- del Guardiano del Faro -
GENOVA - Come annunciato da giorni da Davide Cannavino sulla sua pagina Facebook, questa potrebbe diventare a breve la sua nuova casa, nel senso che qui dentro ci potrebbe passare molto più tempo che a casa sua, tante sono le sfaccettature del progetto Meridiana.
Un antico palazzo che si presta a diversi scopi, anche culturali, e che include questo bel bistrot che nelle intenzioni della proprietà sarà a breve sormontato da un elegante ristorante da 30 coperti collocato al piano superiore con ingresso separato e con parcheggio garantito, plus non secondario nel centro di Genova a regime ZTL.
Pochi minuti a piedi da ogni punto di interesse del centro storico -che il più grande del mondo- sono comunque sufficienti per arrivare in questa tranquilla piazzetta ben riparata e super video sorvegliata, dove presumibilmente si può e si potrà utilizzare il dehors nove mesi all'anno, già preso d'assalto all'ora di colazione. Verificato a ore 9.
Colazioni, bistrot di cucina regionale, pomeriggi rinfrescati da long drink e serate ingentilite da cene informali. Fin qui il Bistrot, che dispone anche di una formidabile cantina. Sono centinaia le etichette. Molte quelle di pregio, parecchie quelle frutto di scelte personali.
Grande scelta dalla carta dei vini, anche al bicchiere, ma solo a partire da euro 5,50 proprio per far comprendere meglio che quello che hai nel bicchiere non è un vino per caso, ma per scelta. E pure servito in quantità più che abbondante. Astemi astenersi.
Pasticceria, bar, caffè, bistrot. La cucina è posizionata al piano superiore, che sarà un bene per il ristorante gastronomico, ma non è neppure un male per il bistrot, semplicemente individuando piatti da servire ad una temperatura adeguata. Comunque mai troppo freddi o pretendendo di arrivare al cliente con il contenuto ben caldo.
Attendiamo quindi il gastronomico, ma anche il Bistrot ha buon diritto di essere curato al meglio, senza esagerare, per non generare confusione nel cliente casuale, ma una maggior cura anche delle ricette "semplici" sarà fondamentale perché le due anime si integrino, rimanendo nel contempo diverse.
La cura, la qualità, qualunque sia la ricetta, di ieri o di oggi, semplice o complessa, basta che nel piatto il risultato sia quello che ti aspetti dall'enfant prodige genovese, cha fatti 32 anni ci dica nei piatti da bistrot o da gastronomico che cosa vuole fare da grande.
Davide con il proprietario, Andrea, che è anche abile uomo di sala.
Chenin di alto profilo
Polpo, patate, olive taggiasche e pomodorini secchi.
Dichiarato "Cundijun" con sensazioni di Niçoise
La torta quasi Pasqualina
Il tenero carpaccio di Angus Aberdeen con intensa salsa tonnata e nocciole
Il piatto migliore: trofie al pesto
Spiedino di totani ( o calamari? ) e maionese allo zenzero
Super Vatan, ma continuo a preferire i Cotat
gdf
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