giovedì 11 giugno 2015

LA CASA NELLA PRATERIA


Marco 50&50


  
Nella dispensa le conserve di marmellata preparate con la frutta raccolta stagionalmente, il grande freddo attenua la morsa, disgelo, germogli, le prime fioriture, la frugalità in una zuppa e nei gesti, il pane col burro, utilizzo delle risorse del luogo e di quelle che si hanno dentro, atmosfere semplici e incantate, incantate generazioni di bambini davanti allo schermo.

La serie televisiva americana, mostrandoci gli sforzi per il raggiungimento di un obiettivo, la bellezza della semplicità anche estrema, le piccole cose gioiose, i gesti rituali scanditi dal sorgere del sole e di sera un buon libro, permette alle pagine della Wilder, che nascono come romanzo di formazione, di diventare visione e motivo di serenità anche per un pubblico più vasto, episodi per ragazzi ormai sono classici intramontabili e continuano a regalare serenità ad adulti consenzienti.

Non è un fuoco di paglia, legna nel camino per un cammino più lento e duraturo…

…anche noi abbiamo la nostra famiglia americana, non saranno pionieri insediati in terre inesplorate e disabitate, solo, si fa per dire, un semplice avamposto oltre il Passo della Colma, tra la Val Sesia e le acque del Lago D’Orta, mezzo secolo di lotte, di impegno, di crescita, per poter mantenere viva e in perfetta salute un’offerta di ristorazione ad Arola, usando la zucca e mettendoci il sale, passione, il sale della vita.

La nostra casa della prateria, che in realtà si trova ad oltre seicento metri di quota, è gestita da tre quote rosa e dal Signor Carlo che, con la moglie Marinella in cucina e le figlie Alessandra e Francesca in sala, può dormire sonni tranquilli, inevitabilmente, però, le ore di sonno non saranno molte per tutto il nucleo familiare che propone con attenzione, garbo e buoni risultati una cucina di territorio, presentata con cura, pane, dolci, paste ripiene, tutto auto prodotto, l’auto nel comodo parcheggio attiguo.

Peperoni imbottiti di salsa tonnata, tatin di cipolla gratinata col Bettelmatt, coniglio al forno con patate e rosmarino, gnocchi di zucca, il prosciutto della Val Vigezzo, giardiniera, asparagi, agnolotti al sugo d’arrosto, ravioli di coda al burro, baccalà fritto in crema di porri, dessert casalinghi al carrello, sono solo alcune delle gustose proposte gastronomiche che il viaggiator goloso potrà apprezzare con calma e con piacere al ristorante La Zucca di Arola, la vista sulle acque del lago è compresa nel prezzo adeguato e non gonfiato.



Se poi, il viaggiator goloso, spesso irretito dall’indubbio fascino dei ristoranti stellati, avesse l’onestà intellettuale di paragonare con serenità i carrelli dei formaggi fin qui visti con gli inaspettati carrelli targati Arola, forse potrebbe arrivare ad una conclusione che sa di arrivederci, la selezione dei prodotti caseari invita al ritorno, sere d’estate dovrebbero garantire riflessi stellati sulle acque del lago e nei piatti.





M50&50

2 commenti:

  1. Roba da LdL ma fantastico!

    TMC

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    1. Il colesterolo cattivo va combattuto, ho affilato la lama e rifilato formaggi e colpi alla cieca, la modella slovacca sembrava gradire

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