del Guardiano del Faro
La cosa che più impressiona è l'ostentazione dell'Educazione. Questi sembrano venuti da un altro Pianeta in rapporto a quanto
possiamo vedere ed ascoltare giornalmente per strada o nei locali pubblici.
Questi alieni vivono lontani galassie dai luoghi comuni: quelli che accomunano per lo più i loro coetanei. Mi sento meglio. Il mio senso di inadeguatezza a questo Mondo e a questo modo di vivere si stempera in una serata come un succo d'agrume in una salsa troppo tirata.
Figuratevi che fanno cose strane come salutare garbatamente le persone. Sorridono e chiedono
sempre per favore. Mi chiedo cosa ne pensino le loro fidanzate di questi atteggiamenti tanto melensi, quando là fuori è pieno di corpulenti imbecilli volgari ed ignoranti, a disposizione, se liberi da chiamate.
La cosa che più mi fa imbestialire è che sono anche tutti magri oltre che educati, come lo ero anch'io prima di dedicarmi alla vita.
Accidenti! Questi chiedono
sempre permesso e per favore. Anche tra di loro, fosse pure per farsi passare un cucchiaio, che gli servirà per non dover assaggiare spavaldamente una salsa ficcando dentro nel
tegame un dito.
La regola delle cinque dita
-alla Marco Pierre White per intenderci- la lasciano ai loro cheffoni
tristellati, quelli che li hanno individuati come una "quota x" di
generazione da preservare come animali in via di estinzione. Le dita se le bruciano lo stesso, ma per un progetto che guarda laggiù, oltre l'orizzonte di Twentymiles.
Scuola,
educazione, rigore e disciplina. E senza batter ciglio o disperarsi per qualche
ora persa a favore di facebook o a whatsapp. Questi se gli vibra il telefonino
-perche nessuno lo lascia suonare- se ne fottono comunque. Quella salsa deve
uscire più precisa, più concentrata, più fluida, più acida.
"Scusa ragazza mia, ti rispondo per cortesia, ma adesso sto facendo cose molto più importanti che ascoltare i tuoi dubbi sul colore delle tuo prossimo bikini" Per esempio decidere in quale maniera presentare al piatto un petto, d'anatra.
Per gli armadilli più pigri posso stringermi e costringermi
ad un concetto riassuntivo che li vede come dei giovanissimi professionisti di
ogni settore dedito alla ristorazione e all'ospitalità, avvolti da contenuti e
contenitori di qualità e personalità congrua.
Accoglienza, ricette,
esecuzione, vasellame, location, abbinamento vini, servizio... insomma, tutto
quello che dovrebbe essere normale e che invece è diventato con gli anni
sorprendente.
Tutto deve essere come dicono
loro, in coro però, perché nessuno pare comandare, e ci mancherebbe altro,
essendo loro un "Collettivo" e non un sodalizio legato non importa da
quale patto legale o verbale. Questo è un Collettivo che dialoga e si
confronta, spaccandosi il cervello (ben addestrato a ragionare), fino a
raggiungere un risultato che possa soddisfare la gran parte di questi
giovanissimi professionisti provenienti da mezza Europa, ma si potrà andare
oltre. Anzi, dalla sera alla mattina ne trovo anche dal Sud America, sbarcati alla stazione di xxmiglia.
Intanto la verticale Edimburgo-Londra-Parigi-Nizza-Montecarlo-Ventimiglia pare funzionare più che bene. Una
sorta di TGV pluristellato che viene a scendere da nord a sud, che è già una
notizia, e per una volta non fermarsi in territorio francese ma venire di qua
da noi, dove i professionisti ci sono e ci sono sempre stati, ma è all'estero
che hanno scoperto di esserlo, riconosciuti per tali.
Perché Ventimiglia. Allora,
qui un visionario che fa di nome Marco Pani (classe 1956) negli anni in cui non
serviva far nulla di speciale per soddisfare i bisogni gastroenterici del
popolino affamato, decise che invece un'infarinata di alta cucina provenzale,
ma pure di rilievo italiana oltre Turchino potesse essere una buona idea per
far progredire il ristorante di famiglia, tuttora piazzato assai singolarmente su una palafitta
sulla spiaggia di Ventimiglia.
Ho domandato, ma neanche alla
Michelin si ricordano più in che anno ce l'hanno messo, senza più trovare
motivo di levarlo; unico rimasto in città nell'ultima guida. Al Marco Polo si
mangia oggi una delle cucine vintage più commoventi che potreste immaginare, al
punto che non mi sembrerebbe affatto folle reintegrare il servizio alla
lampada. Si, lo voglio. Ehi! anche ai Balzi Rossi si sta per riaprire. L'affare s'ingrossa.
Ma oggi penso alla Trattoria dei Pani, dove
si è svolto questo evento Numero Zero della NVK. La stessa proprietà desidera
proporre un servizio diverso, ancora più all'antica : Trattoria a basso prezzo
con camere al piano superiore. Il motivo della scelta dell'ambiente per il
primo evento è proprio questo: ospitare tutti i ragazzi come in una comunità di
lavoro collettivo nice price. Ma potrebbe essere pure il baratto il tema,
argomento che sempre mi affascina e mi avvicina a chi me lo propone.
Numero Zero, e poi saranno
amene e spaesanti le location. Ho usato due francesisimi ed un inglesismo
perché tra loro si capiscono così. Esagerazioni spagnole non pervenute.
