The Codfish Tale | Lofoten-Liguria

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Siamo ancora abbastanza lontani dal Natale ma un regalo è già arrivato al Faro. Regalo assai coerente, sia con il Faro che con il clima Natalizio, che qui si avvertirà solo al momento girare la pagina del calendario.

The Codfish Tale raffredda e riscalda, consentendo di partire per un lungo viaggio tra i ghiacci del nord Europa ed infine raggiungere il clima emoliente della Riviera Ligure, ma non solo, perché quando ci si imbarca per un lungo viaggio possono accadere tante cose durante il tragitto.

La rotta è stabilita, ma non si sa mai, perché il bello del viaggio -come insegnano i saggi- non è partire e neppure arrivare. Il bello del viaggio è il viaggio stesso, con tutte le sue variabili di percorso. Poi, alla fine si sa, ci si mette tutti a tavola e comunque sia andato il viaggio, l'arrivo sarà appagante e premiante per chi l'avrà vissuto intensamente, così come hanno fatto gli autori di questo bel libro che tratta un argomento che non è affatto di nicchia, perché questi prodotti sono tra i più trasversali in Europa, e presenti nelle cucine tradizionali di tantissime nazioni.

Marco Tomassini e Francesco Zoppi sono i principali interpreti di questa storia lunga secoli, condensata nelle 95 pagine che scorrono nei testi, vivacizzate dalle splendide foto degli autori, fotografi professionisti ed amici del food and wine.

I luoghi, il clima, la tradizione, la pesca consapevole, la lavorazione, la classificazione, i diversi prodotti, essiccati o salati, distinti anche per tagli del pesce e destinazione d'uso. E poi il viaggio: il destino. Il porto di Genova, la Liguria.

La distribuzione, le feste e gli eventi dedicati lungo tutta le regione. Ed infine, un gemellaggio a distanza tra ricette e piatti realizzati da cuochi di lassù ed altri di quaggiù, tra interpretazioni classiche o innovative, alcune perfino stellate in clima di aurora boreale.

E grazie a Francesco Zoppi per questo prezioso omaggio.

Ricambierò a breve con i miei due viaggi etilici finiti su altrettanti libri

p.s. il libro è bilingue, ma l'altra non è il norvegese

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