sabato 27 giugno 2015

IL PESCE FUOR D'ACQUA



Marco 50&50


Finisce nel piatto.
Dalla cucina a vista Manuel avvista Patrizia, lei si muove sinuosa tra le acque del porto, la motonave è a miglia marine zero dal nostro tavolo, se la pesca miracolosa avrà dato i suoi frutti i nostri piatti tra poco si riempiranno di frutti di mare, poter assaporare pesci appena pescati è più o meno la stessa sensazione di cogliere la frutta dall'albero lasciando senza rimpianti, negli scomparti troppo refrigerati dei grandi supermercati, quella non ancora matura a far compagnia a pesci dalla dubbia provenienza arrivati fino ai banchi frigo senza permesso di soggiorno né di ingresso nella mia cucina.


Manuel pur essendo ad un passo dall'acqua si muove con i piedi per terra, il fatto che indossi le pinne mi fa capire quale sia l'indirizzo dei piatti che prenderanno forma sotto al fuoco della sua padella a vista...



...padella a vista che, ora posso dirlo, ci ha regalato sensazioni gradevolissime e un indirizzo che si farà ricordare, a questo proposito, prendo in prestito, senza alcuna intenzione di restituirla, una definizione sullo stile di Manuel Marchetta "...mano ferma, cotture brevi, presentazioni eleganti, accostamenti originali ma non bizzarri...qui si fa maledettamente sul serio, disancorandosi anche da guru in via di pensionamento o da opinion leader in via di consolidamento..."



L'abbiamo lasciato fare e lui ha scelto per noi un percorso mirato ed equilibrato portandoci a fare un giro al largo e riportandoci sani, salvi e contenti in porto, per non farci mancare nulla, quando si inizia a giocare è difficile fermarsi, abbiamo scelto anche tre piatti alla carta, di quelli, tra virgolette più tradizionali, anche qui si gode, la mente fa meno fatica e capisce con più immediatezza gli accostamenti più tradizionali ma non banali, arricchiti dal gusto che solo una materia prima di questo genere sa dare e soprattutto dalla mano sicura che spadella con semplicità quel che è semplice da ottenere solo in apparenza, ho goduto molto, sia "lasciandolo fare" che prendendomi la responsabilità di scegliere, le foto e le didascalie, meriteranno un post a parte e i commenti più tecnici di chi mi fa accompagnato, per ora questo, al risveglio, in diretta, grazie Manuel.



La notte Taggiasca illumina l'Aurelia tra Arma e Sanremo di stelle, noi milanesi siamo così abituati a guardare in alto, a scrutare il cielo per cercarle che vederle riflesse nel mare sembra un miracolo dal valore aggiunto, stavolta, sarà l'abbronzatura strepitosa, sono stato baciato dalla fortuna,
Il mare profondo e quindi, non banale, mi ha offerto la cena che stavo aspettando, poi dopo il caffè, nuvoloni da Ovest hanno spento le luci sull'acqua e nel cielo, ma uscendo qualcosa ha attirato la mia attenzione, tra le barche ormeggiate una luce, la padella a vista di Manuel, mandava riflessi stellati.




M 50&50

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