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lunedì 27 marzo 2017

Costardi Bros : certezze e qualche tema irrisolto


-del Guardiano del Faro -



VERCELLI - Città del riso e dei piccioni. Una bicchierata spensierata, pensata e poi messa al tavolo senza la minima difficoltà, prevedibilmente riuscita, così come tanti testi che scrivo già prima di lasciare il faro, tanto più o meno le situazioni si evolvono in maniera conforme all'archivio che sfoglio periodicamente. Non so di cosa sia morto Bob Noto : temo di assuefazione.

Tante cose piacevoli sono prevedibili quando hai a che fare con persone serie, quelli che fanno ciò che dicono, quelli che rivelano certezze e non se ne vogliono più separare, come gli amuse bouche e i pre dessert dai Costardi, stranamente simili se non uguali da anni. Stranamente perché i ragazzi sembrerebbero sempre in procinto di stupirti con qualche effetto speciale. Ma stupirti è anche non farlo quando te lo aspetti.

Dettaglio di cucina -l'amuse- che appartiene anche ad una tosta come Anne Sophie Pic ( per citarne una ) che ormai da 10 anni serve d'ufficio ai suoi clienti un amuse bouche uguale, una crema bruciata di foie gras con sorbetto di mela verde. Tu vai là e lo sai già.



Chissà,  dietro ci potrebbe essere un motivo scaramantico -anche per i Costardi- che da anni servono all'inizio la calda parmentier di patate con -nascosta- una quenelle fredda di baccalà mantecato e alla fine -dalle parti del pre dessert- una panna cotta. Loro almeno cambiano il profumo, la salsa di complemento, la speziatura, ma quello è e quello resta, inamovibile, certi che in questa vita (come nelle altre) siamo sicuri solo di morire, dopo aver pagato tante tasse sulla sopravvivenza.

Difficile spiegarne  il senso, non della vita,  ma della nostra scelta condivisa di qualche giorno fa; quella di limitare i risotti nel Ristorante italiano dalla più ampia declinazione sul tema, di grande qualità e serviti normalmente nel "degustazione" nei noti barattoli pensati da Bob Noto.

Nessuno dei sette ha ordinato un barattolo di risotto.

Era qualche giorno prima che il grafico, gastronomo e fotografo ci lasciasse in eredità quei contenitori che oggi non vedremo in queste immagini. L'immaginario diventa realtà attraverso un pensiero.

Guardiamo avanti, perché apprendo che i Costardi hanno abbandonato i J.R.E. a favore de Le Soste, associazione che pare voglia svecchiare la propria identità, mentre sono proprio i Jeunes a sembrare meno giovani quanto a idee. I Bros ci hanno messo sopra le loro impronte digitali al menù, e anche le firme.



Guida Le Soste 2017 : new entry


Le focaccine appena sfornate


Elisa Bellavia. Quando arrivo qui dai Costardi Bros i vini li sceglie lei. E io pago.
 Se poi al tavolo c'è anche Fabrizio Nobili allora il danno è assai.

Da almeno 5 anni : parmentier di patate (calda) su baccalà mantecato (freddo) e polvere di cannella.
Più che un must una mascotte.

Bel colpo, finalmente un Riesling tedesco che non mi mette angoscia.

In un gran giardino d'inverno con aceto di birra spray ... era di birra?


Un viaggio in Bretagna con Hemingway
Branzino arrostito sulla pelle, beurre blanc e Martini dry

Il crudo di mare e verdure; salse, fiori, germogli ... Esagerati's Bros.
Se te lo ordina un bambino come glielo spieghi?

Uno dei migliori rossi della zona, anche servito al bicchiere

Ma Elisa lo sa che se non mi porta un Pinot Noir non me ne vado

Agnolotti piemontesi alla cacio e pepe, da tuffarsi.

Il grintoso aglio, olio e peperoncino, nel risotto ma senza barattolo.