Appunti del professor Daniel Bartement, più che condivisibili
C'è attesa all'ingresso
Diego Pani (22 anni) è già pronto a dirigere il traffico
50 coperti per ognuna delle due serate
Diego ve lo spiego, perché dall'8 di maggio -su coraggio- tornerà in brigata al Louis Xv.
Per l'anno prossimo il progetto è Guy Savoy a Parigi.
2018 Ventimiglia. Dove? Bho, comunque ho già prenotato
Diego ve lo spiego, perché dall'8 di maggio -su coraggio- tornerà in brigata al Louis Xv.
Per l'anno prossimo il progetto è Guy Savoy a Parigi.
2018 Ventimiglia. Dove? Bho, comunque ho già prenotato
Aperitivo
La lista dei vini per una notte, pescati dalla cantina da spiaggia del Marco Polo
Di personaggi illustri ce ne sono in sala, ma lui non è Johnny Depp
E' Simone Turbiani che illustra i fatti, tra presente e futuro
E' Simone Turbiani che illustra i fatti, tra presente e futuro
Stavolta si va di flash in the night
Haddock, detto anche pesce asinello ...
Club Sandwich di salmone e raffinate tuile/tacos di salicornia e fromage blanc acidulè
Pane e bisque : non indispensabile ma perché sprecare un fondo così buono?
Granchio, insalate, asparagi, salsa d'arancia a gocce e profumo di pepe di Sechuan.
Impeccabile
Impeccabile
Sgombro "segnato" e marinato, crema di di una vera parmigiana di melanzane, porri bruciati e carciofi acidi ... belli acidi. Piatto bistrotienne che potrebbe significare qualche cosa per il futuro
Ogni piatto è stato abbinato ad un vino, ma non a caso, a naso.
Già da due giorni prima, stappo dopo stappo, saccheggiando la cantina storica del Marco Polo
Scialatelli, spugnole, scampi ... brunoise di scalogni all'aceto.
Le mie due compagne di banco apprezzano e condividono.
Io mi dedico ai ravioli
Le mie due compagne di banco apprezzano e condividono.
Io mi dedico ai ravioli
Ravioli di coniglio e ricci di mare, burrata e tartufo nero pregiato.
Francobollato e spedito.
Il piatto che vorrei anche adesso
Il piatto che vorrei anche adesso
Due abbinamenti perfetti, quando al mondo il cliente "normale" non esige più queste finezze. ma questi sono NVK, gli alieni buoni, precisi, concreti. Ignoranti astenersi.
Brividi, ma purtroppo stavolta la Romanée Conti belinense non ce l'ha fatta.
Speriamo sempre in Giovanna Maccario per il futuro di questa fazzoletto da naso di terra
Coraggioso, anzi, ardito crudo di canard con fave e gelatina acidula.
Questi a 20 anni non hanno il ben minimo timore di gestire il crudo di carne dolce con l'acido/amaro
Branzino arrosto, patate confit alla zafferano, aglio "nero" e bagnett vert.
C'est bon. Manca l'immagine del servizio del brodo ristretto aromatizzati e caratterizzato da il medesimo pesce in sashimi
C'est bon. Manca l'immagine del servizio del brodo ristretto aromatizzati e caratterizzato da il medesimo pesce in sashimi
Il secondo servizio del petto d'anatra -che paga la tignosità della materia prima- con le ultime fave e le prime ciliegie, asparagi bianchi ... ma è il fondo che fa da splendido sottofondo non secondo all'elemento principale, quasi superfluo a quel punto. Chi fa piatti di carne o di pesce senza pesce o senza carne non ha torto, perchè è la salsa che darà la profondità al piatto. La texture può anche essere solo vegetale, quando il vero sapore arriva dalle fibre e dall'ossatura dell'animale. Molto spesso il contorno "la garniture" è meglio dell'elemento inteso come principale. Tante materie prime di rilievo ormai sono talmente rare che diventa difficile renderle disponibili per tutti. Augh! Ho detto!
Non vi dico il colore di quel Dolcetto Rossana, ne avevo una al tavolo che porta lo stesso nome, ma molto più in forma
Stappo selvaggio
I dolci devono restare in mente.
Beh, questi saranno difficili da dimenticare.
Variazione esotica sulla rotta delle Indie
Devastante al cioccolato
Alexis incombe
E grand coup de theatre con la pizza di cioccolato.
Ne conosco di aggettivi, ma qui non saprei da che parte cominciare
Ragazze, ma che vi siete andate a cercare? Questi non sono normali
Dal Royal Monceau di Parigi : Maxime Pastor e Alexis Blondel
Merci les sommeliers
gdf 25 minuti
Beati loro che sanno quel che fanno,avessi avuto io questa chiara visione,ma non c era Masterchef,c era solo GranGourmet.
RispondiEliminaTMC
Le assicuro, siamo tutti cresciuti con molti numeri di Gran Gourmet finché è uscito, e molte molte poche puntate di masterchef : di solito, all'orario della trasmissione, siamo in cucina
EliminaNVK
Credo proprio che in forma ironica e contraria intendesse proprio questo il nostro The Metal Cook :-)
EliminaExactement :)
RispondiEliminaTMC
Cari Marziani (che è anche una battuta) di NVK, ho già scritto in privato a chi qui sopra (e non solo) vi ha messo così bene a fuoco, per correttezza verso giovani così maturi e nello stesso tempo bisognosi, come tutti i ragazzi, di crescere, trovando conferme anche da chi di miglia ne ha fatto ben più di venti, azzardo due parole pubbliche, raramente il Guardiano del Faro si entusiasma, se lo fa è perché non sceglie di farlo ma non riesce a non farlo.
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