mercoledì 3 luglio 2013

Castello di Montecavallo


gdf chateau


Ma che bel Castello! Spaesante. Mi pare di stare in Perigord, o magari proprio in zona di produzione di Cahors, invece che sulle colline piemontesi del Biellese, in zona di produzione di Nebbiolo nordico.

Quando visiti le vigne, il Castello, e poi assaggi il vino, quest'ultimo sembra sempre più buono. Invece in questo caso ho voluto andare a visitare Chateau du Mont Cheval dopo avere assaggiato i vini in altra sede, qualche tempo fa:


E quindi, avendo già scritto di questi vini adesso possiamo farci un giro nella proprietà in didascalico stretto, lasciando parlare le immagini.

La Casa Bianca, dove, insieme ad una parte lasciata in gestione ai Monaci (vigna compresa), esiste la vecchia cantina del Castello.


"Il Castello di Montecavallo venne costruito da Filiberto Avogadro intorno al 1830, in stile neogotico, sui resti di una casaforte appartenente alla famiglia dal 1200. All'inizio dell'800, in Francia, in Inghilterra ed in Germania, prese piede una rivisitazione del gotico dovuta all’interesse per il Medioevo. Il romanticismo portò ad identificare nell’architettura medievale il simbolo della storia e della tradizione dei vari paesi europei. Uno dei capolavori del neogotico fu certamente il Parlamento di Londra, costruito nello stesso periodo del Castello di Montecavallo. In Italia il neogotico non si diffuse molto a causa di una mancanza di tradizione di riferimento stilistico. Filiberto si trovò quindi di fronte ad uno stile moderno, all’avanguardia, ed essendo lui uomo di idee molto aperte decise di adottarlo per costruire la sua residenza.
Il progetto fu affidato all’architetto Dupuy che in seguito disegnò anche parte del vecchio Ospedale degli infermi di Biella. Montecavallo, seppur di recente costruzione rispetto a parecchi castelli medievali delle vicinanze, gode di una certa importanza architettonica in quanto raro esempio di neogotico nella zona Biellese."

Il vecchio torchio che data 1837


Andrea Manfrinati, che oltre a "fare" il vino, ci fa anche da guida all'interno della vasta proprietà.

Vasta proprietà: occorre più di un ora per un primo giro di orientamento...

Il nuovo impianto, appena vitato con Nebbiolo

Le vigne di Nebbiolo da cui si ricava il Montecavallo e L'Aralcader

La limonaia. Ora le piante sono all'esterno, mentre in inverno vengono sistemate qui, nel tepore, tra le vetrate


Thea

Tra le siepi che ci conducono nella nuova cantina...


Non si usano barrique nuove, ma comunque quelle di un numero uno dei tonnellier...



Un assaggio di Aralcader 2008, che è ancora in barrique, ma non sa di legno, anzi, è ancora acerbino il piccolino. Andrà ancora atteso.

Mentre il Montecavallo 2011 è già molto buono, veramente ben riuscito.

Lo storico del Castello, dove non è raro inciampare in bottiglie di fine '800 e di tutto il secolo successivo...

Tra nicchie, anfratti e ghiacciaia... la visita continua.


Azienda Agricola Maria Reda
produzione vino a Biella - Piemonte
Via per Chiavazza 30
13856 Vigliano Biellese (BIELLA) - Italia

tel 0039-3482351455

fax 0039-015-8123092


gdf

2 commenti:

  1. Per un neogotico castello, ci starebbe bene una nouvelle cuisine,bel posticino, anche per chi come me di vini e forse anche di cibo ne capisce in balloon.

    TMC

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  2. Un posto meraviglioso, nel biellese ci sono luoghi che vale la pena visitare e noi che viviamo qui, spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto, degno di nota soprattutto il vino! Complimenti a chi lo produce!!

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