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martedì 28 febbraio 2012

Le vigne del Rossese 2012 | Maccario Dringenberg in 15 scatti didascalici


 - gdf 2012 -




Ginestre

Vigneto Posaù e mimose

Posaù : vecchie vigne

Mandorlo: il fiore
Giovanna Maccario
Vigneto Luvaira
Luvaira: vecchie vigne
Perinaldo dal vigneto Curli, il mitico vigneto Curli del sindaco Croesi, la Romanée  italiana di Veronelli.

Curli : 0,4 ha, questo è rimasto.
Curli: vecchie vigne

Facile farsi fotografare dentro la Tache o La Romanée...
Posaù e Luvaira 2010 in cantina


Ci rivediamo per la rinascita del Rossese Vigneto Curli 2012. C'è bisogno di sognare e di vederli realizzati i sogni, grazie Giovanna, sono commosso, cinghiali permettendo.

MACCARIO DRINGENBERG 
Giovanna Maccario
3, V. TORRE 
18036 San Biagio della Cima (IM) Tel. 0184 289947.


L'indirizzo e i dati per la completezza di informazione, ma come si direbbe altrove: rien à vendre au Domaine.


giovedì 5 maggio 2011

The Right Side del Rossese

Marisa Perrotti, Tenuta Anfosso, Soldano

E alla fine è diventato il vino di moda, il vino del momento. Ci sono voluti due lustri di martellamento mediatico ma alla fine il messaggio è passato. E' dal 2002 che si cerca di far penetrare il concetto che il Rossese di Dolceacqua non è un vinello maleodorante da bere freddo nel giro di un paio di anni dall'imbottigliamento e turandosi in il naso.


Blogger e riviste stanno facendo tendenza: la fitta rete di messaggi sul Gambero Rosso forum da un lato, un articolo su questa rivista, Enogea, una prossima uscita su Bibenda che sorprenderà per completezza di informazioni e altro ancora di buono arriverà. Molti blogger piacevolmente sorpresi e poi convinti si accodarono e si accodano.
Verticale 1991- 2009 Testalonga

Bene così, meglio tardi che mai. Eppure Veronelli l'aveva detto chiaro a suo tempo.
E allora può essere venuto il momento di fare più chiarezza su qualche dettaglio, perché si fa presto a dire semplicemente Rossese, che vuol dire poco perché la denominazione generica copre una zona troppo vasta per essere identificativa. E diventa limitativo anche fissarsi sul comune di Dolceacqua, collettore e punto di arrivo del turismo degli appassionati che troppo spesso dimenticano il lato buono della questione, e cioè la vallata a fianco, quella di Soldano, Perinaldo, San Biagio della Cima. Perché alla fine, salvo le dovute e nobili eccezioni, i vini più emozionanti , precisi, nobili e profumati della denominazione, quelli che alla cieca fanno fuori abbastanza regolarmente la concorrenza portano le etichette di Maccario Dringenberg, Guglielmi , Anfosso e mettiamoci anche Ka Mancinè.

Mi soffermerei sulla degustazioni di ieri alla Tenuta Anfosso per porre l'accento su questi vini, ancora una volta sottovalutati clamorosamente. Marisa Perrotti e Alessandro Anfosso hanno fatto un eccellente lavoro in questi dieci anni di attività sui nobili vigneti di Luvaira e Poggio Pini, non facendosi mancare neppure una chicca come il Rossese bianco. Guardare e mettere dentro il naso nelle ultime tre annate di Poggio Pini o Luvaira per capire quale bellezza di colore, rubino chiaro brillante e pulito, naso di frutti rossi, frutti neri e macchia mediterranea, bevibilità spericolata e chiusura in bellezza senza ostilità . Tenuta Anfosso, loro stanno sicuramente dalla parte giusta.






















- gdf -




Eppure Veronelli l'aveva detto chiaro quale fosse il lato giusto ;-)