ora di andarci, così mentre a Milano sembra stia nevicando per la concentrazione di pollini e graminacee che sferrano colpi imparabili alle mie vie respiratorie, capisco di dover rinunciare alle foto con gli sposi nel Parco della Burcina mentre la fioritura dei rododendri è nel suo massimo splendore.

I miei occhi lacrimano senza soluzione di continuità, senza soluzione di continuità sarà anche il pranzo che dovrò affrontare, si prevedono i titoli di coda all'ora del tè, prima dell'aperitivo evito l'aiutino dell'antistaminico e chiedo una tregua al Dio delle allergie, mi viene concessa, avrà validità dalla prima bollicina all'ultimo sorso di vino fortificato.



A Pollone Sergio, Simone e Michela, conducono in porto questa storia nuziale in modo serenamente armonico, ton sur ton con l'armonia generata da spazi recentemente ristrutturati senza stravolgere l'idea di fondo, un luogo magico "contro il logorio della vita moderna" ma con i muri ben piantati per terra come i piedi dei tre protagonisti, sullo sfondo e alla base un gran lavoro di ricerca, di meccanismi perfezionati con la continuità,  garbo, professionalità e calore umano si fondono come il burro...



...burro e formaggio, la base solida e  appagante della polenta concia che, in occasioni particolari, cede uno degli ingredienti principali, la farina di mais, per far posto al riso che trasforma un piatto povero e di tradizione in quello del dì di festa senza modificarlo più di tanto nella sostanza, piccoli problemi, grandi soluzioni, la saggezza contadina arriva in soccorso senza stravolgere, il palato si lascia avvolgere dal calore e dalla fusione del burro e del formaggio, altro che fusione nucleare, fusione stellare, nel mio caso stellata, con continuità, da anni, ci sarà un motivo...

Nel biellese e più precisamente nell'alta valle del Cervo, il riso in cagnone era un piatto di rito del pranzo nuziale tradizionale, questa la versione particolarmente apprezzata al Patio, riso carnaroli in cagnone con porri di Cervere, mele, polvere di porri bruciati e gocce di mostarda.




M 50&50

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