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Ma allora, stasera niente prugne farcite di foie gras in salsa vaniglia?
E no, spazio anche Piero e Licia per una serata wine, food and music 
Sei piatti fuori giri e musica d'autore 
Era il 1994. Il passaggio dal vinile al CD si era compiuto da un bel po', da almeno una decina di anni ma molti non ne erano convinti. Acquistato da parecchi, quel CD dei Portishead finì spesso di ritorno al venditore, per via di un difetto. Un CD perfetto con un effetto/difetto tipico del vinile.
Saltava la puntina ad ogni giro di disco sull'ultimo pezzo, Glory Box. L'effetto 33 giri col saltello era voluto, creato apposta per chiudere lo splendido album Dummy, ma quando hai speso dei soldi per un prodotto di alta tecnologia non lo puoi immaginare, né ammettere che hai comprato un disco rigato.
Leggo ancora oggi sul web, strumento inesistente in quel tempo.
"Album fantastico, da collezionisti. Tuttavia la qualità non è delle migliori, la puntina salta sulle ultime tracce di alcune facciate (non è bello sentire Glory Box che singhiozza)."
Il disco difettoso era così, volutamente imperfetto, provocatorio, dissacrante e a tratti scratchato. Come lo è stata la cucina lato A e lato B di Massimo Viglietti. Ora molto meno, invecchiando ci si addolcisce. Non è sempre vero che i difetti si accentuano.
Cucina live stasera a Ospedaletti al Come Casa, trasformato in una sorta di Armadillo Bar wine food and music. Live, condizione nella quale neppure i Portishead riuscirono ad inserire l'imperfezione iconoclasta, mentre lui ci è riuscito di nuovo.
Live o registrato, quando gli salta la puntina -quindi spesso- cucina così, anche fuori dal suo studio. 33 giri, CD o Live on Riviera dei Fuori, contaminando anche i colleghi, rischiando di mandarli fuori giri.
Gran bella accoglienza, con Campari spritz.
Dopo due  dici la verità a tutti 
Cerca l'intruso 
 Clandestino Bread: presente, persino accompagnato, ben accompagnato
Sac canard e Berkel 
Si Chiara, non prendiamo più nessuno stasera . Più chiara di così
Farcene entrare 30 è già un bel risultato 
 Pane burro e acciughe vince sempre
 St Jacques al pesto
Poggio dei Gorleri. Vermentino, ma anche Pigato 
Dadini di pescato marinato gravad lax, tapenade, cioccolato bianco, pesto in polvere e ... e ci sta
Massimo 
Cozze, pitina (salume friulano), trevigiana, mozzarella e riduzione al caffè.
Massimo.
Piero, inutile rincorrerlo, lui è già a distanza siderale e vede cose che noi poveri terrestri non riusciamo neanche a immaginare
 Bottoni di limone, pane, burro e acciughe
Piero. Pollice alzato
Polpo in tempura, patate viola e kumquats.
Piero
Condiviso con Licia, perché dire no al fritto non si può 
Mo' si mette pure Licia ad alzare l'asticella
Sablè, basilico e lamponi. Regge bene, 
Finale esotico con sambuchina, più chiaro di così. 
 Che cos'è la normalità se non banalità?

Bellissimi piatti, complimenti a Licia, Piero e Massimo.
RispondiEliminaMancava forse il dj?
Grande Cheffone R&R.
RispondiEliminaTMC
era dal lontano 2012 che non vedevo uno scatto "volemose bene" fra the Guardian e il Vigliettone... bello!
RispondiEliminaYanez