sabato 14 giugno 2014

La posta dei lettori | Asparagi amari



"Sono stufa di leggere meraviglie e poi farmi prendere per il culo a tavola… il Re è nudo ed è il momento di dirlo… non posso concepire che sfanculino la pizzeria col marocchino che fa le pizze e poi mi trovo nel prossimo stellato il coreano che mi serve gli spaghetti AMARI!!! Perché l’asparago secondo lui deve arrivare dalla Svizzera ed è amaro con le uova di pesce al wasaby!  Ebbasta, evviva la cucina ignorante. Ipocrisia della Haute Cuisine e piatti poco convincenti. L’unica nota positiva il pane, deve essere buono per forza perché ti tocca mangiarne tanto tra un’attesa e l’altra."

(sms firmato)


Si, sms ispirato e firmato da una Signora che vi garantisco ci capisce di cucina, sport che pratica con il numero sei sulla schiena, ruolo di libero protagonista da diversi lustri. La Signora si firma regolarmente, si fida e si sfoga, però mi chiede –comprensibilmente- di mantenere l’anonimato in pubblico dopo avere letto sul web di quella brutta storia australiana, dove il critico giudicato colpevole per aver scritto e pubblicato una recensione/stroncatura da 9/20 ha infine provocato la condanna della casa editrice a pagare circa 600.000 dollari a titolo di risarcimento danni al ristorante così aspramente criticato.

Quindi la Signora si tiene aggiornata, segue molto il web, ma in questo caso si è fatta convincere ad andare a mangiare in un locale molto ambizioso e ben referenziato che però l’ha lasciata profondamente delusa. Ristorante lanciato su alcuni dei tanti blog che si occupano di cucina; lanciato a cannonate, compresa una valutazione doppia di quella australiana e prossima al cielo, anzi, solo un pelino più sotto a dire il vero, ma l’esito e lo sfogo sono stati purtroppo l’uno la conseguenza dell’altro. La delusione si, questa ha evidentemente raggiunto il plafond secondo la cliente, che ora prenderebbe a cipolle in faccia chi l'ha indotta a fare un passo in quella direzione.

Non ho altro da aggiungere, neanche stavolta mi va di trarre conclusioni, però, accidenti, guardatele bene le immagini dei piatti, leggetevi gli ingredienti e studiatevi anche la psicologia nascosta tra le righe di chi ci va facilmente sopra alle medesime. Ne vale la pena di perdere qualche decina di minuti cercando di capirne il senso e il motivo per cui alcuni scrivono in una certa maniera e valutano in un incerto modo; ne vale sicuramente la pena prima di mettere sul tavolo un paio di biglietti di quelli gialli in cambio di una delusione rossa di vergogna e finita in nero. Una serata di festa nata lungo una strada già difficoltosa di suo da sempre, ora anche rovinata da una indicazione sbagliata.

gdf

21 commenti:

  1. Tra le righe si intuirebbe che la Signora sia una cuoca professionista ma di cucina tradizionale, e che incautamente si è gettata in acque che non sente sue...
    Giorgio

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    1. E quali sarebbero, di grazie, le acque che sento mie?...Quelle del Ticino con rane e pesciolini...O del baracchino delle salamelle con cipolla (tanto per restare in tema :)? Evidentemente occorre mostrare le stellette, i gradi da colonnello per avere titolo ed esprimere giudizi' ...Tipo "Io mangio negli stellati 1 volta alla settimana"...per avere il palato , noblesse oblige, allenato a piatti concettuali e di stile?....Che tremenda ostentazione di superiorità intellettuale...Non sarebbe meglio ammettere che i gusti possono essere discutibili , e nessuno sbaglia a dire cosa, e che esiste una sensibilità personale che ci fa distinguere e ci rende unici?

