

Avevo deciso di non scrivere nulla su Teobaldo Cappellano, prematuramente scomparso due giorno fa. Tanti avevano gia' scritto sui blog a sui giornali e volevo conservarmene un ricordo piu' "intimo"; poi una sottile malinconia unita alla triste consapevolezza della caducita' della vita mi ha portato a scrivere due righe per ricordare quest'uomo, vigneron polemico ed intransigente, ma sicuramente "vero" come i suoi vini. Il ricordo che mi rimarra' impresso e' quello di un paio di anni fa alla manifestazione ViniVeri, una sorta di anti-vinitaly, dove io e Ciciuxs, soffermati al suo stand a disquisire di "naturalita", Nebiolo (lo chiamava cosi con una b sola perche' e' piu' gentile) e ricette segrete per il chinato, ad un certo punto ci ritrovammo da soli coi bicchieri pieni di Barolo "rupestris" e "otin fiorin", dove fosse andato il nostro eroe non lo sapremo mai... potremmo sognare che era andato a prenotarsi una vigna a piede franco lassu' nel cielo..
..era un vero "traditional man":
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