mercoledì 17 agosto 2016

Il volo della beccaccia

gdf 7 min

La beccaccia di mare è un bell'animale. Una deliziosa uccellina. Fine ed elegante, leggera e seducente, ma forse un po' troppo ambiziosa. La possiamo incontrare in Italia in ambientazioni palustri, per esempio nel delta di un grande fiume come il Po, fiume che risale non "disdegnando" neppure le risaie della Pianura Padana. E' anche detta l'ostrichiere, proprio perché ama quel cibo, così come altri sapori più complessi, così detti fusion.

Quando si accontenta e vola basso tutto va bene alla beccaccia di mare, così come quando passeggia lungo i bordi dei fossi, specchiandosi nelle acque che la circondano, e piacendosi. Il suo problema nasce quando decide di fare il salto più lungo della zampetta o esprimersi in punta di becco, con il quale sa incidere ricami espressivi assai raffinati, ma non di facile comprensione. Più che clamore e stupore, in questo modo attira più che altro l'attenzione di franchi tiratori.

Pur sconsigliata, tenta di far voli troppo pindarici, volendo a tutti costi volare alto, e ancora più in alto vorrebbe volare. E da lì, dall'alto, non è più lei che guarda gli altri dall'alto in basso, trovando invece rapido riscontro in cacciatori abilissimi nel tarpare le ali alle giovani beccacce di mare, cecchini infallibili che la impallinano al primo colpo. Un colpo solo è bastato. 


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