gdf douzes minutes
Mi sono reso conto presto di aver allentato troppo i
tempi di rientro ; sarebbero bastati dieci, o meglio, quindici/diciotto anni prima per cambiare la storia, appena fuori
dalle guerre più importanti e da un ventennio che sembrò improponibile due
volte, come le grandi guerre. E invece no, può essere tutto replicabile, siamo in grado di farlo.
Non si può schivare tutto, non si può schifare tutto, neanche due guerre mondiali, e soprattutto, non due ventenni, o almeno una di quelle due scandinave, anche se piatta di corpo e di testa come una mensola svedese.
Non si può schivare tutto, non si può schifare tutto, neanche due guerre mondiali, e soprattutto, non due ventenni, o almeno una di quelle due scandinave, anche se piatta di corpo e di testa come una mensola svedese.
Due ventenni e due duci, due guerre mondiali e tanta
altra roba evitata per tre quarti, anche da distante, però, perché farsi mancare qualche
cosa? E quindi almeno una secondo me andava presa, di ventenne, e
portata quella sera del 21 marzo 1963 al Lucas Carton in Place de La Madeleine a Parigi.
Si usava bere giovane in quegli anni, forse anche perché i tedeschi avevano spaccato tutto quanto non erano riusciti a bere e mai a imbottigliare, salvo quell merde? le riesling che stanno svendendo mentre loro bevono Montrachet per riempirsi la bocca. Era normale trovare nella Champagne parecchie brut-teens in quegli anni bui (ci vuole un attimo, poi arriva).
A quel punto ho scollegato il cervello, accontentandomi di quella che avevo stretto forte per mano, correndo veloce da Place Vendome verso Place de la Madelieine, con M.lle Lagerbad, ormai svelato nel mio ruolo, quello di spia italiana al servizio dei francesi con copertina svedese, anticipando ogni advertising mps. Pomme de terre o pomme fruit per me è uguale: va cotta, come una scarola per un napoletano.
Si usava bere giovane in quegli anni, forse anche perché i tedeschi avevano spaccato tutto quanto non erano riusciti a bere e mai a imbottigliare, salvo quell merde? le riesling che stanno svendendo mentre loro bevono Montrachet per riempirsi la bocca. Era normale trovare nella Champagne parecchie brut-teens in quegli anni bui (ci vuole un attimo, poi arriva).
A quel punto ho scollegato il cervello, accontentandomi di quella che avevo stretto forte per mano, correndo veloce da Place Vendome verso Place de la Madelieine, con M.lle Lagerbad, ormai svelato nel mio ruolo, quello di spia italiana al servizio dei francesi con copertina svedese, anticipando ogni advertising mps. Pomme de terre o pomme fruit per me è uguale: va cotta, come una scarola per un napoletano.
Si trattava di un Diner travesti 1900: le menu fut conçu par Madeline Decure,
cofondatrice avec Curnonsky de Cuisine et vins de France, et Alex Allégrier,
propietaire du Lucas Carton. Non al piano basso, altra musica di sopra, a Le
Cercle des Amis. Aucun lieu à Paris
n’auriat pu se preter aussi bien à l’esprit de cette soirée que la salle à
manger XIX° siécle, de plus pur "modern style".
I costumi apparivano francamente straordinari: tel monsieur flamboyant et le visage
couvert de rouge, travestì en duchesse folle; Madeline Decure sortait de A' l’ombre
de jeunes filles en fleurs et Odette Kahan aurait de passer pour Odette de
Swann.
Nel 1963 sembrava di essere troppo temerari per spingere
troppo sull’autenticité jusqu’a placer l’Yquem
sur le saumon et de jeter le Champagne sur le dessert – et il manquait le
volailles roties pour compléter la formule classique- . Le menu et le service
réussirent néanmoins à rercée l’aura d’une
epoque révolue.
Non sembrerà a questo punto strano ricordare che quella sera bevemmo vini tutti quanti piuttosto
giovani, perché pressoché nessuna bottiglia era ventenne. Taittinger 1959 brut avec le Consommé viveur aux paillettes d’or. E
poi un classico di ancor oggi, un Puligny Montrachet, Le Clos de
La Garenne di
Drouhin: 1961 avec le saumon de Loire sauce Nantua.
Le Baron d’agneau bouquetière stava insieme a Chateau Bouscaut 1955, mentreLa Tache
1952 inseguiva la terrina di beccacce Brillat Savarin, ma non prima di aver
pulito il palato avec un neige de Comtes
de Champagne.
Salade Mireille, fromages, biscuit glacé Neluska tutto quanto per uno Chateau d’Yquem 1955 che mi fece venire più mal di testa, ma meno di quando vedo di nuovo oggi in televisione la figlia di quella phigue de bois.
Le Baron d’agneau bouquetière stava insieme a Chateau Bouscaut 1955, mentre
Salade Mireille, fromages, biscuit glacé Neluska tutto quanto per uno Chateau d’Yquem 1955 che mi fece venire più mal di testa, ma meno di quando vedo di nuovo oggi in televisione la figlia di quella phigue de bois.
Per fortuna, avec
les mignardies: voici !!! Voici mon chere ami: grande fine champagne Cognac par Marcel Ragnaud . Ah si! per quello sempre in tempo, osservando a
stomaco pieno che tutto sommato la relatività del tempo e relativa assai. Questo i tedeschi non sono riusciti né a romperlo né a berlo! Ma sopra a tutto, rimane qualche certezza oltre al mio incerto italiano alla Daverio; una cosa che non si può toccare con mano, ma che si può anche leggere, ma soprattutto stappare e ancora una volta bere, sia pur scritto anche in tedesco nel titolo, ma fatto dai francesi.
gdf '61
"Yquem"
Richard Olney
"Yquem"
Richard Olney
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