Un boccone di piccione a Vercelli ci sta sempre

Ecco l'altra mascotte, però qui la salsa è cambiata.
Panna cotta resta comunque

FANTASTICO

I dessert di Manuel in carta sono : Gola, Invidia, Zabajone, Blu di bufala, fichi e pistacchi, Mango cioccolato e castagne, Maccaron apple, Caffè del Tiempo, Riso zucca e  nocciola. Qui ne mancano solo due.







La terza mascotte è in salotto

Omaggio a quel genio folle di Bob Noto.
 Il nostro piccolo mondo usurante fatto di crapuloni gourmet è sempre meno condensed di personaggi che possano lasciare un segno.

gdf



lunedì 22 luglio 2013

Reporter Gourmet

gdf

Quando leggo la parola Reporter mi emoziono sempre, pensando istintivamente al film di Michelangelo Antonioni The Passenger : Professione Reporter, e siccome siamo tutti Passengers sul web, forse sarebbe stato meglio che dentro questo piano di lavoro ci avesse guidato il proprietario, il titolare del magazine, il moderato Pietro Pitzalis, che invece ha saggiamente fatto partire il suo progetto senza urla né clamori, in attesa dei riscontri.

Profilo basso e fari spenti, almeno all’inizio, qualche mese fa,  da quando il suo magazine on-line (che si occupa di turismo di qualità) ha iniziato a riempire le proprie pagine web di belle immagini; immagini e testi che descrivono alberghi e ristoranti, e che parlano delle persone che li animano.

E' dall’inizio dell’anno che ci sentiamo con Pietro, e anche se non ci conosciamo di persona abbiamo trovato una buona sintonia di comunicazione. Il progetto è chiaro, cosa fondamentale per me, e funziona né più né meno come una tradizionale rivista dedicata al turismo, che raccoglie pubblicità e pubblica articoli tematici.

Pietro mi ha chiesto di scrivere di ristoranti francesi, con qualche puntata nell’Italia del nord ovest. Ma la diversificazione è garantita dal gruppo, perché siamo almeno una mezza dozzina di collaboratori, con attitudini e talenti diversi. Dallo stile originale di scrittura di Alessandra Meldolesi alle professionali foto di Lido Vannucchi e Bob Noto.

La rivista digitale ha sede fisica in Sardegna, e quindi, Pietro Pitzalis, insieme all’archeologo gastronomo Nanni Ganau, avranno la possibilità di farci conoscere meglio una regione di cui si parla poco sui media, salvo d’estate, e spesso solo della Costa Smeralda. Altri temi alternativi -interpretati in maniera anticonformista- li sta sviluppando professionalmente il Doctor Gourmeta, Carlo Spinelli, in attesa che anche il giovane blogger Lorenzo Sandano porti il suo prezioso contributo.

Gli articoli hanno mediamente un taglio diverso da quelli che siamo abituati a vedere in alcuni blog che si occupano dell’argomento. Sono post informativi, che parlano di persone, di quello che fanno, dove e perché, senza mirare al gossip o al giudizio solenne. E’ anche per questi motivi che ho accettato di partecipare, proprio perché preferisco raccontare pacatamente le cose in un ambito soft e leggermente patinato.

Al Bar degli Armadilli (dove ho un contratto blindato per i prossimi 1000 post) continuerò ad appoggiarmi giornalmente al bancone (dietro o davanti) in maniche di camicia e facendo discorsi seri o ironici, come si fa al bar, mentre entrando periodicamente da Reporter Gourmet (non dico la cravatta), ma almeno una giacca blu me la metterò, tanto da loro c’è l’aria condizionata. Aria pulita, nuova, fresca. 

Sotto il nome di ogni autore si possono ritrovare tutti gli articoli già pubblicati, mentre in home page sono evidenziati gli argomenti trattati nelle ultime settimane. Dategli un’occhiata, e se volete lanciare qualche feedback i canali di comunicazione non mancano. Grazie e buon proseguimento.