Althea Lattuada |
Non per fare gli esterofili, ma il nome storico dell’albergo era questo, e questo è rimasto dopo la felice ristrutturazione conclusasi pochi anni fa, al termine dei quali è stata cercata una soluzione ideale per la collocazione fisica e gastronomica del ristorante, inizialmente bizzarramente collocato nel seminterrato, e poi giustamente trasferito al piano che consente di sbirciare un piacevole scorcio di vista mare e di Corso Imperatrice, la strada simbolo di Sanremo.
Una delle tante palme zariste decapitate dopo l'attacco dei punteruoli rossi |
Il
paesaggio gastronomico invece cambia poco e a fatica, e quindi, per noi che di
questo ci occupiamo, è stato un bel segnale da rilevare quello che è accaduto
quest’anno all’interno di questo bellissimo albergo, perché al di fuori, se
novità ci sono state, sono state negative quelle evidenziatisi all’ombra dei rigogliosi pini marittimi.
Invece
qui, grazie all’energia spumeggiante dell’istrionico Davide Zunino, molti
commentatori e quasi tutte le guide non hanno potuto fare a meno di evidenziare
il tentativo di riportare la “Cucina d’Autore” senza compromessi all’interno di
un grande albergo della Riviera dei Fiori. Espresso, Touring Club e Michelin
arrivano tutte in coro a indicare la novità nelle rispettive edizioni 2015,
proprio mentre Zunino faceva le valige per Milano, come molti suoi colleghi in
questi ultimi due anni, per portare il proprio savoir faire al pubblico
milanese e a quello che arriverà durante EXPO 2015.
Fa
comunque piacere rilevare che la proprietà abbia fatto una scelta di qualità
dopo aver visto il risultato conseguito da Zunino, e pur se ridimensionando il
food cost, ha saggiamente chiamato una ragazza di queste parti e che consoce la
cucina di queste parti, Althea Lattuada, che insieme ad altri validi
collaboratori, sta cercando di equilibrare il rapporto qualità prezzo, con
l’intenzione di avvicinare al Palazzo anche la clientela esterna, fatta di
molti francesi e da altrettanti russi, che però non sono quelli che si sono
parcheggiati a Montecarlo, perché da tempo anche in Russia le classi sociali si
sono riformate, e quindi il potere di spesa dei turisti che approdano sulla
parte italiana della costa è ben diverso da quello dei turisti che frequentano
Montecarlo e la Costa Azzurra.
Gamberoni avvolti nel lardo, in crema di porcini e patate |
Ravioli di olive taggiasche farciti di stoccafisso ... aglio e prezzemolo |
Rana pescatrice alla mugnaia, passata di fagioli di Badalucco, pomodorini secchi e olive |
Black Cod, spinaci e patate |
Millefoglie al cioccolato, mele, crema alla cannella e salsa Guinness |
gdf
RispondiEliminaLa cuoca dal nome poetico si avvicina ai Santi, ai Navigatori e, pericolosamente, al faro.
Per quanto sopra si richiede un monitoraggio H24.
Probabilmente molti, dopo aver passato la notte in hotel sceglieranno di fermarsi a pranzo.
Sicuramente molti dopo aver cenato in hotel spereranno di fermarsi per la notte.
Da parte mia ci vedrei bene un brunch di Capodanno…
E vada per il brunch di Capodanno ...
EliminaFinalmente una cucina agile in un palazzo della riviera......pieni di supponenza e niente cultura culinaria aggiornata
RispondiEliminaFranck
In bocca al lupo alla ragazza, augurandole anche di pescare gamberoni più vicini all'Ariston
RispondiEliminaGiorgio C
....nel frattempo a Carpassio?????
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