del Guardiano del Faro
Poi in giro si sente dire che
Massimo Camia fatica a stare al passo con i tempi. E invece guardate qui che
modernità, perfino il gps sul biglietto da visita ha voluto. E la collezione di
Batman alle pareti ve l’aspettavate? Il tutto in un ambiente contemporaneo dal
decoro intuibile già dall’esterno e dell’arredamento ton sur ton veramente ben
riuscito.
Massimo Camia, qui a La Morra dallo scorso autunno |
E infine le grandi vetrate che oltre a portare la benefica luce naturale taglia il paesaggio a fasce di appartenenza ben definite, dai campi colmi di spighe di grano punteggiati di papaveri ai noccioleti, e laggiù salendo verso La Morra, alcuni dei cru più prestigiosi del comune limitrofo di Barolo, a due passi da quello che forse può essere considerato il più prestigioso dei vigneti di Barolo: Cannubi
Importante il gps, perché se
uno legge nell’indirizzo La Morra, sarà tentato dalla bella strada panoramica
che sale fin lassù, invece il nuovo ristorante di Massimo Camia e giù a fondo
valle, sulla strada che collega Barolo ad Alba, custodito dentro l’immobile
dell’Azienda Vinicola Damilano.
E' l'artista di Alba Mauro Rosso l'autore di queste originali opere
Ci sono due menù tariffati rispettivamente a 65 e 75 euro.
Alla carta si spende pressoché la stessa cifra.
Francesco Spadaro da Bordighera, elegante e diligente sommelier
Che dispone di una carta dei vini di notevole spessore
Dettagli: oltre ai ganci porta borsette si notano le custodie degli occhiali per gli ospiti che se li sono dimenticati a casa, con tre gradazioni di lenti
L'aperitivo territoriale
Una crocchetta di asparagi
E gli altri stuzzichini, tra cui un delizioso intingolo di novellame con piselli freschi
La crema tiepida di barbabietola con emincé di coniglio
Pane e grissini molto buoni. Notevole anche la focaccina al rosmarino
Barbera a 15 gradi, che si fa sentire in una giornata già particolarmente calda
I filettoni di cabillaud croccanti su crema di patate ratte, sesamo tostato o gocce d'olio di nocciole.
Lo scamone tonnato, con gli ingredienti in bella evidenza e la salsa tonnata fatta senza uova, alleggerita nella consistenza ma non nel sapore
La ricca composizione di calamari e gamberi con burrata pugliese e maionese di pomodori Pachino
Ma si, non ci sta male un pinot nero insieme
Gnocchetti con vongole, asparagi e pomodoro candito
Bello e buono il risotto verde di erbe e spinacino, lumache di Cherasco
Il nuovo arrivato, ma per il momento è preferibile bere il 2009
La variazione di tonno ligure in tre versioni, di cui va giustamente fiero lo chef
Abbinamento che pareva azzardato, invece tutto sommato ci può stare pure questo.
Il vino migliore della giornata
Una rarità: la carta dei formaggi
Pre dessert: un cremoso di Barolo chinato al cioccolato
E il gran dessert territoriale: gianduja, nocciole, panna, caramello, biscotto sablé...
Presentazione elegante
Piccola pasticceria alla nocciole tonda gentile
O al cioccolato bianco e ananas
Un definitivo bicchiere di vecchio Calvados
L'originale decoro delle pareti del bagno
La grande cucina
Il tavolo dello chef, con vista sulla cucina
Visita guidata
gdf
Wow,andrei per tutto sia chiaro,ma i dolci mi hanno colpito e affondato,patito della nocciola da sempre.Bel posto.
RispondiEliminaSe posso aggiungere,leggendo un sacco di recensioni,questo mi sembra l unico,o uno tra i pochi lembi di terra italiana, dove e quasi difficile mangiare male.
TMC
Infatti, per dire di aver mangiato male da queste parti bisogna proprio essere caduti in un fosso
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