- del Guardiano del Faro -
SANREMO - Cinquanta passi. Li ho contati. Cinquanta passi dal Teatro Ariston eppure inteso come The Dark Side of Sanremo. Persino underground, per via della decina di gradini che portano sotto al livello strada. Un vicolo per nulla cieco, ma abbastanza defilato da apparire distante da tutto, soprattutto dalla superficialità.
La destinazione originale del ristorante fu chiara fin dall'inizio, nello scorso decennio, quando si chiamava Filetti & Contorni. Insomma, dove tutti facevano pesce qui si mangiava principalmente filetto di manzo con qualche ortaggio di contorno. In seguito l'insegna cambiò. Se non ricordo male erano piemontesi di Langa quelli che tentarono non senza celata ironia l'avventura nel Vicolo Volturno, etichettando il loro locale Bar-Baresco ...
B Bros è oggi rinfrescato dalla presenza del già consolidato titolare Alessandro Battaglia (qui dal 2013), a cui si è aggiunto in cucina Luciano Guerrise. I maestri dei due si chiamano Paolo Masieri (*), Giuliano Sperandio (** a Parigi), e poi i due enfant terrible du pays, Davide Zunino e Manuel Marchetta. Chi dell'uno e chi dell'altro, o di tutti e due, perché la provincia è piccola e i locali di rilievo sempre troppo pochi.
Il pesce come prodotto non prioritario, proprio perché la missione del B Bros non è riproporre la duecentesima tavola fotocopia dove mangiare per forza gamberi e tonno rosso, che non si rinnegano in carta, ma che non rappresentano le intenzioni di Alessandro e Luciano, più attratti dai sapori forti e netti del territorio.
In sala Mira e Mary, per un servizio disinvolto, pratico ed efficace, con colpi di Teatro come un servizio alla lampada o una sciabolata (verificata) di una bollicina beneaugurante. In attesa di una sistemazione dell'esterno, dove c'è comunque la possibilità di mangiare, nel defilato dehor, nel vicolo, a 50 passi dal Teatro Ariston.
Luciano verifica la nuova carta d'estate
La scaloppa di foie gras in cottura
Alessandro minaccia una sciabolata. Coltello trinciante o sciabola?
La sciabolata
Voilà!
Perfetto
La scaloppa di foie gras con frutta fresca, fichi e composta di fichi
Buona la qualità del fegato, prodotto sempre più difficile da reperire al meglio
Semplicemente gnocchetti al pesto, dosato il giusto, perché saturante
Il piatto simbolo del locale, in un certo modo recuperato dall'esperienza taggiasca dell'Olio Colto. Tagliolini con ragù di coniglio. Si, ma, è la potenza minerale delle frattaglie a dare un carattere fortissimo al sapore dell'insieme.
Territorio spietato. Filetto di maialino cotto nella birra (Baladin Super), demi glace, insalatine, patate arrosto e carote al burro e scotch whisky. Presentazione migliorabile ma il gusto c'è tutto.
Bella anche la presentazione invece nel caso della cheesecake ibisco e frutti rossi. Piena e appagante.
Qui si viene per mangiare. I piatti ben guarniti lo confermano, ma anche per divertirsi.
Dopo la sciabolata (con la supervisione di Alessandro) , Mary si esibisce nel servizio alla lampada.
Crepe alla banana e succo di mela, cacao amaro di contrasto
Via Volturno, 10, 18038 Sanremo IM
Chiuso Lunedì
gdf
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