RICHARD
SHINDELL 13 –THIRTEEN SONGS YOU MAY, OR
MAY NOT HAVE HEARD BEFORE
E’interessante provare a raccontare un uomo attraverso il
suo lavoro, in questo caso un cantautore attraverso la sua musica e le sue
canzoni. Richard Shindell è stato ed è tutt’ora per me un compagno discreto e
puntuale, che si affaccia nella mia vita quando ne ho bisogno, attraverso la sua
voce ed il suono della sua chitarra. Sarà che sono particolarmente sensibile al
fascino dell’arpeggio di una Martin e ad una voce calma e che con il passare
degli anni si è fatta sempre più calda e coinvolgente, che mi racconta storie di
vita vissuta, vista spesse volte dalle linee secondarie, e che esprime il proprio
punto di vista su tematiche attuali, non disdegnando territori più “alti” in cui
il suo songwriting vola libero a cesellare perle di rara bellezza. Questo album
potrebbe essere una buona opportunità per approcciarlo, in quanto rilegge alcune
delle sue canzoni più belle in una veste più acustica ed intimista, accompagnato
con discrezione da un gruppo di validissimi musicisti,tra cui basterebbe citare
Larry Campbell, a lungo con Sua Maestà Bob Dylan, o Victor Krauss da sempre al
fianco di un texano che di musica se ne intende davvero, Lyle Lovett. Per chi ha
dimestichezza con il songbook di questo artista sarà senz’altro una bella
emozione riscoprire canzoni che potevano essere nascoste in qualche cassetto
della memoria, che riprendono vita con un vestito nuovo, per chi non lo
conoscesse ancora chissà… mi piacerebbe l’idea di aver lanciato un messaggio
nella bottiglia, uno stimolo alla scoperta di uno dei più fini songwriters della
Costa Est degli Stati Uniti degli ultimi vent’anni .
La bottiglia... un buon abbinamento lo troverei con un vino fatto bene,che mi piace e che le volte che l'ho cercato e assaggiato si è sempre fatto trovare puntuale,un pò come i dischi di Shindell: Chianti Rufina Fattoria di Selvapiana Vigneto Bucerchiale Riserva
by G. the PharmacistLa bottiglia... un buon abbinamento lo troverei con un vino fatto bene,che mi piace e che le volte che l'ho cercato e assaggiato si è sempre fatto trovare puntuale,un pò come i dischi di Shindell: Chianti Rufina Fattoria di Selvapiana Vigneto Bucerchiale Riserva
Si mette nelle orecchie?
RispondiEliminaBeppe
ahahah... potrebbe essere un'idea ;-)
RispondiEliminacmq benvenuto a G. the Pharmacist che scriverà di musica e vino in questo blog !
Grazie al Sommelier,al Guardiano e agli altri componenti dell'allegra combriccola per avermi voluto con loro!
RispondiEliminaIl Viagra Acustico è una "contaminazione" per chitarristi/musicofili,funziona solo con gli"addetti al lavori";-))
G.
Pero' potrebbe essere un traino per il blog come ai tempi delle tenniste russe:)
RispondiEliminaShindell troppo bravo e succinto per essere compreso dal branco.
Welcome.
p.s. per molti dei frequentatori del blog ci saraebbe bisogno di un electric viagra quasi heavy metal:)
Un blog erudito
RispondiEliminaazz.., mi sono andato a ripescare i vecchi dischi di Shindell (mia sopìta passione a metà circa degli anni'90), minchia è roba buona come le vecchie annate di Barolo e Barbaresco ;-)
RispondiElimina@IlSommeelierAlDente Hai ragione,nella sua discografia è difficile trovare qualcosa che non sia di livello più che buono,invecchiano bene,sono contento che questo spunto ti sia servito per riascoltare vecchie e bellissime canzoni!
RispondiElimina@hazel Thanks!!E noi ci proviamo a farlo comprendere;-))
Vino, cibo, musica. Ho suonato per anni in locali. E direi che non è facile un connubio più affascinante e piacevole. Aggiungiamo Richard Shindell (credevo di essere uno dei pochi ad apprezzarlo/conoscerlo). Mi consola sapere che c'è chi lo ascolta. Certamente non immediato, ha un talento raro. Studiando le sue canzoni e suonandole in pubblico ogni volta che potevo, a volte sono riuscito a farlo conoscere ad altri. Alcuni se ne sono innamorati e tutt'ora lo seguono con entusiasmo. 13 song è certamente un capolavoro...con un buon vino poi. Saluti.
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