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Con il passare delle edizioni la manifestazione organizzata da Lorenza Vitali e Luigi Cremona continua
ad affinarsi, migliorandosi ed allargandosi a temi che portano sempre più gente
ad accorrere nel piccolo borgo di Torrazza Coste (PV) all’interno della
struttura polifunzionale chiamata Riccagioia.
Straordinario e forse imprevisto il travolgente successo
di pubblico della sezione dedicata ai migliori pizzaioli emergenti del nord
Italia, dove per numero di protagonisti e di visitatori, lo spazio è quasi
sempre stato saturato, di gente, ma soprattutto di profumo di lievito, di
origano e di decine di altri ingredienti sorprendenti. Fattore comune a tutte
le pizze, la grande qualità degli impasti e la precisione delle cotture. Ne ho
assaggiate non molte, e volutamente “basiche” negli ingredienti; la qualità
media è risultata essere molto sopra la media che troviamo in giro per le
pizzerie “normali”. Come dire, anche per la ristorazione da pizzeria i
distinguo necessari diventano altrettanto importanti di quelli in uso per discriminare la scelta tra un buon ristorante classico da uno scadente o comunque mediocre.
Monica Piscitelli, che si è dedicata all'ampio spazio dedicato alla pizza, qui insieme a Luigi Cremona |
I re della Pizza : Stefano Callegari da Roma e Gino Sorbillo da Napoli |
Paolo Baggini, come sempre generoso in assaggi dei suoi vini di Olmo Antico |
Buona, come sempre, anche la selezione dei prodotti
alimentari provenienti della Provincia di Pavia, anche grazie all’appoggio
fondamentale della Camera di Commercio della medesima Provincia. Salumi, formaggi e dolci di queste
parti hanno avuto una vetrina dove farsi conoscere anche dai molti visitatori
venuti da parecchio lontano. Tanta gente, migliaia di persone. Il parcheggio e il
traffico nelle strade limitrofe sembrava a quello di Gardaland.
Matteo Metullio del Ristorante La Siriola di San Cassiano (BZ). Vincitore del concorso Chef Emergente |
Il concorso dei giovani chef Emergenti ha avuto un podio
meritevole, e specchio di quanto ci è arrivato nei piattini preparati per la
giuria. La tendenza media dei protagonisti di questo concorso per under 30 (ma
la media è stata attorno ai 26/27 anni), dicevo, la tendenza più evidente si è
rivelata essere l’esuberanza giovanile che ha portato moltissimi di loro ad
esibire tecniche moderne -e fin qui nulla da dire- applicate però a
preparazioni sempre troppo cariche di ingredienti. Ma con il tempo impareranno
(mi auguro) ad asciugare, a stringere, a focalizzare meglio le ricette su un
numero di ingredienti meno ampio ma più incisivi. Non a caso il primo ed il
secondo arrivati in finale, erano tra quelli che stavano proponendo i piatti
con un numero di elementi meno rilevante.
Lorenza Vitali premia la vincitrice del concorso Emergente di Sala: Elisa Bellavia del Ristorante Christian e Manuel Costardi di Vercelli, sotto gli occhi di Fausto Arrighi. (Foto VG) |
Il concorso Emergente di Sala, dove ho fatto la mia parte al tavolo da sei apparecchiato all'occorrenza, aveva il ruolo di provocare reazioni positive o di carattere, da parte dei direttori di sala,
mettendoli nelle condizioni di gestire ogni dettaglio di servizio. Il tutto si è
risolto in una divertente fiction durata il giusto per capire che ragazzi in
grado di gestire la sala di un ristorante importante ne esistono ancora, e
speriamo che altri si aggiungano, stringendo la forbice che separa oggi
l’interesse dei giovani verso la cucina piuttosto che sull’altrettanto
indispensabile saper fare, a contatto con i clienti.
Uno dei piatti vincenti di Matteo Metullio |
Un tipo di manifestazione che è così cresciuta negli
anni, avvicinando questo numero di visitatori, di addetti ai lavori o di
semplici curiosi, avrebbe però forse ora bisogno (ascoltando i commenti di
alcuni chef), di spazi gestiti in maniera tale che possano essere di più le persone in grado
di seguire il programma giornaliero e le esibizioni degli chef di cucina, e dei
pizzaioli, ma ripeto, le attese erano inferiori, mentre l’arrivo della gente (soprattutto
lunedì) è stato travolgente, ed erano quindi diverse le file di cuochi e
ristoratori che a fatica riuscivano a seguire in maniera idonea quando accadeva
sul palco.
Una fase della premiazione dei pizzaioli: qui in dettaglio Murizio Urraro e Marco Locatelli (Foto Witaly) |
Non sarebbe male allestire un’arena a questo scopo,
perché di spettacolo si tratta, anche se nulla è fiction, ma tutto reale, e uno
spazio di concezione teatrale potrebbe dare ancora maggior risalto ai cuochi, oltre a permettere al pubblico più interessato (i cuochi presenti nel pubblico) di
seguire più attentamente quanto accade dalle parte dei fornelli.
Cuochi professionisti che sono intervenuti in un numero
che mi ha francamente stupito. E mi ha fatto piacere rivedere quasi tutti tra quel
centinaio di chef e ristoratori che visito annualmente. Usando
una terminologia chiara, ci saranno state un centinaio di stelle Michelin del
nord Italia disseminate tra giuria e pubblico, e altrettanti bravi ristoratori o albergatori che sono venuti, in parte a ritirare gli attestati che abbiamo distribuito a
nome della Guida Touring, ma anche per vedersi tra di loro, per ritrovarsi almeno una volta
l’anno, per far due chiacchiere in compagnia, tra un morso di fragrante pizza e
un bicchiere di bollicine dell’Oltrepo’. Chiuderei con il link di : http://www.witaly.it/it utile per ogni altro dettaglio della manifestazione, ma non prima di aver detto grazie agli amici dell'Agriturismo de La Torrazzetta, ancora una volta maestri di simpatia e di genuina ospitalità.
;-)
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