del Guardiano del Faro
Sarà la primavera, quella che ci toglie alcune energie esauste per restituircene altre più fresche. Sarà così ma queste benedette energie rinnovabili non sono evidentemente ancora giunte fino al mio cervello; fatto sta che la pigrizia del periodo mi invita ad abusare di citazioni altrui, anche qui, dove la fioritura e la luce esuberante favorisce la crescita della vegetazione ma non ancora un efficace ricambio cellulare. I rododendri sono fioriti. Attendo fiducioso notizie anche dai miei neuroni.
E così leggo altrove: E' uno dei pochi ristoranti ugualmente piacevoli in tutti i periodi dell'anno. Caldo e accogliente d'inverno, fresco e immerso nel verde e nel silenzio d'estate, poetico nelle stagioni di mezzo... Così si recita sulla Guida de L'Espresso di qualche anno fa, e non posso che confermare quanto scritto da chi da queste parti è di casa e che di conseguenza conosce bene questa bella situazione, dove la cucina non cessa di progredire, seguendo il filo delle stagioni. Da notare infatti quanto verde ci sia in questi piatti, colore che sottolinea quanto sia rigogliosa la primavera da queste parti.
In un periodo frenetico e isterico, pregno di continui cambiamenti di indirizzo civico e di indirizzo culinario, entrare in un locale gestito da 25 anni dallo stesso chef è diventata una notizia. Che questo si fregi anche di una stella Michelin da ormai un dozzina d'anni rappresenta la certificazione che qui tutto quanto scorre in maniera confortante, perché evidentemente questa cucina mette d'accordo sia il pubblico che la critica.
In carenza di piccole ispirazioni letterarie riempirò lo spazio compensandolo con un bel po' di immagini, anche a beneficio di qualche cuoco che cede all'imbarazzo di fronte al momento fatidico dell'impiatto.
E così leggo altrove: E' uno dei pochi ristoranti ugualmente piacevoli in tutti i periodi dell'anno. Caldo e accogliente d'inverno, fresco e immerso nel verde e nel silenzio d'estate, poetico nelle stagioni di mezzo... Così si recita sulla Guida de L'Espresso di qualche anno fa, e non posso che confermare quanto scritto da chi da queste parti è di casa e che di conseguenza conosce bene questa bella situazione, dove la cucina non cessa di progredire, seguendo il filo delle stagioni. Da notare infatti quanto verde ci sia in questi piatti, colore che sottolinea quanto sia rigogliosa la primavera da queste parti.
In carenza di piccole ispirazioni letterarie riempirò lo spazio compensandolo con un bel po' di immagini, anche a beneficio di qualche cuoco che cede all'imbarazzo di fronte al momento fatidico dell'impiatto.
Poi, rovistando nell'archivio dell'Armadillo Bar, troverete qui sotto la versione invernale. Confrontando le situazioni non si potrà fare a meno di notare che la discreta ma progressiva vena creativa di Sergio Vineis e dei suoi collaboratori è tutt'altro che esaurita, si tratti di temi contemporanei o più classici, ma il risultato non cambia
A metà maggio si può tranquillamente pranzare all'aperto
Occhi verdi... chi sei?
L'aperitivo del giorno, Franciacorta blanc de blancs Derbusco
Paccheri croccanti farciti di baccalà e baci di dama al peperone
Il burro d'alpeggio lavorato con erbe aromatiche
L'ottimo assortimento di pani, focaccina
Tegola di parmigiano e cipolla candita
Giardiniera di verdure e tonno, antipasto Piemontese
Tegola di parmigiano e cipolla candita
Giardiniera di verdure e tonno, antipasto Piemontese
Con i due tipi di grissini il ventaglio di proposte da forno è al completo
Viognier pieno e profumato dalle Langhe
Il menù territoriale, che comprende sei passaggi, più tutto quello che viene portato al momento dell'aperitivo. 50 euro mi sembra un buon prezzo a questo punto.
Alla carta: farfalle di pasta fresca, piselli e baccalà
Il bianco di galletto in insalata con fiori e germogli, tuorlo marinato, salsa di crescione, di peperone arrostito e qualche pinolo, tostato.
L'antipasto Biellese 2.0
Che comprende: millefoglie di lingua di manzo in salsa verde, battuta di carne cruda su tappetino di peperone arrostito, cipolla all'agro, salsa tonnata e bagna cauda...
Dalla Sicilia, un buon bianco secco da uve Malvasia e Carricante
Fuori dal menù territoriale ma coerente al resto, la variazione di foie gras in terrina con frutta secca e pere al pepe, e la versione al cucchiaio con le mele.
L'abbinamento alternativo stavolta arriva dalla Valle D'Aosta
Abbinamento riuscito e non scontato
La giornata è bella, ma le gattine cercano maggior calore...
Michela con il prossimo abbinamento, passiamo ad un robusto Verdicchio
Per questi bottoni farciti di pomodoro verde, ali di razza e brodetto di spinaci
E il grande agnolotto (praticamente una lasagnetta) di tarassaco al limone, gratinato con parmigiano: salsa di carote agli agrumi.
Il tenerone di vitello stracotto in olio e servito con salsa al timo, purè di broccoli e fave
Raffinatissima composizione di frutta e verdura con sorbetto al basilico e brodetto speziato.
E un altro abbinamento fuori dai sentieri battuti, petit manseng dall'Alto Adige. Una dolcezza elegante, equilibrata ed inattesa.
Questo gioiello non è altro che: lamponi e yogurt. E zucchero qb
Messaggio subliminale a chi fatica a chiudere un piatto con meno di 7 elementi.
Ancora qualche dolcezza classica
Il definitivo
Chef Sergio Vineis con Michela
Come consuetudine, a chiudere, la sigarettina filosofica con lo chef
gdf
Incredibile che non se ne parli abbastanza di questo.
RispondiEliminaChe bellezza e che pulizia
Franck
Il mio inchiostro preferito, sono con-fusa.
RispondiEliminaLa Gatta
Molto invitante, anche senza sigarettina però ;-)
RispondiEliminaBB
Un'altra proposta interessante.
RispondiEliminaLisa
Inevitabilmente, a Pollone, uno straordinario Galletto, stasera a Cremona so già cosa ordinare.
RispondiEliminaGli occhi della gatta, il verde attorno e a tavola, non mi dire che le note floreali nei piatti ben si sono accordate con le note floreali dei vini...
M 50&50
Tutto molto armonico: fiori, colori, profumi, sentori... e anche le temperature andavano bene, semifreddo compreso.
RispondiEliminaI due dessert di gran classe, fini ed eleganti non lasciano scampo a dubbi, e anche il prezzo dei sei piatti a 50 euro ..... beh, ci sta, ci sta tutto
RispondiEliminaGeorge
“Ma noi vogliamo spendere molto di più” …anche se il locale non ha l’aspetto di una dimora estiva russa ;-)
RispondiEliminaM 50&50
Classe,colori,davvero ottima,non c è un piatto a pixel che non mi piaccia,e sempre a pixel mi ricorda un po Passard.
RispondiEliminaTMC
Passando da >Colagreco by gdf
EliminaFranck
C est vrais ;)
RispondiEliminaTMC