lunedì 16 settembre 2013

Il Bosone della Valsessera


del Guardiano del Faro



Guarda che Bosone direbbe Higgs. Guardabosone, che gemellerei al volo con una località della Riviera dei Fuori, ma non saprei ancora quale, perché questi sono molto fuori e molto avanti anche per i canoni dei balconi più esposti della Riviera, con o senza fiori.


Il comune, nonostante il clima invernale sia poco favorevole, è anche ben fiorito e palmato, dettaglio che in fase di gemellaggio sarebbe coerente al progetto. Ma in mezzo a tanta bellezza floreale, e alla equilibrata urbanizzazione, recente o storica, sono i personaggi, sono gli abitanti  -originari di qui o venuti da fuori- che nel giro di poche ore mi hanno spaesato come raramente mi è accaduto. Adoro stupirmi più che stupire. Fosse nelle mie facoltà avrei proposto subito la candidatura della municipalità a Bandiera Arancio del Touring Club. Anche solo per simpatia. Oltre che per l'amenità.

Chiaro che però la mia motivazione principale fosse quella di mettere i piedi sotto il tavolo in un locale da segnalare o da ri-segnalare, quindi all' Osteria la Barrique, che ho trovato e troverete secondo giustizia nelle pagine piemontesi della Guida di Slow Food non ci sono arrivato per caso.



Indirizzo confermatomi affidabile anche dai mastri birrai di un micro birrificio artigianale di Trivero, dove, oltre a confezionare i tessuti marcati Ermenegildo Zegna, si fanno anche le birre Jeb, con acque di sorgenti che sgorgano dai 1000 metri delle Prealpi Biellese, in Frazione Zegna, a due passi dalla meravigliosa conca dei rododendri, facente parte dell’Oasi Zegna, dominata dalla Panoramica Zegna. Stavo pensando, mi sono fatto mancare una Zegna.


Bevevo birra ma vestivo ugualmente taglia 46 o 48 quando venivo spesso da queste parti a farmi confezionare qualche giacca da fanatico, mentre adesso che ho scoperto qui vicino un Bosone di questo calibro, proprio a pochi chilometri da dove sono venuto al mondo, tornerò sicuramente per motivi ben diversi, perché un luogo così fuori dalle strade principali della logica, un comune come Guardabosone, potrebbe essere fonte di belle ispirazioni. E profonde ilari espirazioni.


Che tu vada in giro per un paesino semi pedonalizzato con qualche chilo di macchina fotografica al collo può essere inteso normale se passeggi in un centro storico, o anche no. Secondo loro no, e così il primo che incrocio mi saluta cordialmente e mi invita (parlandomi in palese accento ferrarese) a vedere e fotografare il suo camino originale della metà del 1600. Questo qui sopra.


Come lo pronuncia un ferrarese, Bosone fa già per tre, ma non scadrei subito sui doppi sensi, ci sarà tempo, perché da queste parti pare che anche i gatti siano particolarmente originali, resi nervosi da qualche bosone che gira per l’aria. Le zucchine, di dimensioni importanti, invitano alla moderazione, o per lo meno, ad un utilizzo non diverso dalla via orale. La Farmacia non l’ho vista, ma come posologia se la cavano sicuramente ottimamente già tra di loro, guardando bene la misura di ogni zucchina e poi usandola secondo buon senso, senza doppi sensi.


Solo x via orale ...

Intorno alla Barrique -che non è questa- sul tavolo allargato e ben arrotondato, sono in molti a non bere bianchi barricati, neppure presenti in carta, dove sono invece almeno sei le pagine dedicate ai vini da bacca rossa Il Piemonte domina tra le righe scritte, mentre gli accenti parlati si mescolano tra il Valsesiano, il Novarese e il Milanese, quello che privilegia i bicchieri magnum di spritz.

Nonostante lui abiti in periferia milanese, a due passi dal ristorante di Davide, non è ancora riuscito ad andare a mangiare da Massimo Oldani perché i tempi d’attesa sono biblici, ma in compenso rivela a tutti di non aver problemi a reperire cartoni da 12 di Romanée Contée, con la è, forse perché è di Vosne Romanée. Peccato per tutti quei cartoni di vini mediocri -sempre da dodici- della stessa "marca" che deve comprare per avere le dodici Romanée Contée, e di cui non sa come liberarsene.


