- gdf 2012 -
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| Comincerei con qualche birretta al Britannia... |
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| Conosco un localino davanti al Melìa... |
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| Con Max Sedda, un vero Gaja man... |
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| Al Porto, all'Aeroporto, insomma, al Marina Place. degustazione "I Vini del Sole" |
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| Catia e Bianca: Trattoria dei Mosto a Né |
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| Flavio Costa (Arco Antico di Savona) e Davide Cannavino (La Voglia Matta a Voltri) |
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| Massimo (Il Palma) e Paolo (Il Gabbiano) ad Alassio |
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| Deruj e Hazel, due grandi degustatori |
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| Da Teresa, a Pegli |
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| Si! Questo è un Cappon Magro. |
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| -gdf 2012- |
Ehilà bella gente, dov'è il gabibbo?
RispondiEliminaChe banda di abelinati :-))
L.
Azz.. che peccato non aver fatto parte dell'allegra combriccola..
RispondiEliminaanche un velo di malinconia per non intravedere la figura di big man Frank, sempre presente in queste occasioni..
RispondiEliminaMa le foto con la copiosa gnugna presente al marina resort dove sono finite?
RispondiEliminaHazel(grande imbriacone)
... nella collezione privata...
EliminaPiacevolissima giornata , bella la ns foto ai Mattoni Rossi !!!
RispondiEliminaA presto
Max
Mattoni Rossi, bel locale, bravo! Bella scelta quella Max!
EliminaBella serata bella compagnia...................
RispondiEliminaGDF ciao. Se non erro, le etichette di Pacalet appaiono regolarmente nei tuoi post. Ma ti paga per farci questo dispetto? :-) Trève de plaisanterie, sono oramai noti a tutti il tuo amore e la tua conoscenza della Borgogna, per non parlare dei tuoi rapporti privilegiati con la Lalou. Ero curiosa di sapere dove colloqui i vini di Philippe nel panorama borgognotto e cosa ti piace dei suoi vini…?
RispondiEliminaS.
Ciao Bellissima,
EliminaDiciamo che un certo Fabio Luglio un giorno mi convinse ( e lo cito platealmente sul libro al capitolo dedicato a Philippe ) che questi vini rompevano con il passato della Borgogna classica, riportando al piacere sincero della bevuta senza tanti pensieri. E per i rossi è sempre andata così e così prosegue. Diciamo due altre cose però, diverse dal recente passato. Che certi prezzi ormai hanno preso una piega preoccupante, perché se i village cominciano a costare quanto quelli della Madame ( fino ai Leroy del 2002 almeno ) allora posso cambiare idea anch'io che ho imparato ad amare i suoi vini. E' siccome Pacalet non è Leroy, c'è un limite, un paletto da mettere, almeno per l'aspetto prezzo, perché il vino non è in discussione.
Per i bianchi il discorso è diverso, perché - ho sempre sostenuto - che i suoi bianchi sono sempre stati molto meno convincenti dei rossi. E anche in questo caso abbiamo deciso di stappare un magnum di Corton Charlemagne 2009 proprio perché un 2004 aperto qualche mese fa era già arrivato alla frutta e stava andando verso la marmellata.
Tutto ciò sta a significare che le scorte andranno a scendere, sempre di più, anche nelle cantine dei miei amici.
gdf
p.s.
Se fate i saldi su millesimi tipo 2005 o 2006 fateci sapere ;-)
Grazie carissimo per la spiegazione esaustiva... beh, sarò anche di parte però poche persone nel mondo del vino possono vantare la sensibilità e la cultura di Fabio. Tu sei senz'altro uno di quelli.
EliminaChapeau ad entrambi.
S.
PS : se vuoi ti posso offrire qualche vino del Nuovo Mondo in saldo :-)