Marco 50 & 50 |
Siamo in Valcalepio a Cenate sopra, (non so nemmeno io perché insistevo col pranzo) l'azienda agricola nata nel 2003 è dotata di un vigneto, un frutteto, un uliveto, un orto, si coltivano frutti di bosco, erbe aromatiche e si allevano galline, faraone, conigli, oche ed anatre. Nel bosco vivono vacche di razza Angus, capre camosciate, un'asinella e un pony.
L'azienda fa parte del circuito delle fattorie didattiche della provincia di Bergamo, sul sito tra le informazioni e tra le righe traspare l'amore per il proprio lavoro che sembra animare Claudio e Cristina cittadini trasferiti qui per inseguire una passione.
"Crediamo che non si possa fare agricoltura oggi senza porsi il problema della preservazione dell’ambiente per le future generazioni, dopo anni di sfruttuamento indiscriminato. Per fare questo siamo andati oltre la semplice certificazione biologica della nostra produzione. In ognuna delle attività aziendali, facciamo tutto il possibile per non sprecare risorse, non liberare sostanza chimiche nel terreno, favorire la biodiversità, supportare le aziende locali."
"Per la produzione dei nostri vini, utilizziamo esclusivamente le uve di nostra produzione, coltivate e vinificate limitando al minimo necessario, sia in vigna che in cantina, tutti i trattamenti previsti. In vigna utilizziamo legacci biodegradabili (invece di quelli in plastica comunemente usati) e concimiamo con il letame biologico in pellet.
La cantina di vinificazione è stata realizzata da noi, completamente interrata per limitare l’impatto visivo e l’utilizzo di impianti di riscaldamento e raffreddamento. Un impianto fotovoltaico integrato nel tetto della nostra abitazione soddisfa l’intero fabbisogno di energia elettrica dell’azienda. L’illuminazione dei locali garantisce inoltre bassi consumi grazie all’uso della tecnologica led. Gli scarichi sono gestiti con un impianto di fitodepurazione, che funziona in modo efficace anche grazie all’uso esclusivo di detergenti biodegradabili."
Claudio e Cristina producono confetture con diverse varietà di frutta "antica": pesche di vigna, more di gelso, mele cotogne e prugne dalmassine, è solo frutta raccolta nella proprietà, lavorata in piccole quantità nei paioli di rame bergamaschi senza additivi né pectina. Dalle viti, Nove Rosso (Merlot in purezza o taglio bordolese) e Nove Moscato Passito (l’unico vitigno autoctono della provincia bergamasca, un’uva moscato a bacca rossa).
Cucina di territorio, ingredienti stagionali, pochi coperti, forse ho trovato un posto con la A di Agriturismo e non di artefatto. Oltre ai prodotti aziendali una quindicina di produttori a chilometro zero, qualche chilometro in più per il riso e per l'extravergine biologico, raro in effetti trovare un extravergine sotto casa.
I prezzi alla carta invitano a scegliere ma come resistere al degustazione a euro 28 che comprensivo di coperto, acqua, Merlot, e caffè prevede antipasto, due primi, secondo e dolce, tutto da scegliere liberamente dalla carta, incredibile ed irrinunciabile.
Ci accomodiamo, tavoli comodi e ben distanziati
Pancetta e salame nostrano, sformatino di verdure di stagione con salsa all’Agrì di Valtorta e pollo in carpione preparato secondo una ricetta del 1600
assecondano molto gentilmente la mia richiesta, tesa a valutare la loro reazione, di sostituire un antipasto con un assaggio di formaggi fra i quali spicca il Formai de Mut
Maltagliati di pasta fresca, nell'impasto anche grano saraceno, con ragù bianco di vacche di razza piemontese.
Coniglio spezzato con le nostre olive (che sarebbero le loro ma le mangiamo noi) e polenta
Faraona con polenta scalogni e nocciole, sia il coniglio che la faraona sono allevati in agriturismo
Tarte tatin di pere con gelato
Rinuncio al bonet, piemontese come i grissini, le nocciole e come Cristina, la padrona di casa, ma non rinuncio al dolce che risolleva e mi godo il tramonto.
Conto in doppia cifra non tonda ma tutta curve, euro 69 ( due degustazioni 56, vino e marmellata da asporto13), lunare, siamo stati bene, in un bel contesto, il silenzio interrotto dai rumori del bosco, sulla collina pace, serenità, in basso l’agriturismo che si fonde col bosco le viti e la casa di famiglia riducendo al minimo l’impatto ambientale, torneremo, ma questa è soprattutto una storia di persone.
Qualche ora prima di tutto questo, a Trescore Balneario, il navigatore, forse trovandosi a proprio agio, non se ne vuole più andar via, così chiedo ad una vecchietta indicazioni, lei sollevando un braccio mi mostra la direzione per l'Agriturismo, fortunatamente non guardo il dito ma i Sassi della Luna.
Prove tecniche di pasquetta :-D
RispondiEliminaAlba
Superate a pieni voti, persone davvero appassionate e disponibili.
RispondiEliminaM 50&50
Mi sono quasi commosso, e con piacere riscontro che i buoni sentimenti ed equilibri di un passato che pare superato riescono a rinascere grazie alla passione e intelligenza di nuovi contemporanei colonizzatori, esploratori educati e "slow" conquistatori.
RispondiEliminaUn grazie alla Costanza (e non parlo della moglie del mio amico) e la Passione (non nel senso di sofferenza) che premiano il viaggio del nostro esploratore arguto.
Mentre appendo il cappello da esploratore e il retino per farfalle, posso avere lo stesso vino che ha servito a Bucci@...
RispondiEliminaM 50&50
Didattico. Dal posto ai concetti, dalla filosofia alle persone (chi scrive compreso).
RispondiEliminaBello, grazie Marco.
ID
Commosso rinnego il prosecco, commento millesimato, grazie
RispondiEliminaM 50&50