venerdì 25 ottobre 2013

Il blogger trasversale


- del Guardiano del Faro -

Ho percorso una via, fatto un corso, poi ho trovato un bivio, ho preso un viale, però in fondo a destra c’era un vicolo che mi attendeva e che con ogni probabilità mi avrebbe portato sopra ad un binario morto. 

A naso, o a occhio, ma la sensazione era quella. Allora mi sono fermato prima e ho preso un'altra strada. Ecco, volendo evitare di finire sul binario tronco, o morto, come più plasticamente immaginabile nel suo senso focalizzato d’immagine iconica e malinconica, ci sarebbero alternative percorribili.

Ne abbiamo visti tanti di blog e di blogger meteore, ed è un peccato, perché se ti sei fatto un discreto mazzo, anche divertendoti all’inizio, ma poi o la tua ispirazione se ne è andata, o altri impegni ti hanno distratto, hai buttato del tempo, e spesso anche del denaro. Oppure che cosa è capitato !?!  cosa più probabile, le soddisfazioni e il tuo pubblico erano diventati condominiali, così scarsi che preso dal nervoso e dalla depressione da - " parlo nel vuoto spazio di Kubrick ? c'è Odissea? "- hai mollato l’account e vaffa al blog.

Come mi insegna il mio maestro di comunicazione, lo stesso marchio, lo stesso nome, portato su diversi media di comunicazione, rafforza il medesimo marchio, e nello stesso tempo stampella anche il mezzo di comunicazione. Voglio dire, se lo stesso blogger porta il suo brand, il suo nome, il suo marchio su più blog, potrebbe anche far partire un volano di comunicazione che poi non saprà neanche più lui dove andrà a finire.

Ma difficilmente andrà a finire, perché a quel punto, caro il mio blogger trasversale, ti verranno a cercare in diversi, e per i motivi più disparati, compresa una partecipazione ad Avanti un Altro (declinata), perché finire nello sciacquone poi è un attimo. Quindi il passo successivo sarà la scelta, non più obbligata ma soggettiva.

Mi fa piacere vedere gli stessi nomi su blog diversi, perché se è vero che il blog è stata una cosa riservata e personale in origine, come dire, un diario di vita in digitale da condividere con il mondo ; la conversione di alcuni blog in magazine, in siti di informazione generalista o specifica, richiede l’intervento di specialisti e specialiste, non importa in che cosa, fossero pure di italiano trapezoidale o di hard core pentagonale va bene lo stesso, ma di specialisti/e , e non di improvvisati/e si deve trattare.

Il senso di appartenenza, l’esclusiva, il bandierone… ma per cortesia… se hai qualche cosa da dire di interessante, di ignorante, di ironico, di culturale o di cazzaggio, ci sono i luoghi ideali dove trovare la valvola di sfogo giusta. Mi spiace che alcuni forum siano decaduti o scomparsi, perché in quel open space poteva veramente capitare di tutto. Era quello il corso di cui sopra, che aprì ad alcuni molti viali, anche bell' alberati, e alcuni anche brillantemente frequentati.


E adesso che ve l’ho menata per più di tre minuti non mi ricordo più cosa volevo dire, del perché di quella bottiglia lassù in apertura, ruffianamente accostata a quel bicchiere pregno di un liquido di colore strano per essere un vino rosso. Ma l’avrò messa per un qualche motivo, certo che l'ho fatto per un motivo specifico; non sono mica qui a stappare bottiglie per bermele, bensì per parlarne... Potrebbe innegabilmente essere lì per un motivo nato da una giusta provocazione -accusata come una fiorettata al fianco- subita meno di due anni fa alla presentazione del libro sui vini francesi all’Italian Bar di Peck di Milano. Un libro sui vini francesi lo vai a presentare all’Italian Bar? A volte, mentre dormo, me lo chiedo ancora, ma come ci è venuta...

Non uno ma più di uno (ben due) mi chiesero come mai mancassero nel testo grandi nomi dell’enologia francese in quel libro. Nomi quali Coche Dury o Georges Roumier; Comtes Lafon o Claude Dugat. Yquem o Domaine de Chevalier. Risposi dicendo a quei due, che ci sarebbe anche potuto essere un sequel in divenire, come in tutti gli incubi delle saghe, fossero pure vinicole. Mi resta solo di individuare il canale da dove fare ripartire il sequel.


gdf

14 commenti:

  1. credo di capire il motivo del pezzo: sei andato oltre partendo dall'inizio, facendo tutte le tappe come altri ma sei o stai arrivando nella fase 3.0 dove chi magari ci è arrivato ora ha saltato quantomeno la fase iniziale 0.0 e 1.0. però chi è partito dall'inizio si è fermato volontariamente soddisfatto alla fase 2.0
    te lo dice uno che all'inizio è stato iscritto anche al forum de il mio vino ed ora ha scelto di dedicarsi a qualcosa di più meritevole.
    Guardando dalla finestra si vedono atteggiamento seriosi e convinti, professionalmente preparati ma senza punti di riferimento, scritti che non si comprendono, esaltazioni convinte che neanche il primo tifoso della curva. Diventa più importante (come anche in altri campi) creare relazioni e farsi notare che avere un palato equilibrato. Certi personaggi parlando di gusto e valutazioni oggettive rinnegano il tentativo dell'oggettività, della territorialità, della tecnica e dell'armonia. Poi glielo fai notare e si arrabbiano tornando a valutare e giudicare senza parametri oggettivi o influenzati da altri e da precedenti recensioni.
    per fortuna che su cielo tra 10gg comincia una trasmissione condotta da Rocco Siffredi.

