Diceva il vecchio saggio: Oh! Ragazzi, non si vanno a provare i ristoranti quando hanno appena aperto! E va bene, ma io non ci vado mica per rompere le scatole!?! Non vado a far il giudice, vado a farmi una passeggiata di cinque chilometri e poi mi siedo felicemente ad una tavola di qualità, per nessun altro motivo. Ci vado per addentare la bella e buona Sicilia, così lontana che non la vedo neanche col binocolo dal faro – al massimo arrivo con lo sguardo alla Corsica o all’Elba quando va bene – e che così mi si avvicina, almeno nei modi e nei sapori, anche se solo per qualche ora. E' normale che ci voglia qualche tempo per disfare le valigie e orizzontarsi di fronte ad un panorama diverso, molto diverso.
Tre giorni di apertura, le padelle che sanno ancora di nuovo, così come il bel locale rinnovato completamente ma ancora da rifinire nei dettagli. Qui, nella piccola Ospedaletti ( 3600 abitanti ), ormai piccola capitale delle buone tavole della Riviera. Sono almeno cinque i locali dove per motivi e caratteristiche diverse vale la pena di mettersi a tavola con buoni propositi e conseguenti buoni riscontri. Ne parlavo giusto due giorni fa con Lorenza Vitali, compagna di viaggio dell’amico Luigi Cremona, e avremmo voluto vederci proprio a Ospedaletti per un giro di piccole novità , ma quell’uomo ha mille impegni che lo spingono a vivere tra una tavola e l’altra ad una velocità impressionante. Facciamo così: la prossima volta lasciatelo a me il piccolo Medoc blanc quando siete in partenza, così sarete costretti a ripassare dal faro per recuperarlo e finalmente riuscire a completare un altro breve percorso " touringstico".
Vongole e carciofi, pesto-patate e fagiolini, seppie e carciofi, polpo e zucchine trombette. Ma anche cous cous e zafferano, origano - pomodori e capperi, pistacchi di Bronte, cioccolato e arance. Nove i piatti in carta, in rapida rotazione settimanale, a seconda dell'umore del mare. Con il tempo necessario di mettere in bolla il concetto, riordinare le idee e inquadrare una linea di cucina che già così desta curiosità e intriga pur senza voler stupire. La carta dei vini? Sicula, ma se è questa l'idea della Sicilia vinicola che si è portato dietro ben venga!
Bello!
RispondiEliminaPrezzi?
Marco
Onesti, ogni piatto è tariffato mediamente tra i 12 e i 16 euro.
RispondiEliminacarta dei vini? gia' vedere Cos mi predispone bene..
RispondiEliminaDiciamo che stanno ancora togliendo le bottiglie dagli imballaggi... :-)
RispondiEliminaFrappato di Cos 2010 è buonissimo, si beve come un Pommard di Pacalet, però a 21 euro al tavolo.
sembra carino.
RispondiEliminaFrappato in Anfora
RispondiEliminaCome scopro le cose in ritardo io.....nessuno!!
RispondiEliminaPerò quando le scopro....
Buon lavoro a tutti,
Fabiana