Mentre affronto questa "patata bollente", scelta in carta invece del tunnel di gorgonzola, vengo disturbato, di vista e di udito, da un aitante anziano che scende nella piazzetta sottostante il ristorante brandendo una sega elettrica circolare. Lo fa alle tredici e quindici, mentre prendo contatto con il primo bicchiere di Freisa frizzante, vino che non bevo quasi mai, ma qui mi sembrava giusto farlo.

Forse una discussione a tavola durante l'ora di pranzo potrebbe aver provocato il gesto impulsivo del motivato veterano, e quindi tutto bene, perché a rimetterci saranno non ossa ma un paio di bancali di legno, dai quali vorrebbe, a occhio, e a colpi di sega circolare, ricavarne stuzzicadenti.



Quell’altro non più in età adolescenziale, è  in giro camminando veloce con indosso solo uno di quei grembiuli blu che da queste parti furono messi a disposizione degli operai che passavano 14 ore al giorno negli stabilimenti tessili della Valsessera. Gli leggo i polpacci ; sia loro che gli indigeni mi confermano che al limite saranno gli slipponi a completarne il look di fine stagione. Siccome ha l'abitudine di ripetere sempre le cose due volte, lo chiamano anche loro (per nome) sempre due volte.


Un impiegato che passò qualche tempo in un sottoscala di via Victor Hugo, in un bel pomeriggio assolato mi confessò che la Bellentani mise nero su bianco si e no un uno per cento di quello che accadeva laggiù. Per causa di standard di blog anch’io mi fermo qui. Mi fermo qui con un pensiero mite e consolatorio, perché fa parte dell’animo umano tornare istintivamente (in vecchiaia) dove si è nati, e io da queste parti lo nacqui, a dieci minuti di strada da questo Guardabosone.


Stanza privata...

Accesso ai bagni...

La carta delle vivande




Sformato di verdure, zucchine e passata di pomodoro

La patata bollente, farcita di Maccagno (presidio Sloow Food), tartufo e uovo...

Il fagottino di porcini e Maccagno gratinato...

Le trotella di fiume alla mugnaia, burro fuso e patate al forno

Stoccafisso alla vicentina (perfetto) con la polenta da farine di Netro

I tre gelati da presidi Sloow Food: pistacchio di Bronte, nocciola tonda gentile d'Alba (Relanghe) e vaniglia del Madagascar, torcetto biellese e...

...Canestrelli di Crevacuore

Tra Valsesia e Valsessera, anche la grappa è di casa

Ultimi consigli, indicazioni e raccomandazioni, per una pacifica convivenza. Complimenti a tutti e alla prossima, senza l'intenzione di capire la teoria del Bosone della Valsessera e delle conseguenze che provoca. Chiudo con un salute ! all'Oste che ci ha ospitato, anche lui, perfettamente integrato nella sceneggiatura di questo film d'essai. 



Osteria Vineria La Barrique 
Piazza della Repubblica 11
13010 Guardabosone (VC)
Tel 015 761119

Guardiano della Freisa

7 commenti:

  1. finalmente so dove trovare il bosone di x !

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  2. fantastico :-))))))
    Ma esisterà davvero o ci avrai di nuovo........

    B

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  3. I saggi lo sanno che la realtà supera la fantasia, ma applicare la fantasia alla realtà è ancora più bello.

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  4. Chi finisce le F, chi abbonda di Z.
    Solo le quote rosa non capiscono che il verosimile vale, soprattutto oggi che per non rischiare sei uscito di casa un po’ licenzioso ma con due licenze, quella di pesca che ti ha permesso di portare a riva un bel post da acque profonde e quella poetica che l’ha reso davvero di nicchia.
    Con un QB di sana invidia.
    M 50&50

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  5. ...se il luogo, vale il “pezzo”,...alors ça vaut le détour.........

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  6. Io starei attento. In un posto simile se al dessert propongono la profiterol è meglio che non ci siano in giro dei cavalli. :)

    F.

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  7. Gran "Vinello la Freisa" mi ricorda le mie prime e forse uniche "botte" fizzan alcoliche adolescenziali,bel posticino anyway!Devo provare il Maccagno sperando di trovarlo al festival cuneese...

    TMC

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