sabato 3 dicembre 2011

Leggere e rileggere | 100 bottiglie straordinarie

- gdf 2011 -

L’affascinante storia di Michel-Jack Chasseuil e della maniera, a tratti rocambolesca, con cui è riuscito a mettere insieme la più straordinaria collezione dei migliori vini del mondo. Da piccolo i francobolli, più in là i grandi vini del mondo. Gli eventi della vita, gli eventi delle viti, ricostruendo e risolvendo un puzzle incredibilmente complicato. Una cantina spettacolare, una raccolta che non ha confini nazionali o continentali, che non si ferma a sviluppare il miglior tema vinicolo mai visto ma esplora anche il mondo dei distillati per collezionisti. A settant’anni però diventa difficile sceglierne cento, e qui escono fuori i caratteri personali, la propria storia, la propria cultura, i propri gusti, le radici più profonde che portano alla difficile selezione per giungere infine ad individuarne cento, tenendo conto dell’internazionalità della collezione e quindi non volendo tralasciare nessuna nobile origine. Alla fine della lettura, e della visione delle splendide etichette, che partono dal 2005 e si perdono nella metà del 1700, può essere divertente ricostruire il lato psicologico del collezionista, che ama evidentemente i vini dolci, o moelleux come direbbe probabilmente lui.

Messe da parte le dolcezze di ogni latitudine terrestre, la zona più sviluppata è il bordolese, ça va sans dire, però pre parker, perché i citati sono tutti millesimati dal 1982 andando poi a ritroso attraverso i grandi millesimi dei due secoli precedenti. L’annata principe è naturalmente la 1961, che appare più di ogni altra sulle etichette fotografate e stampate con grande cura, mentre la Borgogna emerge solo a tratti, e solo sulle grandi griffe quali Leroy, DRC, Jayer, Roumier, Rousseau, Clos du Lambrays, La Romanée e La Grand Rue – quasi tutte di annate molto vecchie - questo in rosso, mentre in bianco sono solo due le bottiglie citate, il Montrachet di Ramonet 1979 e il Corton Charlemagne di Coche Dury 1996. Gli Champagne sono tre : Clos D’Ambonnay di Krug 1995, Bollinger e Salon 1928 . L’Italia entra in questa collezione in maniera assai marginale con un Barbaresco di Gaja 1961, Sassicaia 1985, Amarone Quintarelli 1990 e qualche vecchio Marsala. Alcune schede sono rimaste vittime di qualche interpretazione del traduttore, o mancano di dettaglio per approssimazione, e anche qualche piccola inesattezza è rintracciabile .



Ma nel complesso è una gran bella storia, e oltre alla storia anche guardare le bellissime foto di queste bottiglie mi fa viaggiare la mente e la memoria. Un bel regalo di Natale, anche per scoprire vini extraeuropei che magari molti di noi non conoscono. Guardandoli ci potrebbe venir voglia di approfondire, riuscendo a trovare quelle bottiglie, di quelle annate precise, o accontentandoci di qualche cosa di simile. Secondo me traspare più il gusto della ricerca della rarità piuttosto che l’effettiva bevibilità ma ci sta anche un minimo di gusto ostentativo da parte di chi ha dedicato energie mentali ed economiche molto ingenti per una buona metà della sua vita. E questo lo si capisce a fine testo, andando a sbirciare nelle ultime pagine, dove appare un elenco impressionante di quello che c’è in quella cantina. Un inventario di vini preziosissimi arrivati da tutto il mondo, e quasi tutti direttamente dai produttori stessi, 35000 bottiglie e più di 1000 magnum che stanno li a testimoniare dove questa passione ha potuto trascinare un giovane capitano dell'esercito francese e poi operaio lattoniere degli Stabilimenti Dassault, quelli del Mirage. Come un bambino disciplinato che ha coltivato la sua passione per la collezione di figurine fino alla vecchiaia - gdf 2011 -


2 commenti:

  1. le bottiglie vanno scolate e godute senno' rimane un puro esercizio di narcisismo voyeristico..

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  2. Infatti, l'autore appare abbastanza convinto di aver portato a casa dei vini che hanno una probabilità altissima di essere all'altezza della fama che si portano appresso, anche perché quasi tutti arrivati dalle cantine di origine, però io non darei nulla per scontato e andrei a prendere subito un cavatappi ;-)

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