alla ricerca delle emozioni lungo le strade asfaltate e non: del vino, del cibo e della musica
martedì 7 aprile 2009
Vino Vino Vino.... per davvero; Villa Boschi 2009
tutti con la stessa sensibilita' per il territorio tutti con il credere che la nostra ricchezza isiedeva in quanto ci e' stato lasciato e in quanto saremo capaci noi di lasciare.
Baldo Cappellano
Mi piace pensare che Baldo, prima di andarsene abbia voluto riunire i due grandi gruppi di vignaioli, in un segno di amore per la terra e per chi la lavora con passione.
Con gli amici armadilli, ad inizio giornata ci eravamo proposti, vista la grande quantita' di viticoltori presenti, di saltare quelli che beviamo abitualmente per assetare la nostra voglia di novita. Sempre in cerca di quello che non si conosce, nel vino come nella musica, ma poi la storia e' andata diversamente...
Il trittico iniziale e' stato da paura:
Clemence Busch
con i suoi grandi Riesling
della Mosella, pieni, aromatici, eleganti, da lungo invecchiamento.
Pierre Overnois
in una occasione piu' unica che rara, dato che si muove raramente.
Vero artigiano dello Jura, di Arbois precisamente, prima ci fa assaggiare il rosso (o rosa vivace) Poulsard dal colore scarico ma dal gusto fine e allo stesso tempo sapido e caratteriale, seguito da uno Chardonnay 2003 di grande vitalita' e da un originalissimo Savagnin 2004 dai sentori di crauti (ciciuxs ci illumina). Incontro emozionante.
Marcel Lapierre
si e' rilevato il signore che tutti mi dicevano. I suoi vini passano dalla semplicita' e grande bevibilita' delle versioni base, al velluto e struttura del Morgon, alla classe assoluta del Morgon Vielles vignes, che produce solo nelle annate migliori. Quando ha notato lo stupore del Ciciuxs, estasiato da questo vino, gliene ha regalato una boccia!
Qua non c'e' spazio per manager dai colletti bianchi che non hanno mai visto una vigna in vita loro,gli stessi che hanno ucciso l'industria discografica,qua vieni con gli amici e ti ritrovi tra gli amici. Chapeau.
Capperi!
Non credevo di potermi emozionare tanto ad assaggiare un cappero, ma Giotto Bini
o meglio l'isola di Pantelleria ha fatto il miracolo,un cappero che ti risolve una cena.
Se poi lo abbini col suo zibibbo secco vinificato e affinato in anfore interrate,e' poesia pura. Ma anche l'abbinamento col passito e' sorprendente.
Benvenuti a Pantelleria!
La barba fa buon vino
Devo avere una predisposizione per i viticoltori barbuti,dopo Lapierre e Busch,Jacques Granges del Domaine du Beudon, e'una piacevole sorpresa per me che non lo conoscevo.
Tra i rilievi del Vallese produce alcuni vini viperini, minerali da uve Fendant(chasselas e Muller Thurgau. Ma sono anche i rossi a colpirmi, specialmente l'uvaggio Dole, da uve Gamay, Pinot noir e Cornalin.
Poi ognuno ritorna alle proprie passioni, come dicevo prima, chi da Arianna Occhipinti (uno a caso...) chi al calore (c'e' bisogno di sbottonarsi) del Chatenneauf du Pape del Domaine du Villeneuve, il sottoscritto al Friuli della roccia carsica di Zidarich e Vodopivec, e delle lunghe macerazioni sulle bucce di Radikon e Paraschos.
Joly and other tales
A meta' pomeriggio suona la campanella, e' la fatina Sophie a chiamarci a rapporto:
e' giunto il momento di assaggiare i vini del gran maitre biodinamico Nicolas Joly.
Sicuramente hanno bisogno di tempo e di arieggiamento, ma i confini del paradiso non sono poi cosi' lontani.
Nota di merito anche per i Brunello de
il Paradiso di Manfredi, con la sua terrosita' Ilcinese di grande naturalezza espressiva.
Specialmente un 2001 vicino all'equilibrio, ma anche lo stesso rosso l'ho trovato piu' buono della maggior parte dei brunello in commercio.
Pian piano la lucidita' viene meno,qua non si butta via niente, non si degusta per lavoro ma si beve per piacere, per godere. E caso mai te ne scordassi, il richiamo di Cappellano risuona nella mente "Io mi son fatto un culo cosi',e ora te lo bevi tutto!".
Comunque riesco finalmente a bere,dopo vari inseguimenti, i vini di Giampiero e Paolo Bea (piu' buon sagrantino non c'e'), e quelli di Giovanna Morganti, chianti piu' classico di cosi' si muore. La mia memoria che gioca a ping pong, tira fuori ancora i simpatici austriaci di Pretterebner, gli entusiasti laziali de Le Coste di Gradoli col loro litrozzo bianco e, altra bella sorpresa, i palermitani di Porta del Vento.
Ci vorrebbe un giorno in piu', sara' per il prossimo anno.
Infinitamente grazie allo stoico "drivin' wheel" Ciciuxs e alla nostra "spirital guidance" Tatix
Marco "Hazel" Bariani
Canzone in abbinamento: Salt of the earth-Rolling Stones
La voce tannica di Keith da' il via al finale del banchetto dei mendicanti.
Lets drink to the hard working people
Lets drink to the lowly of birth
Raise your glass to the good and the evil
Lets drink to the salt of the earth
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Che dire,mi avete commosso....
RispondiEliminagiornata indimenticabile e poi le donne....
1° Sophie
2° Chateauneuf ( vero ciciuxs...)
3° Le coste
Signorilità
1° Madame Grisard.
Spero che il prossimo anno gli armadilli mi facciano compagnia per
più giorni.
Un abbraccio
e cosa vi fate mancare voi???
RispondiEliminaJean, un'altr'anno staremo piu' insieme, promesso!
RispondiEliminaMauri, cerchiamo di sopravvivere in questo mondo difficile...
ps perche' non vieni anche tu un'altr'anno? Ne parliamo all'armadillo meeting!
bella hazel, a leggere il tuo post sto gia' morendo di sete che qui dove sono di vino 'commestibile' neanche l'ombra.
RispondiEliminaJean, mi dimentichi una gran donna, giustamente immortalata in questo post!
ciciuxs
A Ciciuxs piacciono i sentori mediterranei!
RispondiEliminaBella classifica Jean,siamo pronti per conquistare la bastiglia...