martedì 15 luglio 2008

un disco per l'estate.....e per un tuffo nei seventies



Questo è un disco prezioso, è come stappare un grande barolo degli anni 60, anche se qui il richiamo è più verso gli anni settanta, a quel cantautorato vicino al primo Jackson Browne, Tom Jans e Greg Copeland tanto per intenderci.
Del canadese Matthew Barber si trova poco in rete, ma quando una canzone esce dagli speakers con tanta purezza, semplicità ed abbastanza anima beh, si capisce subito che siamo davanti a qualcosa di speciale. Appena comincia a pizzicare la sua acustica nell'introduzione di 'Easily Bruised' non si può fare altro che ascoltare e lasciare che Matthew ci racconti le sue storie. Arriva il richiamo a quell'atmosfera anni 70 ma il tutto si percepisce in modo discreto, non pretenzioso e trasforma questo 'Ghost Notes' da vino medriocre, normale, in uno di quei bicchieri che difficilmente dimenticherete di aver gustato. Come i grandi vini (purtroppo) questo disco non raggiungerà le masse, ma il come lo ha fatto ed il risultato finale, ai quei pochi fortunati, lo farà considerare un gioiello.

vino in abbinamento: Barbera D'Alba 1995 Pianpolvere Soprano di Ferruccio Fenocchio, anche lui un piccolo gioiello semi-sconosciuto ed indimenticabile (grazie Masato)

6 commenti:

  1. acc...diavolo di un Ciciuxs ne hai scoperto un'altro, mai sentito... pero' quell'aria early Springsteen mi ispira...
    Di Ferruccio Fenocchio invece che dire.., un grande che se n'e' andato troppo in fretta, ha raggiunto prima di noi "la part des anges", cio' che evaporando dalle botti raggiunge gli angeli...che il cielo ti sia lieve grande vignaiolo di Langa, l'unico rammarico che ci lasci e' non poter sapere quante altre emozioni avresti potuto ancora regalarci...

    RispondiElimina
  2. Cito dal blog 'Come i grandi vini (purtroppo) questo disco non raggiungerà le masse'
    e aggiungo con profonda amarezza che purtroppo quasi tutta la buona musica non raggiunge le masse. Come tutto ciò che è di qualità.

    Tatix, nel tuo commento parli di emozioni; mi sto chiedendo in quanti siamo ancora in grado di provarle, di apprezzare quelle piccole cose che danno alla vita un sapore po' più dolce.

    Ho la vaga impressione che apparteniamo ad una specie animale in estinzione...

    RispondiElimina
  3. Ma l'armadillo e' una specie in estinzione che voi sappiate? Se cosi' fosse andiamo tutti al mandrillo bar!

    RispondiElimina
  4. Cara Renata,
    con un pizzico di egoismo a volte penso che certi piaceri e' meglio che rimangano per pochi, sono comunque orgoglioso di appartenere a questa razza in estinzione e di condividere questo percorso con persone speciali....

    RispondiElimina
  5. No Hazel,
    l'armadillo NON e' in estinzione, Barotti ha anche scritto la canzone "L'UOMO ARMADILLO", secondo te a chi si e' ispirato?

    RispondiElimina
  6. Sono passati quasi sei anni, qualcuno ha qualche altro pezzo di nicchia e un consiglio vinicolo per stasera, l'abbinamento solido è un semplice cous cous tiepido con pomodori cuore di bue, peperoni e soia gialla, l'acidità alla fine, prima aspetto un' improbabile risposta...mentre aspetto il Palio del due luglio.
    M 50&50 (che saluta event. Armadilli in linea)

    RispondiElimina