domenica 9 novembre 2014

Le dimensioni contano



Marco 50&50

Ma voi la doccia non la fate più?
Preferiamo farla a casa

Le dimensioni contano, con i commenti delle quote rose in proposito, ci si potrebbe scrivere un post a puntate, diciamo un post firmato red-azione (diritti gdf) per un’accoppiata sabato&domenica di quelle che non si dimenticano, per ora teniamo l’idea in panchina.

Le dimensioni contano e influenzano la scelta del costume e del fidanzato, alcuni scelgono uno slip da bagno tanto per farsi capire anche da chi manca d’immaginazione, altri optano per un calzoncino in tessuto tecnico di quelli che si asciugano subito ma sbagliano volutamente colore pensando che più bianco e più chiaro di così non si può.

Si evita il jeans troppo aderente per non dare nell’occhio poi la domenica mattina si va a correre con il pantaloncino da ciclista di due taglie meno, pur non essendo palestrati sopra ci si veste con microtutine da palestra per andare al parco col cane sperando di fare amicizia con quelle signore che, sulla panchina ridono al passaggio dei cinquantenni sovrappeso che per smaltire passeggiano lentamente invece di correre lungo l’anello attorno al parco, l’anello nascosto ma non cambia, dimensioni impercettibili.

Le dimensioni contano quando misuriamo il pesce pescato dopo una battuta di pesca e quando misuravamo un altro tipo di pesciolino muniti di metro da sarta o di righello per poi confrontarci con gli amici arrotondando per eccesso, ma visto che era la prassi le differenze rimanevano.

Sono piccole schermaglie da maschio alfa, quello che decide per tutti cosa si fa la sera dopo, quello che ha sempre la ragazza più carina, quello che ha il getto più lungo.

Come nel fisico, nelle ossa e nella muscolatura ci sono differenze strutturali anche significative ma ce ne siamo fatti sempre una ragione, sono comunque differenze alle quali siamo abituati confrontandoci e guardandoci di sottecchi o meno, l’importante era stare in media, Piemonte, Alto Piemonte, Basso Piemonte, cambia poco come sulla cartina è una questione di centimetri, il vino in Piemonte è buono dappertutto, indipendentemente dalla zona di produzione e dal flacone mezza bottiglia, bottiglia standard, formato magnum, ma qui non possiamo parlare di piccole differenze, qui parliamo di altissimo Piemonte, Monte Rosa, Punta Indren per intenderci e visto che parleremo di un evento sportivo, almeno dal punto di vista della location, il formato per il brindisi sarà Mathusalem.

Il palazzetto era vuoto in ogni ordine di posto, in tribuna però, qualche compagna di classe e qualche amica facevano il tifo per noi cinque. Il quintetto base era formato da Bonalumi (o Luca) playmaker, io, nonostante il tiro scarso, giocavo guardia, Lele ala piccola, Luca ala grande e lui pivot o perno o centro, come si dice adesso, insomma un lungo, in tutti i sensi e nel gioco del basket ad un pivot viene richiesto soprattutto di saper sfruttare la sua grande massa e metterlo dentro da sotto (il pallone).

E’ passato tanto tempo da quel giorno, Bonalumi, che manca anche nella foto, l’abbiamo perso di vista, ma, sono certo, ci starà ancora pensando, con gli altri ci si vede e immancabilmente qualche battuta in proposito, “per esorcizzarlo”, la facciamo ma è indubbio che abbiamo subito un trauma, il pivot non si scompone più di tanto, ormai ci ha preso le misure, come abbiamo fatto noi con lui, purtroppo…

Dopo la partita, sotto la doccia in visione ravvicinata ma non troppo e tridimensionale l’abbiamo visto tutti, poi, prima indistintamente ed in seguito forte e chiaro abbiamo sentito dei numeri, ventuno, ventidue, ventitré ecc.
Eh si, le dimensioni contano



M 50&50

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