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Il confine tra il dolce e il salato è come un bagnasciuga che separa la sabbia dal mare. I comparti si possono sovrapporre per qualche minuto o solo per qualche secondo, poi tornano al loro posto.
Il luogo è meraviglioso, ma bisogna guadagnarselo se non si è provveduto ad accendere o ad accedere ad un navigatore che vi porti nel Dark Side of Albenga.
Dall'altra parte della foce del Centa non si va d'abitudine. Peccato, perché è il punto più vicino alla Gallinara. Due bracciate e sei di là, specialmente con questo freddo.
Sei all'al di là di sicuro se ci provi.
Di qua invece va in scena una bella giornata di sole freddo, in questo ambiente particolarmente accogliente ed emolliente, tanto da far passare sotto traccia qualche cenno di cucina non proprio congruo al luogo, però l'esibizione del comparto dessert, questo si, da premio per l'impegno e la dedizione.
E' un vero e proprio menù a parte. Si potrebbe venire fin qui e godersi la droga zuccherina fino allo sfinimento.
Si, ci eravamo accorti che Fabio Bonavia è un pasticcere di rilievo, comunque, qualche conferma cartacea conforta un parere congiunto, oggi, qui, con il gruppo di giovani chef Gold Finger
Uno sformatino di zucchine rilevato da tapenade
Comparto completo, discreto.
Ce ne vorranno due, tanto per cominciare
Salmone selvaggio marinato al whisky e leggermente affumicato da noi, pan brioche e agrodolce di verdure autunnali
Calamaretti scottati, passatina di ceci, olio al timo e scorzette di limone leggermente candite
Tagliolini verdi con i bocconcini di ricciola, pinoli ed olive Taggiasche e carciofo. Prodotto simbolo di Albenga. Che si veda bene tra le torri della città.
Baccalà a brandacujon mantecato con olio nuovo e patate di Ormea, crema di zucca Mantovana e gocce di olive Taggiasche
Due, o tre, anche di Terlano, finite così.
Sono almeno 10 i dessert proposti. Servono munizioni congrue a contrastare l'attacco
Champagne da spiaggia. E' un secco e definitivo 2005 di Philipponnat.
Servizio esemplare da parte di questa ragazza. In ogni fase del pranzo. Complimenti sinceri da parte di tutto il gruppo Gold Finger
In quello più piccolo c'è ancora un goccino di Sambuca che ho avanzato per dar spazio alla bolla.
Tipo Clark marinata alla Sambuca by Davide Cannavino.
Dopo l'ostrica, il cetriolo e le gelatine adesso la sperimentazione sugli utilizzi alternativi della Sambuca proseguono in spiaggia.
Il gruppo Gold Finger eccolo qui.
Pronti a remare?
Pronti a remare?
Altre info sul progetto Gold Finger sono invece QUI
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