Marco 50&50
Ti devo proprio insegnare tutto, guarda che per l'alice ci devi andare di notte, con la lampara.
Ma sei sicuro, io ci sono sempre andato di giorno, senza barca e la pausa pranzo, o business lunch che dir si voglia, è sempre stata più che soddisfacente, un'alice con la A maiuscola.
Dammi retta vuoi mettere l'atmosfera di un'uscita notturna.
Forse hai ragione, non so come sarà la messa a fuoco visto che non ho una lampara con dodici lampade da 500 watt sotto mano, ma stasera prenoto un tavolo all'AdiAlice.
Dalla carta delle acque, la scelta cade su una Plose frizzante a basso contenuto di sodio e di euro, le stesse tre monete richieste in locali molto meno raffinati & accoglienti.
Poi, una bollicina rosa e notevolissimi grissini, tutto predispone al meglio
Invece che cestino del pane e piattino del pane una ceramica ad personam che svolge entrambi i compiti, soluzione a basso ingombro e di alto contenuto, nello specifico, pane ai cinque cereali, al latte e farina bianca, al sesamo e, ultimo ma non ultimo, lo stuzzicante e ben calibrato pomodoro, origano e parmigiano, fare rifornimento è un gioco da ragazzi che i ragazzi in sala fanno volentieri
La cucina saluta con una tartare di ricciola con mandorle, scorza d'agrumi e cialda di pane croccante
Tartare di manzo al coltello, taleggio di grotta e polvere di caffè
In attesa del mio risotto d'ordinanza mi viene gentilmente offerto un assaggio di Chianina con cialda di pane croccante
Ravioli al brasato di manzo, burro d’alpeggio, salvia e parmigiano
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Risotto ai pistilli di zafferano con ossobuco, a regola d’arte, non solo per i bei quadri alle pareti e per il gusto nella scelta degli arredi e della gestione degli spazi, curati da Valeria, interior design nonché autrice dei quadri e moglie dello chef.
Quaglie laccate, patate fondenti e, soprattutto, un superbo ma non altezzoso fondo di cottura.
Crema catalana rivisitata
Piccola grande pasticceria
Poco lontano dal centro di Monza, nel deserto della ristorazione brianzola, ma dove il parcheggio non è un miraggio, lo chef Luca Mauri, ha affidato la sala del suo bel ristorante, al quale ha dato il nome della figlia, a tre giovani a maggioranza rosa, sorridenti, attenti, premurosi ed efficienti.
La temperatura ottimale della sala da pranzo e la distanza tra i tavoli, consente alle coppie clandestine e non, di trascorrere molto bene un paio d'ore in tutta tranquillità in attesa di un fine serata davanti alla tv o davanti ad uno specchio, le allodole non erano in carta, ma devo riconoscere che le quaglie e le altre portate mi hanno dato grande soddisfazione.
Un plauso all'AdiAlice che propone, oltre ai piatti alla carta, diverse proposte di degustazione per tutti i gusti (pesce, vegetariano, tradizione) e per tutte le tasche, con un occhio rivolto al “salutistico”, e la testa alla ricerca del gusto che si fa aiutare dalla mano salda sul manico della padella.
L’unico piatto extra degustazione trentacinque è il mio piatto unico col midollo, credo che il rapporto qualità prezzo non si possa discutere, anche alla luce delle numerose attenzioni ricevute e, se mi è mancata la luce della lampara, non posso davvero lamentarmi per la messa a fuoco.
M 50&50
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