sabato 21 febbraio 2015

Il raglio dell'Asino


gdf 7 minuti

Una lunga vacanza, uno stage importante, un ritorno per alcuni immaginato come improbabile, e invece rieccolo tornato nella Riviera dei Fuori Giorgio l'Asino, luogo da cui nessuno ti manda via, ma dove sono diversi e risonanti quelli ad esserne partiti. Via, uno dopo l'altro negli anni del web: da Taglienti, Viglietti, Zunino e ... e a breve anche altri. L'esodo degli incompresi continua. Peccato Lopriore non sia ligure, o forse lo è senza saperlo. 

Sono sempre i migliori che se ne vanno? Intanto questo resta, e se sono pochi quelli che restano, per chi resta questo spazio angusto inevitabilmente si allargherà, e la sua voglia di fare e di incidere su un campo più aperto aumenterà. Praterie inesplorate davanti ? Non esageriamo, intanto la piana di Albenga.

Un lungo viaggio, un ritorno condizionato da un fuso orario notevole e da ricordi piccanti. Anch'io fuso, ma da un malessere che va oltre la voglia del combatterlo con un passato comune, di verdura oggi, e di esperienze scottanti domani: raffreddori, bronchiti, febbri; tutto sicuramente dovuto all'incubo che mi afligge, quelle lunghe ore visualizzate stanotte, in attesa, sudando a freddo, per dimostrare quanto sarei stato bravo e paziente febbricitante una domenica mattina al Milan's East End Studios con un numeretto appiccicato al giubbino di renna e un piatto freddo in mano, in attesa di essere macellato dopo ore di attesa. Tanto per tanto fatemi fuori qui, sotto casa. 

Dura andarsene dalla Liguria, mi/ci dovrete prendere con la forza, o per estrema necessità, quindi ancora al combattimento, alla guerra pacifica delle idee e delle buone intenzioni, sane e buone come le verdure e il pesce. Lui sotto il segno dell'Asino, io sotto quello del Leone, ma con la bronchite i suoni si somigliano: il ruggito mi resta nella corde.

Cosa resta da prendere? Tanta sana verdura e legumi per curarmi, a cui il frullatore non fa sempre bene, come al mio colon, pronto alla lotta ma ridotto al compromesso, in attesa di trattare la resa e della presa del bottino, quest'ultimo, l'unica cosa certa, essendo inesistente.

"Peperoncino di mare"
Tartare di gambero rosa glassato al peperoncino dolce e  forte, salsa di cima di rapa


"Caramella farcita di fegato grasso"
Una carta di mango e cipolla bruciata, neve di cipolla e torcione di foie gras

Insalata invernale in crema tiepida di topinambour, aceto di lamponi e corteccia

Palamita, finocchio e liquirizia, tapioca e gel di palamita
Piatto servito in All Star rosa e candidato a miglior piatto buliccio del 2015

Verace e maschio polpo alla brace, fagioli di Conio, cipollotto brasato, le sue radici fritte

Cremoso e consistente di carciofi spinosi, sotto una terra di altre terre vegetali
Ottimo : candidato a piatto vegan dell'anno

Linguine, ricci e caffè : boom!

Maialino laccato, purè di patate, funghi, riduzione esasperata e piccoli scogli di Giamaica

Torniamo a casa
La ricotta del casaro della piana di Albenga con canditi di chinotto e ...


gdf

3 commenti:

  1. Hold on king george
    Franck

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  2. La bravura non si discute intendiamoci,ma direi che lo Stage ha lasciato il segno,e la mia curiosità.
    Quel: e a breve anche altri...mi incute timore.

    Dove si va da qui? Afterhours: I milanesi ammazzano il sabato.

    TMC

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  3. Belle foto, belli i piatti.,,.....

    è sempre dura andarsene via, ma è altrettanto dura restare, più che altro la clientela locale (ligure) non va più in là di uno spagho alle vongole , e di un ottimo fritto misto(spesso surgelato)

    mi è dispiaciuto quando Zunino è andato a Milano, comunque si trova bene e la piazza risponde

    Chi altro se ne andrà

    ciao

    Davide Cannavino

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