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    1. se mel brooks avesse qualche anno in meno rifarebbe uno dei suoi film, tenendo lo stesso titolo ma ambientato tra i food blogger e non nel far west.

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  2. Una verità imbastardita da fiction-umiltà. Non me l'aspettavo.
    BBblog

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  3. Vraiment o scherzate?
    Io puntavo sull'audience week end

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  4. il perché di tutte quelle foto storte da torcicollo infine il vero motivo
    A&P

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  5. "Mi resta solo di individuare il canale da dove fare ripartire il sequel."

    se non trovi il canale "ci pensa Rocco."

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    1. Ok, Rocco va benissimo, ma ci vorrebbe un canale molto al femminile... ma ce l'abbiamo.

      Intanto l'audience è puntualmente arrivato, e senza alzare neanche troppo il tiro..

      Era George Peppard ....Gattoooo!!!!



      Ma era in una suite d'albergo e non stava facendo colazione da Tiffany



      "Non mi serve una casa, la mia vita la vivrò tra un albergo e l'altro"



      Ero un bambino quando lo vidi, in bianco e nero, e pensai, anch'io voglio vivere così



      Ma arrivando a casa sempre molto tardi, anche senza luce sulla bicicletta, mi madre esclamò più volte: questa casa non è un albergo



      E più in là riuscii a viverci in più alberghi, ma io intendevo come ospite e non come dipendente



      E poi, dai, ogni volta che rientravo in camera in piena notte, girando un angolo e imboccando un corridoio, me l'aspettavo



      Una volta o l'altra mi sarebbero apparse le due gemelline sporche di sangue.



      Ma per fortuna erano le due ragazze della reception



      E una si chiamava Sophie

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    2. "Nel Web 3.0 la distinzione tra professionista, semi-professionista e consumatore andrà sfocandosi" così arrivano ritardate risposte al post sull'interpretazione, che sollevano il polverone più di una diligenza in fuga dalle frecciate nel selvaggio west, un Dalton di nome Rocco e i suoi fratelli rispondono col fuoco già acceso per la prova del cuoco di un mezzogiorno, che non piace a tutti, infatti hanno inventato il telecomando, così calerà l'audience e non la palpebra.
      La classe di un tubino nero nato dalla penna di Capote non va sfocandosi ma va oltre l'effimero del web, da qualunque punto zero si voglia guardare, Holly senza le note di Buddy, rimane, come talvolta le parole di chi espone i sentimenti prima dei commenti.
      M 50&50

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  6. L'uomo che non sapeva amare. Era quello
    BB

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  7. "Enoteca Online Peck
    Una boutique virtuale preziosa che ospita quasi 3.000 etichette tra vini e distillati, provenienti da ogni angolo del mondo. Rarissimi grandi formati arricchiscono l’offerta composta da una ampia selezione di bianchi, rossi, rosati, bollicine italiane e francesi e quanto di meglio il mondo enologico sa offrire." tratto dal sito Italian Bar Peck.
    Se non è un buon posto questo per fare certe cose.... se hai il sonno difficile e non riesci a dormire per certe inezie e perchè non hai imparato bene a mandare a fan... a quel paese toutcourt.
    Poi lancio un appello, fa che questo blog non diventi un magazine ne una cantina impolverata, perchè la dinamica che mi diverte è proprio l'imprevedibilità del tipo di bottiglia che lancerai aprendo la finestra del faro ed il supporto dei tanti amici che sono li a vedere che tipo di danno hai fatto :-D
    Alba.

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    1. Che la spari grossa o che la lanci corta, che bellezza sapere che se ti volti (dopo) trovi qualcuno/a che ti sorride . Stai serena, da queste parti le bicchierate e le bottigliate non mancheranno mai.

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  8. minchia! che legnata!
    Alba ma ci fai o ci sei?
    in entrambi i casi : chapeau.

    F.

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  9. (alleviamento della povertà) Salve signore/signora Ti è stato rifiutato in banca perché il tuo credito non soddisfa i loro standard? Sogni di possedere la tua casa, ma ti è stato negato un mutuo a causa di tassi di interesse elevati o credito insufficiente? La tua attività è in crisi? Hai bisogno di soldi per rilanciare la tua attività? lavoro o altro, potrai avere una seconda possibilità di credito tra privati, hai saputo della grande campagna di prestiti offerta dal sig. Remis Canales de Trans-CIC-Banks? Te ne parlo perché offre prestiti di fino a $ 150.000 a un tasso molto basso del 2,59%, e mi ha persino lasciato 4 mesi prima che iniziassi a non rimborsarlo. Prendilo in fretta, contatta il signor Remis Canales se hai un buon progetto che ha bisogno di finanziamenti.

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