del Guardiano del Faro
"Quando i cittadini se ne accorsero ormai era troppo tardi. Ormai era atterrata. Il fatto avvenne sotto i loro occhi, anzi, per la precisione sotto la loro vista periferica di automobilisti frettolosi, ma siccome non li riguardava, non ricambiarono lo sguardo.
L'astronave aliena si depositò con cautela a loro insaputa appena fuori dal centro, accostandosi ad un cartello di divieto di sosta. Un vigile, il mattino dopo, affrancò al parabrezza la contravvenzione: la motivazione pare fosse stata evidenziata crociando una x-file sulla casella corrispondente al divieto di fermata; forse il vigile lo fece per eccesso di zelo ma nessun carro attrezzi riuscì comunque a spostare la nave spaziale, e soprattutto, a nome della civitas Bugella -inteso come insediamento urbano- nessuno si presentò a pagare l'ammenda.
Degli alieni non venne trovata traccia. L'astronave misteriosa resto lì per anni, senza che il proverbiale provincialismo biellese (bielèis secondo wikipedia) riuscisse a svelarne il mistero, il motivo ed il perché di quell'oggetto in quel luogo.
Ne parlarono per anni in dialetto stretto al costoso bar di fronte; ognuno aveva la sua teoria sull'astronave, ma nessuna certezza. Il cartello divieto di fermata, lo vedete nell'immagine di apertura, è ancora lì, venti anni dopo, così come l'astronave, ma a fianco al divieto di fermata è stato aggiunto un più rassicurante invito a parcheggiare in prossimità."
L'astronave aliena si depositò con cautela a loro insaputa appena fuori dal centro, accostandosi ad un cartello di divieto di sosta. Un vigile, il mattino dopo, affrancò al parabrezza la contravvenzione: la motivazione pare fosse stata evidenziata crociando una x-file sulla casella corrispondente al divieto di fermata; forse il vigile lo fece per eccesso di zelo ma nessun carro attrezzi riuscì comunque a spostare la nave spaziale, e soprattutto, a nome della civitas Bugella -inteso come insediamento urbano- nessuno si presentò a pagare l'ammenda.
Degli alieni non venne trovata traccia. L'astronave misteriosa resto lì per anni, senza che il proverbiale provincialismo biellese (bielèis secondo wikipedia) riuscisse a svelarne il mistero, il motivo ed il perché di quell'oggetto in quel luogo.
Ne parlarono per anni in dialetto stretto al costoso bar di fronte; ognuno aveva la sua teoria sull'astronave, ma nessuna certezza. Il cartello divieto di fermata, lo vedete nell'immagine di apertura, è ancora lì, venti anni dopo, così come l'astronave, ma a fianco al divieto di fermata è stato aggiunto un più rassicurante invito a parcheggiare in prossimità."
Si, parcheggiate pure dove è indicato, e poi entrate nel "sogno materializzato" di Giovanni Boglietti.
Biella è gemellata con posti ameni, come Arequipa, Tourcoing, Kiryu, Wehiai, che stanno rispettivamente in Perù, Francia Giappone e Cina. Depistaggi di convenienza. Farlo con Lugano o Bellinzona forse pareva troppo sfacciato. Entro, guardo: si potrei anche stare a Vevey. Non c'è il lago, ma non glielo dico, non vorrei provvedesse.
Sfacciato o sognatore, il gemellaggio tra l'infante e l'adulto Giovanni, come in quella pubblicità di quel decennio da sogno che qui si è realizzato.
Osservandolo dall'interno o dall'esterno, sarà comunque ben difficile rimanere indifferenti di fronte questo progetto di vita costruito e sviluppato lungo oltre quattro lustri.
Nel cortile a fianco, Giovanni ci giocava da bambino; da grande, con l'ausilio dell'architetto Alberto Rizzi, il giocattolo nel cortile è diventata una cosa molto importante.
Biella è gemellata con posti ameni, come Arequipa, Tourcoing, Kiryu, Wehiai, che stanno rispettivamente in Perù, Francia Giappone e Cina. Depistaggi di convenienza. Farlo con Lugano o Bellinzona forse pareva troppo sfacciato. Entro, guardo: si potrei anche stare a Vevey. Non c'è il lago, ma non glielo dico, non vorrei provvedesse.
Sfacciato o sognatore, il gemellaggio tra l'infante e l'adulto Giovanni, come in quella pubblicità di quel decennio da sogno che qui si è realizzato.
Osservandolo dall'interno o dall'esterno, sarà comunque ben difficile rimanere indifferenti di fronte questo progetto di vita costruito e sviluppato lungo oltre quattro lustri.
Nel cortile a fianco, Giovanni ci giocava da bambino; da grande, con l'ausilio dell'architetto Alberto Rizzi, il giocattolo nel cortile è diventata una cosa molto importante.
Un segnale, proprio un segnale, messo a disposizione di chi vuole pensare a domani. L'associazione che gestisce il centro culturale si chiama proprio Obiettivo Domani. Centro congressi, mostre di fotografia, pittura e scultura; bar caffetteria, ristorante, sala banchetti, pizzeria di qualità, grigliate su terrazza panoramica. Ma cominciamo dall'inizio e poi andiamo ad esplorare il tutto in didascalico, alla ricerca degli alieni.
Il salotto che anticipa la sala del ristorante
La sala ristorante al piano terreno.
L'arte moderna qui è ovunque
A tavola per un assaggio di cucina
Baccalà fritto con pesto di radicchio e noci
Un vitello tonnato alleggerito
Gnocchetti al pesto di pistacchi
Strigoli siciliani (lo chef Michele è originario di laggiù) con finocchietto, pomodori secchi e acciughe, pane all'olio
Tonno in salsa d'arancio e pepe verde, insalata di finocchio nella mela
Semifreddo di pistacchi e fonduta di cioccolato all'arancia
Parfait alla menta e basilico, salsa inglese allo zenzero
Nel Palazzo: una composizione di bottiglie di acqua Lauretana
La sala del centro convegni
E' rimasta traccia di una grande mostra dedicata alla Piaggio
Dalla terrazza, il vecchio e il nuovo
La caffetteria
Eccoli infine gli alieni, ancora a discutere di quella contravvenzione
Chissà come hai trovato il tonnato, piatto che non presentava i sintomi dell’influenza siciliana.
RispondiEliminaSperando che il tonno non sia stato colpito al cuore dalla cottura, rimango col dubbio di aver visto un portacandela a forma di mela.
M 50&50
La mela sembra omaggiare il palazzo, ma i bicchieri capovolti in tavola??? Non si fa.......urge l'intervento del cameriere online :-):)
EliminaBeppe
Che posto strano Biella.
RispondiEliminaBB
La salsa del tonno era molto buona, così come era corretta la cottura. La mela coreografica e attinente al concetto, ma nelle profondità marine ce ne sono tanti di pesci buoni ed etici, e che costano anche di meno ;-)
RispondiEliminaIn effetti sia al Ritrovo che a Casteldimezzo hanno giustamente tolto il tonno dalla carta, sulla mela mi sa che ha proprio ragione Beppe, per il conto hai lasciato che se la sbrigassero gli alieni…
RispondiEliminaM 50&50