sabato 20 dicembre 2008

au revoir petit prince...



Didier Dagueneau e' tornato a volare accanto agli angeli alcuni mesi orsono e, complice l'avvicinarsi del Natale, "one of the greatest sauvignon blanc producers in the world" mi e' tornato in mente con nostalgica prepotenza.
Era esattamente il 17 settembre 2008 quando Didier insieme all'amico Serge Lavarenne si levava in volo da Nevers col suo ultraleggero, da quel volo non ha fatto piu' ritorno lasciando un vuoto incolmabile in chi lo conosceva prima come uomo che come produttore di vino. Aveva 52 anni ed alle spalle una vita avventurosa, corse in moto, con i cani da slitta e la passione per il volo. Dague-en-eau e' un po' “il coltello nell' acqua” un nome profetico quasi a simboleggiare una sorta di inquietudine esistenziale che lo porto' si' a praticare sport estremi ma anche a rivoluzionare i canoni di produzione del sauvignon blanc.
Il "wild man" della Loira ha lasciato una moglie e quattro figli; ma l'uomo che voleva fare il vino meglio dei suoi parenti lascia pure due grandi Pouilly Fumé e Sancerre che se non i migliori del mondo, sono quanto di più si avvicini a quest'idea; vini come il Pur Sang e il Silex, sauvignon in purezza, resteranno esempi indimenticabili di struttura, profondità ed eleganza.
Didier mi piace immaginarlo come l'omino biondo e barbuto sull'etichetta del suo Astéroide in stile petit prince in atto di spiccare il volo da un pianeta azzurrino trainato da una muta di cani volanti verso il firmamento stellato alla ricerca del suo personale paradiso. Ci mancherai Didier, una sottile malinconia velera' il mio bicchiere ogni volta che berro' un tuo vino....

ps un grazie all'amico Daniele Maestri, grande sommelier e profondo conoscitore di Didier per avermi raccontato innumerevoli aneddoti riguardanti questo grande vignaiolo

canzone in abbinamento: Jimi Hendrix "little wing"

2 commenti:

  1. Non ho mai bevuto i suoi vini, il personaggio mi sembra molto "rock", sicuramente gli assomiglieranno...

    Silvano

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  2. Ciao Silvano, non ho conosciuto di persona Didier (purtroppo..) ma da quanto mi e' stato detto sotto il suo look un po' naif e hippy si nascondeva un'uomo di grande determinazione e senza compromessi; forse i suoi vini sono figli di questo suo modo di essere: sognanti e concreti ma sopratutto VERI.
    Buon Natale

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