Lalande de Pomerol ?

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Tappo di plastica 

Dunque sarebbero partiti in due dalla Germania con una due cavalli i selezionatori di vini bordolesi della Lidl. Percorso lungo e impegnativo, direi estenuante se percorso a bordo di quell'utilitaria bohemienne che invita ancora oggi a fumare qualche cosa di alternativo per ingannare il tempo, cicca in bocca, finestrino semi aperto, gomito fuori e mangiacassette a palla con dentro un nastro dei Pink Floyd.

Comunque sia andato il viaggio, quello che è certo è che quando sono arrivati nel Libournais il vino buono l'avevano già finito di vendere a qualcun altro. E a quel punto che fai? Torni indietro con la nota spesa compilata ma non hai comprato niente? 

Dice: ma chi te l'ha fatto fare ... ma che ti aspettavi ... Niente, ma siccome mi chiama e mi dice sono al Lidl. ti serve qualche cosa?  Beh, si qualche cosa manca sempre al faro. Prendi gli stracci del pavimento, il prodotto per i vetri, i tovagliolini di carta per la tavola, la carta igienica, i detersivi e una bottiglia di Bordeaux. Ma prendine una buona, buona, non stiamo a speculare su queste cose, prendi qualche denominazione del Libournais per esempio, dalle parti di Pomerol non ce ne dovrebbe essere di ciofeche.

999 euro? No, non credo abbiano messo il Petrus di annata zoppa in offerta speciale, guarda meglio ... ecco, si, c'è una virgola in mezzo, sono 9,99 euro, va bene un Lalande de Pomerol a quel prezzo. Incredibile prezzo per quella denominazione.

Si, ma sono comunque troppi per un vino divaricatosi subito ma senza avere in dote i talenti di una cortigiana di alto o di basso bordo. Bordò! Di colore troppo intenso per essere poi così impalpabile al palato. Di naso diviso tra alcol amaro e legno dolce, tenuto faticosamente insieme da un residuo diluito di ciliegia annacquata. L'esito è incerto, mentre l'immagine resta certa, addirittura rafforzata nel momento del bisogno di detersivi e carta igienica.

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