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    2. Non lo so, non conosco le sue acque e se mai le ha rotte, di sicuro l'opinione è salva e scevra dal conformismo, e questo mi rassicura in un mare liquido amniotico tutto uguale
      Giorgio

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  2. Finalmente qualcuno che dice verità sacrosante!
    Il pane è sempre molto buono.
    Ivano

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  3. Ma a guardar bene le immagini dei piatti e a cercar di leggere tra le righe, ci si rovinano gli occhi e te lo dice uno che fino a poco tempo fa aveva tredici decimi (che non è un voto) e adesso necessita dei supporti da presbiopia per leggere la lista delle vivande, anche la Signora, da lustri nell’ambito, si è scottata, è la parte più difficile quando si legge capire quanto incide la tara per poi scoprire a proprie spese che il netto è poca cosa, bisogna mangiarne di cipolle e non basta comunque perché inconsapevolmente siamo portati a credere alle parole ben supportate da immagini, certi che ci sia onestà intellettuale in chi “giudica” per noi, a questo si aggiunge la possibilità che chi scrive sia si onesto intellettualmente e al di sopra di ogni terzo fine, (un secondo di fondo c’è sempre) ma a sua volta “influenzato” e allora percepisce meno gusti e profumi…
    M 50&50

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  4. si usava dire cattivo come l'aglio, ma poi gli chef concettuali si accorsero che in natura ci sono verdure ben più cattive e amare da far mandar giù, e anche a carissimo prezzo, perché le facessero pagare poco non sarebbero gradite....autolesionismo cerebrale :-) Bep

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  5. Servisse a capire... : "...sorbetto, amarissimo, di asparago. Che in realtà è una via di mezzo tra asparago e pungitopo, una varietà, ancora più amara del classico asparago, coltivata in una comunità di Casale Monferrato..."

    Al.

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    1. Ttranquillo, meglio così..... sarà certamente roba forte...
      George

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  7. quello che ha scritto la Signora mi ricorda tanto il raccontare di Franco... quando uscendo da un ristorante" altolocato" dove avevate.. uso il plurale perche credo fosse della compagnia anche gdf...cenato... vi siete fiondati nel bar accanto a mangiare pizzette surgelate..o quando si e' mangiato 3 cestini di pane.. i tipi di pane credo fossero 8 o su di li, ma... uno dei primi proposti era un raviolo(3x3) di baccala con una salsa di zucca frullata...un filetto di qulche pesce con sopra una fettina di mandarino eprche quella dell'arancio avrebbe coperto il tutto... e regolamente terminava dicendo bhe .. il pane era presente meno male
    se la Signora e' una cheffa di cucina tradizionale.. non significa che non abbia palato o non possa giudicare un piatto innovativo
    e ben venga per chi legge anche codesto giustissimo andare contro il classico .. meraviglioso eccellente bellissimo eccecc.. ma senza sostanza...
    ah.. gdf ma perche continui a fare le foto di sbieco?
    commento raramente Catia

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    1. Le cipolle non hanno titolo a commentare Catia. ..troppo occupate a cuocer trippe..:) un beso
      La dama cipollata

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  8. Ne scrissi tempo fa sui (re)censori diventati adulatori ed è sempre la stessa la(sa)gna che li accompagna. Per costoro gran cuccagna mai mettere gli chef dietro la lavagna, sennò non se magna, oppure avvocati alle calcagna, oppure vita taccagna. Qualcuno ci guadagna e il marcio ristagna.
    Pennivendoli che si spacciano per: imparziali, in buonafede, disinteressati, equanimi, oggettivi.
    La signora ha ragione e fa bene a non firmarsi. Per soprammercato qualcuno potrebbe anche accusarla di razzismo.
    ID

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  9. ci sono stato tre giorni fa, ho mangiato gli spaghetti (in carta chiamati "alla milanese"), amari certo ma il piatto comprende anche nervetti e parmigiano che mangiati insieme alla pasta cambiano tutto
    Giovanni

