- le gardien flaneur -
Dietro il bancone ne ha lasciati
tre che non ne fai uno. Uno pulisce la macchina del caffè, l’altro gira a vuoto
tra i tavolini vuoti e il terzo decide di raccontarmi le sua disavventura
giornaliera. Oggi ce l’ha con lo stalking; dice: bella storia lo stolching, tu
fai denuncia per difendere lei da lui che gli rompe le scatole e così pensi di esserti parato il c**o e protetto lei,
però poi lui viene a sapere che l’hai
denunciato tu e ti viene a cercare per menarti. Però siccome è uno sfigato allora sai come finisce? finisce che l’ho menato io e adesso quello ha denunciato me…
Troppo cerebrale, non riesco a
seguirlo, me ne vado verso al mercato; ma anche no, perché poi dove vado alle
dieci con la borsa del ritorno dal mercato? E si, la cucina del mercato, quella
che andava forte nei primi anni ’80, prima dell’efficace servizio a domicilio
di centinaia di aziende che si sono specializzate nel far rimanere a dormire
gli chef fino alle 11.30
In enoteca hanno scoperto che i
francesi, quelli di qui vicino, preferiscono bere rosé. Sono dieci anni che
glielo dico che quelli quando vengono da queste parti vorrebbero bere rosé, ci
vengono in massa due volte la settimana, nei giorni di mercato e, vorrebbero
sedersi all’aperto per mangiare un piatto ad una tarda ora pomeridiana con una bottiglia di rosé
nel secchio del ghiaccio. Lancio un’occhiata dentro e vedo che finalmente il
messaggio è passato. Un’intera parete di rosé? Reazione isterica alla crisi di vendite? Adesso però non esageriamo!
E’ ancora troppo presto, forse
meglio andare a fare qualche bella foto nei parchi, tra Villa Ormond e Villa
Nobel. Nikon a tracolla. E andiamo! Ma quante palme ci sono in questa città?
Alzando la testa ti rendi conto di quante sono e, soprattutto che non ci
dovrebbero essere, dovrebbero esserci i pini marittimi - mi dicono - è sempre
colpa delle russe se ci sono tutte queste palme, in questo caso di
un’Imperatrice, ma del resto se le hanno messe anche nella sala da pranzo del
Kempinsky di St.Moritz ( le palme e le russe) cosa stai a sottilizzare.
Cos’è ?!? Un labrador quello che
si è lanciato nella fontana? Quasi quasi lo invidio. Ma andiamo oltre, c’è
ancora tutto il tempo per far finta di essere interessati al mercato di piccola
pesca del Porto Vecchio.
Grazie amico, no occhiali da sole, non borsetta, no Rolex, no ombrello, no bibita, io sembro turista? Pure tu? E allora avrete ragione.
Grazie amico, no occhiali da sole, non borsetta, no Rolex, no ombrello, no bibita, io sembro turista? Pure tu? E allora avrete ragione.
No, ma perché tutti questi pesci
sono della medesima misura? O pagellini tutti uguali o tranci di spada alti tre
dita. Uno mi da di gomito: - è roba
d’allevamento, non lo vede? - Apperò,
ma non ci credo, ma lei come lo sa? – Ho una pescheria qui a 50 metri , sono del mestiere, lei invece deve
essere un turista, si vede dal look…vuole dei gamberi?
L’hanno proprio capito tutti che
Sanremo si scrive tutto attaccato, anche la compagnia di voyeur di balene, e sicuramente anche i cetacei stessi, tutti a parte
Trenitalia, of course, provate a scriverlo giusto… no, non va bene,
bisogna ricorrere al correttore Trenitalia per sbagliare il nome. Non c’è
nessun San Remo, nessun Santo Remo. Il patrono è San Romolo, e il
Duomo è dedicato a San Siro. Scherzo? Nella Riviera dei Fuori ? Ma per
cortesia!
Hemingway non mi fa pensare al “Vecchio
e il Mare”, intanto eviterei di fare di persona “ l’uomo in mare” avvicinandomi
troppo alla darsena, poi, se leggo Hemingway al massimo posso pensare ad un
Martini: finalmente un idea interessante da sviluppare con urgenza, alle 11.
Ci siamo. Ho recuperato frutta e
verdura, e anche una manciata di gamberi. Però il Martini sotto il sole fa un
effetto sauna, mi evapora negli occhi, dovevo evitare il secondo, o forse
metterci due olive in più; i ragionamenti sono quelli che sono, la spesa è
fatta ma il cuoco non è in cucina. Al faro ci sarà Teddy che come al solito si sarà
piazzato davanti al televisore monopolizzando il telecomando. I gabbiani hanno
nidificato e i primi cuccioli stanno già spiccando il volo, la lampadina l’ho
cambiata ieri, nessuno mi aspetta, anche il mio faro si sta automatizzando. Sai che ti dico? Questa roba me
la metto via per stasera. C’è la
Tortuga qui davanti. Aperto da pochi mesi. E allora no?
Tortuga
Via Nino Bixio, 93/a
Porto Vecchio
Porto Vecchio
Sanremo
0184 505525
- gdf flaneur -
"Nella terra di nessuno, dove solo il nichilismo e l'alcol ti reggono in piedi, dove le donne "sarebbero" facili, dove gli uomini rubano, dove la gente vuole solo e comunque prendere, velocemente. Dove gli antipodi sono di tutti i giorni e di tutti i continenti e, dove qualsiasi lingua tu sappia parlare potrebbe essere inutile per farti comprendere, dove anche il sudore serve solo per far scorrere meglio le braccia lungo i fianchi mentre cammini senza sapere dove e perché andare"
Nessun commento:
Posta un commento