Una piccola, ma non piccolissima, maison de rm, la cui sede di trova a Villers-sous-Chatillon,
Vallata della Marna, che coltiva circa 17 ettari, sparsi tra vari crus, per una produzione che tocca le
170 mila bottiglie.
Questo è il millesimato che, pur continuando
nel solco dello stile della casa, costituisce un bel salto, rispetto ai loro
prodotti sans année, più semplici e
immediati, da aperò, pur corretti,
onesti e mai stucchevoli.
Brut millesimato d’assemblage, con i tre vitigni classici della Champagne, così
rappresentati: Chardonnay 45, Pinot Noir 40 e saldo di Pinot Meunier,
provenienti dai villaggi di Reuil, Châtillon sur Marne, Binson-Orquigny e Le Breuil.
Perlage incessante e assai
fine, per un assetto olfattivo, di bella freschezza, che attacca su note di
panificazione e nocciola, per poi spostarsi verso tocchi di gelsomino e frutta
a polpa bianca – pesca e pera – scorza di limone e discreta propensione al
traino minerale.
In bocca, viceversa, è la grinta minerale che
cattura le papille e detta il passo di un sorso, invitante ed equilibrato, che
si perfeziona grazie alla generosità del frutto, ora diventato più ricco e
articolato. Chiude agrumato e gessoso, con ricordi di mandorla, scontando qualche
colpo in allungo, come talvolta capita, con i millesimati dei vignerons récoltants.
Resta, ad ogni modo, una boccia che si può
tranquillamente rubricare alla voce champagne
de repas – così è stato per me – di cui mi sento di suggerirti l’assaggio.
Nessun commento:
Posta un commento