lunedì 30 novembre 2009

I wish i was a river

1969

“Scusa Jimmy,ma proprio non riesco..pero’ se cerchi un bravo cantante c’e’ un mio amico molto bravo che si chiama Robert Plant”
40 anni piu' tardi Cerco qualcosa nella mia stanza, non so cosa, in quella specie di discarica di cd che e’ la mia
scrivania, che da caos organizzato e’ passata al grado superiore di caos tout court
Proprio non riesco a trattarle meglio quelle frigide scatolette di plastica .
Tant’e’ qualcosa trovo anche stavolta, il raccolto non e’ poi male ma ci sono dischi che bisognerebbe avere in vinile:”River” di Terry Reid e’ uno di questi.
Dopo un periodo di tre anni di forzato riposo per beghe contrattuali con l’ex produttore Micky Most, nel 1973 finalmente, grazie all’interessamento dell’Atlantic di Ahmet Ertegun, viene alla luce questo disco tribolato, dove una delle piu’ belle voci del rock inglese(del tipo Paul Rodgers –Rod Stewart) allarga i propri orizzonti musicali, grazie anche agli incontri in quel di Topanga Canyon, dove si era trasferito, alla sua nuova passione per la musica brasiliana cementata dall’amicizia con Gilberto Gil e alla frequentazione musicale con David Lindley reduce dall’avventura Kaleidoscope.
Nel primo lato, piu’ cittadino se vogliamo, si respira un rock tinto di psichedelia, country, soul con almeno un capolavoro in “Things to try” (una delle mie preferite canzoni di sempre) che i fratelli Robinson devono avere ascoltato e studiato a lungo. Lindley pennella.
Nel secondo lato la musica si fa piu’ eterea, sognante, i paesaggi mutano sembra quasi stia osservando il fiume scorrere lentamente, il tempo passare, gli amici se ne vanno e lui rimane solo con la sua chitarra in “Dream” e “Milestones” ed io a bocca aperta a riascoltarlo.
Ora almeno so dove metterlo, un posto l’ho trovato: in compagnia di “If i could...” di David Crosby e di “ Solid air” di John Martyn. Flow river flow.

Il vino da berci insieme e’ quello di una zona preziosa, difficile, ancora poco conosciuta per
quello che vale realmente: il Carso triestino. Una serie di produttori naturali sta facendo miracoli con i bianchi a base Malvasia e Vitovska, ma io stapperei un rosso di uve terrano che ho assaggiato recentemente, vino semplice ma non banale, una spremuta di piccoli frutti, lieve di alcool, nervoso ma molto saporito. Il produttore e’ Zidarich, ma voglio citare anche il pioniere Kante, Skerk, Vodopivec e nel lato sloveno Cotar.

*Il Jimmy iniziale era proprio Page che telefono' a Reid per averlo come cantante negli allora nascenti Zeppelin.


1 commento: