martedì 9 agosto 2011

Ci siamo passati tutti.

- del Guardiano del Faro -

Me ne sono fatto una ragione. Probabilmente sono in molti a considerarmi un vecchio cavallo pazzo che si divertirebbe non si sa bene per quale motivo a tirare schiaffi morali alle persone senza apparente motivo. Qualcuno dice anche che non sono sincero, affermazione che trovo fantastica. Sono così antipatico che in queste ultime due settimane al citofono del faro c’è sempre gente, e nessuno curiosamente ( e fortunatamente ) è venuto per rendermi gli schiaffi. Ci sono anche motivi geografici, questo è chiaro, se vai verso il sud della Francia o in Spagna devi passare di qua, però devi anche avere l'energia mentale necessaria per alzare il telefono ed eventualmente azionare la freccia a destra e scendere verso il faro. Ieri di nuovo, mi squilla il palmare, erano addirittura in due che volevano vedermi, a distanza di quasi due anni dall’ultimo burrascoso incontro, rischiavo anche gli arretrati e gli interessi stavolta. “Cosa volete? Da dove venite? Quando pensate di andarvene? “ “Arriviamo dalla Provenza, vorremmo bere quattro gin tonic col Guardiano e poi ce ne andiamo a casa, domani si lavora”. Ok, corro il rischio. Tante cose da dire, come tra parrucchiere che non si vedevano da mesi durante la pausa pranzo o il lunedì in piscina. “Ricordati del pezzo della fuga a sud ovest , quello non si tocca”, hai capito! Anche loro su quello... quello che non avevo preso in grossa considerazione, quello che avevo scartato perché mi sembrava troppo scontato, quello in cui invece si sono riconosciuti talmente in tanti che ho dovuto reintegrarlo in mente e altrove. Anche Andrea aveva ragione, così come questi due, perché anche loro come tantissimi altri ci sono passati. Sono passati di qua per andare di là. E devi quasi per forza passare di qua per andare in là. E sono probabilmente stati in milioni in quegli anni ad andare laggiù e quindi riconoscersi in quel racconto Borderline. E infine un appunto , non erano Fortuna, ma porca la fretta, hai ragione Paolo, la Rex era il rubio, " tabaco de chicas" , e siamo d'accordo, ma el negro de Canarias , "el negro que es cosa de hombre" non erano le Fortuna, ancora più da chicas, ma erano le Ducados, quelle si che tenevano il passo con le Gitanes Mais. E allora sono andato a cercarlo, non per correggerlo, quel che è scritto è scritto, ma solo per ripartire, il periodo era questo, un rovente agosto senza aria condizionata, mentre la musica era dei Wall of Woodoo, e il viaggio cominciava così :

" La golf nera con il tettuccio apribile poteva sembrare anche una macchina da fighetti per i ragazzi che la possedevano, però le loro ragazze volevano altro, si potevano anche divertire per un po’, ma loro lo sapevano che non sarebbe stata una golf nera a cambiare la loro storia. Anche a metterla di traverso sul marciapiede davanti al locale di incontro e di confronto, ma era chiaro che non bastava. Bellissima per attrazione primaria , non la golf, quella con le tette più grosse e la bocca più sensuale, senza additivi, apparentemente ingenua ma con tanti pensieri, ma stai pure li a contemplare il tuo piccolo cielo, noi si parte.

Care ragazze, e oggi care signore, uno psicologo sancì che ! Che se il vostro fidanzato, ora forse vostro marito, se lui continuasse a comprare una golf, una dopo l’altra, attenzione care ragazze o belle signore, il vostro uomo su quella macchina deve aver vissuto qualche cosa che con voi non ha mai vissuto. Una emozione così forte che il tempo non può ancora vincere e voi sarete sempre e comunque una comparsa nella sua vita, costante ma comparsa, lui ha in mente una cosa che non ha mai ottenuto da voi, lui ha in mente un calcio nello stomaco mai digerito e replicato mentalmente all’infinito, non necessariamente un’altra donna, oppure si , in una parola : l’incompiuto.

Bene ragazzi, un ultimo caffè corretto Sambuca e poi si parte. "

E finiva così, in mezzo ci son tante cose, le fotografie di un il lunghissimo viaggio sulla rotta del regista delle grandi fughe, forse ancor prima che ci pensasse:

"Care signore, se vostro marito sta molto in garage con la sua golf, non andate a vedere cosa sta facendo. Lasciatelo giocare con i suoi ricordi, non indagate troppo e fate finta di niente, niente domande, potrebbe ripartire stanotte sulla rotta del regista delle grandi fughe."

gdf

3 commenti:

  1. ci sono passati tutti e non se n'era accorto ancora nessuno

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  2. Non sono abituato a canzoni decenti.Tremo gia' per la prossima...
    Hazel

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  3. :-) Nel post originale c'erano due video, l'altro era Borderline di Madonna; vedi che ti ho pensato.

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