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  10. Ormai entrare in polemica non mi interessa. Leggo, prendo atto della periodica necessità di scontro e, soprattutto, del fatto che preferirei a questo punto una sana indifferenza ad ipocriti sorrisi de visu.
    La signora si firma. E' una collega che lavora a pochi chilometri di distanza. Rispetto il suo giudizio. Che non corrisponde al mio e a quello dei miei (assai più attendibili di me e, forse, della cipollata dama) commensali. Informazioni di seconda mano, tanto parlare senza la prova dei fatti, una punta di razzismo che non guasta. Pronti per un moVimento gastonomico.
    Ma non sono viola. Né di rabbia, né di altro.
    Un poco amareggiato sì. Sarà l'alimentazione.
    Per la psicologia del sottoscritto meglio ripassare. Sui libri, non nei luoghi.
    E' il prezzo della fame, per chi ancora paga.

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    1. Premessa uno: non ho riconosciuto il locale, la Signora, né da chi era stato valutato, mi interessa il concetto.
      Premessa due: stamattina ho fatto una scorta di cipolle ma non saranno sufficienti a colmare le mie lacune.
      Il garbato commento di Carlo mi fa piacere, perché da sempre credo che un confronto arricchisca, oggi ad esempio leggendolo ho colto, insieme all'amarezza, una bella scrittura e tracce Q.B. d'ironia.
      "Un poco amareggiato si. Sarà l'alimentazione" è una chicca, accettare e rispettare, come scrive, il giudizio altrui pur non condividendolo è la base, così come rispettare un soft post scritto in punta di fioretto da chi la sciabola la sa usare.
      Ma torniamo al concetto, cercando di guardarlo dalla parte di chi, come me, giustamente, da una "bella" recensione spera di essere indirizzato al meglio, l'ho già scritto sopra e lo ribadisco, prima di uscire a cena so di dovermi documentare, so di dover leggere tra le righe e le figure, so che per me come per quasi tutti gli appassionati alcuni virtuosismi risulteranno incomprensibili, ma soprattutto devo sapere che, comunque, alla fine, è il mio giudizio che vale come valgono i biglietti che consegnerò in cambio a fine serata qualsiasi sia il loro colore.
      Né indifferenza, né sorrisi (de visu o di tastiera), sano confronto e rispetto, i seguaci di questa setta sono in estinzione, quelli di "avvisami se c'è trippa" non fanno prigionieri.
      Ciao Carlo.
      M 50&50

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  11. Sembra chiaro quanto siano distanti i punti di condivisione tra la critica estremamente positiva che si può leggere online su siti come il Cucchiaio o PG e i clienti normale che con difficoltà accettano accostamenti arditi e invece di ragionare vorrebbero mangiare. Per quel che conta anche su tripadvisor il mondo si spacca in due. Sono cucine che invece di unire dividono, non solo dissociando i sapori ma anche le opinioni, tutte legittime.

    Giorgio C.

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  12. Scusate ma adesso chiamare spaghetti alla milanese che cosa? Tanto per capire dove vogliono andare a parare questi alchimisti non per altro
    Franck

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  13. Chi non capisce è ignorante..ca vad sans dire..ma tra uno che non capisce e uno che non si fa capire c'è quella piccola, leggera, insidiosa fascia di spocchiosa supposta superiorità intellettuale...Ma non importa e io sorrido sempre alla cortesia e professionalità sincere...una cortese indifferenza non è nel mio dna..di donna sincera, che ha espresso per altro il suo pensiero de visu.....Ma è risaputo che le critiche, contrariamente alla fisosofia popolare, non fanno crescere...rompono irrimediabilmente i cabadisi... La dama cipollata

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  14. La Dama Cipollata combatte gli Asparagi Alieni, Amari e Arroganti
    Prossimamente su questi schermi in HD
    Beppe

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  15. La Dama Cipollata la vedrei bene come insegna di una catena di ristoranti vegetariani.

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  16. La dama cipollata ha messaggiato col suo gusto, credo che be abbia il diritto. Gli spaghetti alla milanese secondo g. Marchesi eea una vecchia ricetta ben definita se qualcuno ha preso il nome senza seguire la stesa ha sbagliato di grosso. Mi fermo qui, per il resto solo a quattr'occhi.

    F.

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