martedì 7 marzo 2017

Asino 3.0


- del Guardiano del faro -


Talent scout? Lucky loser?  Di sicuro una cosa:  Gianni Gaibisso, dopo l'esteta ambizioso e il colto concreto, stavolta sulla sua strada ha incontrato un "fine" . Un fine nella Terra dei Gaibissi si può muovere agilmente, basta assecondare Gianni L'Alpino sui suoi temi cari, che stavolta, oltre ai suoi evergreen potrebbe comprendere anche qualche trasgressione, per esempio un piatto innovativo che potrete mangiare -una volta trovato il suo punto g- solo qui, e che si chiamerà "Oyster Squirting".

Cos'è cos'è che manda avanti la Locanda, è chiara la faccenda, son quelli come me; direbbe l'Alpino.

Gianni Gaibisso, Locanda dell'Asino. Alassio

L'esperto maitre alassino Massimo Vindrola e il nuovo cuciniere della Locanda dell'Asino, Andrea Masala, torinese con lunga giacenza stellata a Vado e Noli, nel savonese, agli ordini del Giuse, sia alla Fornace di Barbablu che al Vescovado. Un ragazzo di buon carattere e dalla finezza innata. Decifrarla sarà facile secondo me. Il suo sorriso si vede che è spontaneo, la mano c'è, le idee pure, il concetto anche.

Massimo, stappiamo

E' una mia fissa. Il Moscatello di Taggia in versione secca, vinificato al meglio da Eros Mammoliti a Ceriana. Eccellente aperitivo fermo.

La fine crema di patate e cipolla con terra e polvere di olive Taggiasche

Stuzzichino: piccoli gamberi rosa di Oneglia appena fritti

Il servizio di salviette calde segue il fritto da mangiare con le mani

Gianni Gaibisso ha ripreso in mano il comparto del lievito.
Una sua passione ben condivisibile visti i risultati

Lo vedi il "fine" ? 
Trigliette meravigliose -già di loro- appena toccate dal calore, broccoli e cavolfiori in due consistenze, sale nero a scaglie ed emulsione di acciughe

Sono segnali questi.
L'Asino non molla. Questo Ristorante deve rimanere sempre alto di livello
Detto tra noi, grandissima bottiglia. Il tappo rivela una "stagionatura" prolungata. Complessità che trovi sempre in un Krug. Ogni volta che vi capita sotto le mani un Krug, stappatelo senza esitare.
Ah! les champignons dans le Champagne ... j'adore

Girella di coniglio disossato e farcito delle sue interiora.
Sedano rapa in passata e briciole di nocciole. Cipollotto alla piastra.
Manca solo il suo fondo tirato, ma Andrea è arrivato due giorni fa e, saprebbe come fare un fondo, una salsa. Il tempo di far tostare le ossa.

Il ciuppin nel cappellaccio e il suo brodetto.
L'acciuga spinge di brutto, la maggiorana compensa. Equilibrio instabile da trovare.

Fine e femminile. Lo sappiamo, Gianni l'Alpino ama le donne quanto Bertrand Morane in quel film di François Truffaut. 
Le signore adoreranno e loro stesse metteranno appetito con lo sguardo, per reazione al palato.
Sono consistenti e delicati gnocchetti di zucca in fonduta di toma di pecora Brigasca, nocciole tostate

La classica guancia, tenerissima ovunque ormai -se sai come fare- con patate di Garessio, il suo fondo -bello acido- e fiori eduli acidi. Bella lì Andrea. Rimanendo nella normalità -persino apparentemente rustico- ma uscendone con finezza e personalità. Andrea credo sia nato sotto il segno dei Pesci, che sono in due come i Gemelli, quindi dovrò tornare per tentare di capire chi ci è e chi ci fa.

Si beve proprio bene oggi all'Asino 3.0

La ricotta di pecora brigasca di Bastia d'Albenga con un crumble dolce e una riduzione risoluta di Marsala dall'accento inglese.

C'è scritto cioccolato e kumquat. Le acidità importanti Andrea le riserva alla fine
Mousse classica e ben eseguita, da un Domori 72% 
Yogurt, miele, pere e vino rosso.
Anche le funzioni intestinali vanno ricordate e poi riportate in maniera gourmet nel piatto in un ristorante importante

Un altro goloso passatempo -qui con chinotti- da condividere in attesa di conoscere meglio Andrea Masala, il nuovo Autore di Cucina della Locanda dell'Asino di Alassio. A MarziaPuntini, collaboratrice molto part-time di questo blog, ricorda un po' Piero Pelù. Vedremo col tempo se sotto a questa faccia radiosa si nasconde El Diablo. Certo, fosse così sarebbe ancora più facile costruire un personaggio, riuscisse a gestire al meglio i 26 piatti in carta, allora sarebbe veramente un demonio.



gdf

2 commenti:

  1. Tu vendimi l'anima e io ti mando alle stelle :-)
    Franck

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  2. Ennesima dimostrazione dell'asino come animale estremamente intelligente al contrario della fama sbagliata che lo precede. In questo caso un Asino 3.0 molto accattivante per la sua comprensibile cucina, perfetta nella sua semplicità. Brillat Savarin, ipse dixit.

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