Accidenti,ormai è un tour de force, le manifestazioni legate al vino e a cio' che ci gira intorno, si stanno moltiplicando, una fatica immane alla quale gli armadilli non possono e non vogliono sottrarsi..
alla ricerca delle emozioni lungo le strade asfaltate e non: del vino, del cibo e della musica
venerdì 19 novembre 2010
Terre di Vite, le ragioni di una passione
Accidenti,ormai è un tour de force, le manifestazioni legate al vino e a cio' che ci gira intorno, si stanno moltiplicando, una fatica immane alla quale gli armadilli non possono e non vogliono sottrarsi..
giovedì 4 novembre 2010
Fornovo: io bevo positivo
Prima di parlare dei vini,una piccola riflessione.Tra gli stand serpeggia un po' di delusione mista ad amarezza da parte di alcuni tra i veterani del movimento,o come si voglia chiamarlo,dovuta a un mancato riconoscimento da parte delle guide di settore, Slow Wine nella fattispecie, che pur non mancando di aspetti positivi,ha talvolta mancato di tributare una doverosa menzione speciale, a chi negli anni si e' contraddistinto nell'integrita' e qualita' dei propri prodotti. Un po' come in quella canzone di Dylan (quale era?) "Ho fatto le scarpe per tutti e io vado in giro a piedi
nudi" Ma il fatto piu' grave e' che chi sta cavalcando la moda dei vini naturali per farne un business.Confondendo il consumatore."Io conosco se va bene 20 o 30 produttori di vini naturali in Italia,e vogliono farci credere che sono 1500-2000!" dice Gianmarco Antonuzi de Le Coste,intransigente come i suoi(ottimi) vini.Il problema esiste,siamo nella terra dei cachi:-( Passando ai vini che piu' mi hanno colpito,mi vengono in mente,ehm...i primi bevuti.Ad esempio St.Aubin 1 cru En Remilly 08' Derain,fresco e molto minerale,il fantastico Casot de Mailloles blanc da uve Grenache gris & blanc,il Barbaresco Paje' 04' di Roagna,Chianti Rufina 06'Cerreto Libri e a fine turno lavorativi,oops dopolavorativo,il nuovo sp 68 bianco da uve albanella(?) e zibibbo di Arianna Occhipinti.
The power of positive drinking by Lou reed